<Ehi Jess!!>Kyle mi vede appena varco la soglia della porta della classe.
<Kyle..>gli dico io ancora un po' scombussolata da quello che è successo.
Davvero Jake è così cattivo con il suo branco,o è anche peggio.....o magari è così solo perché è iperprotettivo.....su di me.
Vengo risvegliata da Kyle che mi passa lentamente una mano davanti agli occhi.
Scuoto un po' la testa.
<Ehi Jess che hai?>mi chiede preoccupato.
<Niente...ho bisogno di riposare. Me ne torno a casa. Mandami le cose fate oggi in classe per messaggio. Ciao>non aspetto neanche risposta e ritorno a piedi verso casa.
*****
Entro alla casa branco,stanca morta per la lunga camminata.
Apro la porta della nostra camera,ma sul letto trovo una sagoma con la testa tra le mani.
Jake.
<Ehi..>rompo il ghiaccio.
<Pensavo che avresti capito.>
<Infatti ho capito,mi chiedevo solo se .......se eri così anche prima di conoscermi o se sei solo iperprotettivo.>gli rispondo io tranquilla,sedendomi di fianco a lui.
<Un po' tutti e due.>mi dice dopo un po' di silenzio.
<Vieni a fare due passi.>ci alziamo e ci dirigiamo verso il bosco,fuori dal villaggio,fuori da tutti,solo noi due.
Dopo un tempo silenzioso che sembra durato un'eternità Jake comincia a parlare,e so che quel qualcosa potrebbe farlo arrabbiare,per questo mi avvicino di più a lui per cercare di tranquillizzarlo.
<Sai......da ragazzo.....venivo preso in giro dai lupi del mio branco,ero ancora un Beta,non avevo il potere su niente.....ma non riuscivo a ribellarmi,non avevo il coraggio più che altro.>
Gli accarezzo la mano.
<Mi sentivo a pezzi, finché non sono venuto a sapere che mio padre era stato ucciso,e di lì in poi sarei stato alpha. Riuscii a ribellarmi,e tutti avevano paura. Ma ora che ti ho conosciuta,una paura è sempre dentro di me,la paura che tu venga presa in giro......come me.>una piccola lacrima solca il suo viso,mi avvicino e lo abbraccio.
******
Come va?
Kyle.
Un messaggio di Kyle arriva sul mio telefono,insieme ai compiti che gli ho chiesto di mandarmi.
Bene😘
Jessica
Gli rispondo.
Dopo poco mi rendo conto che è tanto che non vado a casa mia,e che ai miei genitori gli sarà già venuto un infarto.
<Portami a casa>dico a Jake.
<Perché?>mi risponde inarcando le sopracciglia.
<Perché è tanto che non ci vado,i miei saranno preoccupati.>
Quindi Jake annuisce e partiamo con la sua macchina.
