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Stefany.
Il 22 dicembre.
Un giorno come tutti per gli altri ma speciale per me.
Quella mattina mi alzai raggiante.
Alzai è una parola.
Più che altro passi gran parte della mia mattinata sdraiata tra le calde coperte chattando con Connor che era stato uno tra i primi a farmi gli auguri, seguito poi da mia madre che mi portò la colazione a letto, da mio fratello che piombò in camera mia come un uragano, da mio padre che mi diede un semplice bacio sulla fronte per poi andare a lavoro e poi dalla mia migliore amica che mi mando una di quelle gif per gli auguri di compleanno ridicole che mi fece scassare dalle risate.

Sentii bussare alla porta ma non me ne preoccupai sapendo che ci sarebbe andata mia madre è qui di continuai a scorrere la home di Instagram.
«Stefany, è per te» gridò mia madre dal piano di sotto.
«Arrivo mamma»dissi.
Spostai le calde coperte e scesi le scale in mogano.
Arrivai in soggiorno e mi bloccai.
Continuai a fissare la persona davanti a me e mi si riempirono gli occhi di lacrime.
«Connor»sussurrai.
Lui mi guardò d spalancò le braccia.
Senza farmelo ripetere mi ci fiondai dentro allisitante.
Allacciai le gambe al suo bacino e nascosi il viso nell'incavo del suo collo.
«Ma che ci fai qui?»gli chiesi staccandomi da lui e prendendo il suo viso tra le mani.
«Sorpresa» io lo guardai, sorrisi e lo riabbracciai.
«Andiamo su»gli dissi continuando però a rimanere avvinghiata a lui.

Arrivati in camera mia, mi rimisi con i piedi a terra e mentre lui si sedeva sul mio letto, ancora disfatto, mentre io chiudevo la porta e cercavo di mettere un po' a posto la stanza cercando di prendere alcuni dei vestiti buttati per terra e mettendoli nell'armadio.
«Scusa il casinò, ma ieri ho avuto amici a casa e non ho avuto il tempo di mettere apposto»dissi sedendomi affianco a lui.
«Stai tranquilla, la mia camera è messa perciò» disse sorridendomi.
Gli sorrisi abbassando lo sguardo.
La sua mano si andò a posare sulla mia gamba coperta dal pigiama.
Arrossì violentemente ma non alzai lo sguardo.
Sentii l'altra mano andare sotto il mio mento e alzandolo facendo fondere i nostri occhi.
I vidi si avvicinarono fino a che le nostre labbra non si sfiorarono.
Stava per azzerare le distanze quando un bussare costantemente alla porta ci fece allontanare.
Sbuffai e mi alzai per andare ad aprire.
«Cosa vuoi Lukas?»chiesi guardandolo in malo modo.
«Mamma ha detto di avvisarvi che noi andiamo al centro commerciale, se volevate venire con noi»disse passandosi una mano nei capelli biondi.
«No ci vediamo stasera, magari dopo io e Connor andiamo a farci un giro» dissi.
Feci per chiudere la porta ma mio fratello me lo impedì.
«Comunque... grazie»
Sorrisi e poi chiusi la porta.
«Allora cosa vuoi fare?» chiesi.
«Non lo so, oggi è il tuo compleanno non il mio»disse sorridendomi.
«Va bene, allora... passeremo il resto della mattinata a guardare una serie tv, per pranzo mangeremo della pizza che tra poco ordineremo e poi stasera voglio andare al luna park» dissi buttandomi a pancia in giù sul mio letto con il mio computer sulle gambe.
«Okay» e dicendo questo si sdraiò accanto a me e iniziammo a guardare eyewitness.

Hello,
Spero la storia via già piacendo in quel caso fatemelo saper con un commento è una stellina.
Ariciuao ❤️

Nato tutto da una foto||Connor Ball Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora