Ch 6

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Doveva farsi spiegare a Katie come fare gli occhi dolci.
Cavolo, quella ragazza, facendo gli occhioni era riuscita a convincere Shiro a lasciarli andare da soli al mare, annullando ogni suo dubbio.

  - Sei una strega?- le chiese mentre saltellava sulla sabbia rovente del pomeriggio.
 
  - No, sono solo la figlia più piccola di casa Gunderson.- ridacchiò Pidge da sotto il suo cappello di paglia.

Era ridicola con quel cappello, era più grande della sua testa e ogni cinque minuti le ricadeva sugli occhi.

  - Oggi invece vedremo se sei un bugiardo.-

  - Ti ho già detto che non ho trovato il tritone... quante volte te lo devo dire?- sibilò per il dolore che gli provava la sabbia quando gli entrava nei sandali.

  - Si vedrà.-

Proseguirono spediti, evitando le spiaggie troppo affollate affinchè non destassero troppi sospetti.
Passando sotto la recinzione e tra gli scogli, entrarono nella baia.

Come al solito era completamente vuota tranne che per una presenza: Lance.

Era in acqua fino alla vita e sembrava stesse avendo un animata discussione con qualcosa nell'acqua.

  - Chi è quello?- lo indicò Pidge.

  - È Lance.- le rispose semplicemente Keith, mentre si avvicinava alla riva.
Non gli piaceva l'acqua, quindi si fermò poco prima del punto dove le onde lambivano la sabbia dorata.

  - Ehi, Lance. Con chi parli?-

Il ragazzo si girò di scatto e gli cadde la canna da pesca in acqua, con un tonfo -Mi hai spaventato!-
Scosse la testa e si affrettò a riprendere la canna, bagnandosi i vestiti e i capelli.

  - Sarebbe questo il ragazzo di cui mi hai parlato?- chiese scettica Pidge.

  - Uhm... sì...- le rispose senza neanche guardarla, troppo preso ad ammirare la sua musa.

  - Non è carino guardargli il sedere.- ridacchiò la ragazza dandogli una gomitata.

Keith arrossì -Non lo stavo guardando lì!-

Intanto il castano li raggiunse, ad ampie falcate, facendo un gran rumore d'acqua.
I vestiti gli aderivano al corpo da quanto erano fradici, e proprio per questo, lo scrittore dovette distogliere lo sguardo.

  - Mi hai portato la tua sorellina?- ridacchiò calcando il cappello di paglia sulla testa della ragazzina.

  - Non sono sua sorella! Siamo soci!- ribattè lei mentre si risistemava il cappello.

Lance rispose con uno sguardo interrogativo -Soci? Di cosa?-

  - Per trovare il tritone.-

Il castano sospirò -Keef, non puoi trascinare anche delle innocenti ragazzine nella tua ricerca suicida!-

  - Non l'ho trascinata io!- sbottò -E poi è molto più determinata lei che io!-

  - Esattamente.- replicò Katie -Ma adesso dimmi... con chi parlavi prima?-

  - Prima quando?-

  - Quando siamo arrivati.-

Lance si passò una mano sui capelli fradici e li portò all'indietro -Con i pesci.-

Katie assottigliò lo sguardo e lo concentrò sullo scrittore -Vi siete messi d'accordo?! Avete trovato il tritone e non me lo volete dire!-

  - Cos... no!- rispose Keith.

Pidge in tutta risposta gli pestò un piede e si diresse verso il mare, raggiungendo il punto in cui prima aveva visto Lance parlare.

Keith si sedette a terra e si massaggiò il piede ferito, tenendola d'occhio da lontano.
Lance gli si sedette affianco -Quella ragazzina è pazza...-

Klance - Il principe granchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora