- Wow... hai una famiglia numerosa...- notò Pidge quando Lance estrasse la foto della sua famiglia dal suo portafoglio.
Anche Keith sbirciò. In effetti erano parecchi... era la famiglia che Keith aveva sempre desiderato...
Lance gli aveva fatto l'elenco di tutti i componenti, con relativo grado di parentela... ma erano davvero troppi da ricordare!- Hai un sacco di fratelli! Io ne ho solo uno... ed è un idiota.- disse la ragazza sempre tenendo gli occhi sulla foto.
Il cubano la ripose e chiese - E tu Keith?-
Il moro si grattò il collo. Di solito non parlava della sua famiglia... ma se era Lance a chiederglielo...
- Non... non ho fratelli... siamo solo io e mia madre...-
- Oh...- rispose flebilmente Lance, molto in imbarazzo per aver chiesto una domanda del genere a Keith -Scusa...-
- Non fa nulla... davvero...- fece spallucce.
Pidge decise di alleggerire la triste atmosfera che si era creata - Giochiamo a qualcosa?-
- Ho dei racchettoni... una palla da pallavvolo... sennò potremmo nuotare.- propose il castano.
Alla parola nuotare, Keith si ghiacciò -Uhm... evitiamo di nuotare... eh?-
- Uhhh... qualcuno qui ha paura dell'acqua...- rise diabolica la ragazzina.
- Non sai nuotare?-
- È un problema?!- sbottò Keith, punto sul vivo -Non mi piace l'acqua, tutto qui!-
- Non c'è niente di cui avere paura Keef! Se vuoi ti insegno!- Lance battè le mani, entusiasta della sua idea.
- Io... non... non mi piace...- gli rispondeva a fatica. Una parte di sè voleva dirgli di sì, ma la sua parte razionale gli urlava di no.
- Trasciniamolo in acqua.- disse Pidge, prima di afferrare lo scrittore per un polso e di iniziare a tirarlo in direzione del mare.
Non riuscì a spostarlo nemmeno di un centimetro.- Lascialo stare, dai... se ha paura, ha paura.- rise il castano, osservando divertito la scena.
- Non ho paura.- borbottò Keith -Semplicemente non mi piace.- puntualizzò.
- Certo... come no.- Katie lasciò andare il suo polso e si sedette davanti ai ragazzi - Giochiamo a volley?-
- Siamo in tre. Dovremmo essere almeno in quattro.- il moro appoggiò la testa sulle ginocchia.
- No, siamo in quattro.-
Si voltarono in direzione della voce. Vicino agli scogli c'era un ragazzone, con la pelle abbronzata e i capelli scuri mezzi trattenuti da una sfolgorante fascia arancione.
- Guarda chi è venuto a trovarmi!- Lance si alzò di scatto e gli corse incontro, balzandogli poi addosso per stringerlo in un abbraccio.
- Chi sarebbe quello?- sibilò Pidge verso lo scrittore, che però le rispose con una semplice alzata di spalle.
Che quel ragazzone fosse la persona di cui si prendeva cura?
Finalmente Lance diede la risposta al quesito della ragazza - Vi presento Hunk! È un mio amico... da parecchio tempo, direi!-
- Parecchio? Da una vita, direi!- rise l'altro.
Non aveva un accento cubano come quello di Lance.
- Ci serviva giusto un altro giocatore!- esortò il cubano mentre gli dava una pacca sulla spalla.
- A cosa giocate?-
- Volley.-
- Allora ci sto!-
Si divisero per formare le squadre: Lance e Hunk da una parte e Keith e Pidge dall'altra.
Poi Hunk prese dei vecchi legni che erano stati trasportati dal mare, e li conficcò nella sabbia, così da avere due pali per la rete.
Per la rete utilizzarono una vera e propria rete da pesca.- Facciamogli vedere che non si scherza con noi!- Lance lanciò la palla da volley in aria ed il gioco cominciò.
Pidge era veramente scarsa a volley... e forse era a causa della sua altezza ridotta. Tutte le palle che lanciava andavano a finire sulla rete, ed ogni volta dava la colpa al vento troppo forte, o al sole che l'aveva accecata.
Keith non riusciva a ricordare quando fosse stata l'ultima volta in cui aveva giocato a volley.
Si stava divertendo un mondo, anche se stavano perdendo.Era difficile mantenere la concentrazione quando davanti a te avevi il ragazzo dei tuoi sogni, sudato e ansimante.
- Ah! Loooosers!- li scherniva il cubano, mettendo la mano a forma di L.
- Avete solo vinto un set!- ribattè Keith mentre saltava e schiacciava la palla nel campo avversario.
O meglio, sulla faccia di Lance.Il ferito oscillò appena indietro, ma non cadde.
- O-oh... va bene che volevi fare colpo su di lui... ma così mi pare esagerato Keith.- sussurrò Katie per sdrammatizzare.
Lo scrittore intanto era sbiancato.
Lo aveva colpito... in faccia...- Sto bene!- cercò di rassicurarlo Lance, prima che gli iniziasse a sanguinare il naso.
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- Bella mossa...-
- Piantala! Ho fatto una figuraccia abissale...- Keith aveva ancora il viso rosso d'imbarazzo.
Aveva fatto del male al ragazzo di cui si era innamorato...
Non riusciva nemmeno a perdonarselo.Avevano smesso di giocare e avevano aiutato Lance a far smettere di sanguinare il naso.
E anche se gli aveva continuato a dire che lo perdonava, Keith si sentiva in colpa.
Anche ora che lui e Katie stavano tornando a casa.- Dovresti scusarti con lui...- lo riscosse la ragazza.
- L'ho fatto!- borbottò senza guardarla.
- Uff... potresti scusarti in un altro modo!-
Il moro la guardò con le sopraccuglia aggrottate, come se non avesse capito bene -I-in... in che senso?-
- Non so... potresti portargli qualcosa da mangiare... tipo un dolce...- fece spallucce.
- Ah... sì giusto...- ridacchiò nervosamente.
- Ma cosa avevi capito?!- lo punzecchiò Pidge.
- N... nulla?-
- Certo... come no... ti sei messo in testa pensieri strani! Ma ricordati che lui ha già una ragazza... e non sarebbe carino provarci con lui.-
Keith sospirò appena. Lo sapeva...
Ma anche se cercava di reprimere i propri sentimenti... proprio non ci riusciva...Come poteva fare?
Ps. Questa ff va mooolto a rilento purtroppo... per due cause:
A- Non ho tempo
B- la S8 mi ha distrutto emotivamente. 😔
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Klance - Il principe granchio
Fantasy[SOSPESA] Allora, per chi non lo sapesse, sono molto fissato con le favole, soprattutto quelle italiane tradizionali. Il principe granchio è una fiaba veneta, che vi consiglio di leggere visto che questa ff si baserà su quella storia. Ovviamente ho...