Poesia "viaggiare in treno"

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Oramai viaggiare in treno è quasi diventata una routine. Prima non ero abituata a cercare il treno giusto tra i binari, per poi sedermi e aspettare la fermata in cui scendere.

All'inizio pensavo fosse noioso, starsene su una poltrona con le valigie di fianco,la gente che ti chiede: "Scusi, questo posto è libero?" con un tono come per farti un dispetto nonostante vedano che tutto è occupato.

Pensavo fosse ancora più noioso guardare fuori dal finestrino ed osservare il paesaggio di file interminabili di binari, di mille alberi spogli o, qualche volta di fiumiciattoli nascosti che non vogliono farsi scoprire, un po' come me.

Quando non si è abituati a starsene così tanto seduti inizia a darti fastidio un po' tutto, persino il posto in cui sei seduto e la gente intorno che manca audio vocali.

Quando, però, capisci che stai viaggiando, non per te, ma per un'altra persona, allora ci ritroviamo in due strade diverse. 

La prima è quella del nervosismo. I quaranta minuti di viaggio precedenti diventano insignificanti e quei dieci minuti che servono per arrivare a destinazione, iniziano a sembrarti infiniti,  e come se non bastasse,a volte il treno si ferma.

Si ferma con una motivazione, ma tu sei così agitato che pensi non abbia senso, così inizi a battere il piede per terra pensando che facendo così il treno parti, ma è sbagliato.

Mettendo le cuffie nelle orecchie con la musica giusta, invece, è la seconda cosa.

Come me, spesso, mi viene l'ispirazione per scrivere ed il metodo è proprio questo.

Involontariamente la tua mente inizia a collegare tutti i frammenti di ricordi passati con una persona speciale a seconda del tipo di musica che stai ascoltando ... E poi pensi che ci sarebbero altre miliardi di cose che potete fare insieme. 

Oramai viaggiare in treno è quasi diventata una routine, ma fa parte della mia vita, come questa persona.

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