Poesia "Me stessa"

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Ultimamente vengo giudicata come una persona "bugiarda". 

Ne parlo con voi, miei amici o lettori che siate e spero che leggerete questa poesia come se ve la stessi raccontando a voce.

Non so perché ma ho sempre avuto critiche sui miei profili, una di quelle che mi hanno ripetuto molte volte è stata quella di essere una persona cattiva. 

Io non mi reputo una ragazza cattiva o maligna; forse lo sono stata con poche persone, ma coloro che lo meritavano. Coloro che, ho capito soltanto dopo, non avevano bisogno del mio aiuto, dei miei consigli, che mi davano le spalle quando cercavo un appoggio, che mi hanno mentita, mi hanno usata, riempita di bugie e di insulti che hanno abbassato ulteriormente la mia autostima.

Ho un carattere davvero particolare, ma non lo dico perché sono io o perché mi state leggendo e vorrei fare un'impressione particolare su di voi, no. Chiunque mi conosce direbbe la mia stessa cosa. Il mio comportamento non migliora, non è mai cambiato. Molti mi hanno detto e, continuano a dirmi, che devo cambiare ... La mia scusa è che ci provo, in verità non voglio farlo. Non ci provo a prescindere per il semplice motivo che l'unica cosa che mi sta bene di me stessa è il mio carattere. 

Un carattere che fa allontanare velocemente gli amici, non perché sono bugiarda, cattiva, pugnalo alle spalle le persone o altro ... solo per il mio essere fin troppo orgogliosa che non mi consente di chiedere scusa anche se ho torto perché lo collego come ad un "essere debole", chi si arrende subito ed  il mio essere permalosa che sarà il quadruplo di chiunque voi abbiate mai conosciuto. 

Io non sono mai stata bugiarda se non con i miei genitori per nascondere il fatto che andavo una parte quando, poi, non era così. 

Ma, ditemi, chi non l'ha mai fatto alla nostra età? Nel periodo dell'adolescenza si vogliono scoprire cose nuove, tra cui il brivido di superare il limite imposto dai più grandi. 

Per il resto non sono mai stata una bugiarda, ma solo sincera. Sincera con i miei amici, con i miei compagni ... Ho sempre detto le cose in faccia, belle o brutte che siano state. Per i grandi è un po' diverso: ti chiedono di raccontargli le cose e di non tenergliele nascoste, di dirgli cosa pensiamo, che dobbiamo dire la verità ... ma quando lo fai, e non è la verità che vorrebbero sentirsi dire, allora si arrabbiano e cercano ogni tipo di scusa perché sanno che abbiamo ragione io. 

Poco tempo fa, un anonimo, mi ha detto che devo dire la verità alle persone che fanno parte della mia vita, perché mi conosce venendo alle superiori con me, e talmente sono bugiarda che ho convinto tutti che sono una "santarellina" e quindi vuole sapere quando e, se sarò pronta, a far del male agli altri. 

Sono rimasta abbastanza stupita quando ho letto questa cosa, non solo per il fatto che questa persona non abbia avuto il coraggio di dirmi ciò in faccia, ma si basa su quello che ha visto farmi fare alle persone che, apparentemente sono innocue, e in realtà sono peggio di quanto sembrano. 

Non ho mai capito il motivo per cui molti mi debbano criticare perché faccio del male alle persone che a loro volta hanno fatto la stessa cosa. 

Ma pensateci un attimo ... Vi siete mai vendicati? 

Io un sacco di volte, ma non dimentichiamoci che "vendicarsi" è una cosa un po' pesante e va sempre fatta a sangue freddo senza provare nulla, senza avere ripensamenti in quel preciso istante. 

E ve lo dico perché un anno fa che, non è nemmeno tanto, ero apatica. Non sentivo più nulla né quando ero arrabbiata né ero felice. Ero sempre uguale come se il mio stato d'animo fosse perennemente la tranquillità. Mi sono trasformata grazie a qualcuno che mi ha deluso quattro volte nell'arco di un mese. Non posso mentire sul fatto che sia io che lui abbiamo fatto un pasticcio. E' stata colpa di entrambi e, nonostante i pianti durati settimane e tristezza durata mesi fino all'estate, mi sono leggermente ripresa. 

Mi manca essere apatica e, se ci ripenso, mi viene in mente un mio amico che può sembrare "cattivo" o un "bad boy", ma sotto sotto è un ragazzo molto intelligente e che pensa in un modo molto più maturo rispetto alla nostra età e sono felice di averlo conosciuto, anche se gli ho fatto del "male moralmente" non essendo colpa sua, ma solo mia perché ero apatica. 

Non distinguevo il bene dal male e non mi importava più nulla di nessuno diventando più fredda del mio solito carattere, più stronza e più ribelle.

Mi manca tutto questo, in un certo senso mi manca quella parte di me dove mi sentivo anche un po' più sicura di me stessa perché convinta che nessuno e qualsiasi cosa mi avrebbe fatto soffrire o rimanere male. Mi sono accorta che tutti abbiamo un "interruttore" dentro di noi che a volte si spegne a causa di una delusione o un'illusione e, invece c'è chi, decide volontariamente di spegnere le emozioni.

Non prendetemi per pazza, ma è così. 

Vorrei tanto spegnere di nuovo i miei sentimenti, ma se lo facessi ... 

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