Pensieri d'inchiostro

Rose e Mimose

"Tanti auguri!" "Buona festa della donna!" "Per fortuna che esistete!": queste sono le stupide frasi, sempre uguali, che mi tocca sentire ogni anno in questo fatidico 8 Marzo tanto atteso dalle donne.

Uomini che ci regalano le mimose, che ci offrono cenette speciali, che ci riempiono di frasi talmente dolci che ucciderebbero un diabetico e che, possibilmente, nei 364 giorni rimanenti non si preoccupano neanche di chiederci "Com'è andata oggi?" "E' successo qualcosa di interessante?" o più semplicemente "Come stai?".

Non che le donne siano tanto meglio. In questa giornata molte ragazze sentono di poter fare ciò che vogliono, come bere fino a star male o tradire il proprio uomo. Mi chiedo: fare queste cose l'8 Marzo, il 21 Giugno o il 3 Ottobre, cosa cambia?

Ricordatevi che è una festa commemorativa. Serve a non farci dimenticare quanto successo questo stesso giorno di 160 anni fa quando un padrone rinchiuse le sue operaie nella fabbrica dove lavoravano per non farle partecipare ad uno sciopero. Fabbrica dove persero la vita a causa di un incendio.

Un fatto tragico, una fine crudele, una cosa che al giorno nostro viene considerata assurda, ignobile, terribile. Teniamo tanto a ricordarci quanto accaduto, eppure ancora oggi nulla è cambiato. Molte donne vengono pagate meno degli uomini, altre, spesso, rinunciano ad avere figli solo perché altrimenti dovrebbero entrare in maternità e verrebbero licenziate. Altre ancora, invece, subiscono abusi, maltrattamenti o muoiono in casualissimi "incidenti" avvenuti in presenza del marito SICURAMENTE innocente.

Ma intanto "Ehy su BUONA FESTA E TANTI AUGURI! Sei una donna e sei speciale per tutti!". Un'altra cosa che poi non capisco è perché proprio "Auguri". Fare gli auguri ad una donna l'8 Marzo è come andare da un ebreo il 27 Gennaio e dirgli "Tanti auguri! Per fortuna nessuno ti ha ancora fatto diventare una saponetta, al contrario di tuo nonno!".

Perciò carissimi uomini non dedicatevi alle vostre donne soltanto oggi e a SanValentino; un bacio, un fiore, una parolina dolce detta ogni tanto vi fa più onore che spendere mezzo stipendio in una serata. E voi donne al posto di passare la notte a vomitare i postumi, cercate di essere più consapevoli del reale significato di questa ricorrenza, che al giorno d'oggi, così come concepita, non ha più ragione di esistere.