Io e te

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Quando la sveglia suona Rebecca si rende conto di essersi addormentata con la voce di lui in sottofondo. Anche casa sua si è svegliata e come ogni mattina è una apoteosi di rumori stravaganti che le strappano un sorriso.

La pialla della madre accompagna delle martellate secche e ritmate che le mettono allegria.

"Oggi spiegherò tutto a Giulia e le dirò che voglio parlare con Dylan solo per disegnargli la copertina del cd. Perché credo nel progetto, perché ci credo proprio tanto. Sono convinta lei capirà".

Mentre ragiona mette in bocca una fetta di pane e nutella e inizia a fischiettare.

-Di buon umore oggi eh Pastrocchio!?-. Ecco arrivare il fratello che come al solito le scompiglia quella matassa di riccioli già abbondantemente scompigliati. –Centrerà mica qualcosa quel bell'imbusto di ieri eh? -.

D'un tratto il buon umore è finito, avvampato con le sue guance –Ma che dici!? È solo il tipo di Giulia-.

-Ah, e come mai il tipo della tua migliore amica si fionda a casa nostra mezzo nudo sotto una pioggia scrosciante? -. Insiste lui.

-Sul mezzo nudo non puoi proprio parlare tu eh-. Clara si è abbassata appena gli occhiali per rimproverare il figlioletto, prima di tornare a sussurrare al suo travertino –Eccomi piccolino, ora la mamma ti fa un bel nasino alla francese-.

Rebecca scuote la testa rassegnata e senza degnare nessuno di risposta esce di casa di corsa, come tutte le mattine.

Il suo posto e libero e mentre aspetta l'amica è giusto leggermente agitata, ha paura di una delle sue incontrollabili reazioni.

-Ehi, ancora grazie per ieri. Poi mi ha chiamata a casa e sono stata parecchio più calma-. Come sempre è una furia, le ha già preso le mani e la sta guardando sognante.

In quella maglietta bianca attillata con quella giacchetta di pelle Rebecca la trova bella da perdere la testa, in più quel trucco leggermente violaceo mette in risalto il suo viso incantevole,

-Figurati-. Risponde solo Rebecca, quasi si sentisse in colpa per aver visto Dylan anche a casa sua.

-Pupa tutto bene? -. Le chiede subito Giulia.

-Si si tutto ok. Tranquilla- Nella sua mente cerca le parole che ha troppa fifa di pronunciare.

-Assolutamente no- Con un movimento deciso le prende il mento e se lo porta a pochi centimetri dal suo viso, Rebecca ha una piccola scossa d'adrenalina in qualche punto indistinto giù in basso. Lei la sta fissando.

-Dimmi che c'è, non farmi preoccupare- Dice lei seria.

-Ieri Dylan è passato a casa mia, mi ha lasciato il mio quaderno dei disegni e una chiavetta con il suo prossimo album. Vuole disegni la copertina-. Sussurra Rebecca a pochi centimetri da quelle labbra carnose, a quella distanza sa di non riuscire a mentirle neanche con tutto l'impegno del mondo.

-Quindi? - Anche la sua voce e flebile e bassa, dolce e morbida. Il suo alito aroma di caffe e prima sigaretta mattutina.

-Avevo paura di averti fatto un torto- La giovane ricciolina abbassa lo sguardo verso il pavimento del bus.

-Oh amore mio- Dice Giulia senza lasciarla, schioccandola invece un leggero bacio sulle labbra –Ma quanto ti vorrò bene!?- Le chiede poi sorridendo.

Quel contatto improvviso fa sobbalzare all'indietro Rebecca, il cuore inizia a battere un ritmo tutto suo. –Allora non sei incazzata? -.

-Ma figurati, disegna pure quel che vuoi, se ti serve incontralo pure quando credi. Mi fido più di te che di me stessa-. Fa lei con tutta la naturalezza del mondo, prima che la sua voce torni ad abbassarsi di qualche tono – Poi sai bene che nessun ragazzo potrà mai scalfire il nostro rapporto speciale. O sbaglio? -.

-Hai ragione-

-Allora muoviti fammi un sorriso-.

-Va bene così- Chiede Rebecca mostrando tutti i denti in un solo, buffo, ghigno.

-Così sei perfetta-. Risponde l'amica scoppiando a ridere. Poi aggiunge – A proposito, oggi riprendo il cel e lo metto a posto, quindi risono reperibile. In più dato che sto con organizzarti un appuntamento per oggi pomeriggio al bar con il mio tipo fammi un favore-.

-Certo dimmi- Le parole le sono uscite di impulso, senza metabolizzare bene il ciò che Giulia le ha detto.

-Cerca di scoprire perché è tanto misterioso. Con me è una tomba -.

-Va bene, ci provo, anche se sinceramente non credo parlerà neanche con me -.

-SI con te lo farà. Ci vuole solo un po' di tempo-.

-Perché dici così? -. Rebecca sembra stupita.

-Perché si innamorerà di te-.

Alla ragazza ricciola cade ancora una volta il quadernino dalle mani –Ma sei impazzita? -. Chiede solo all'amica.

-Ricordati oggi alle quattro e mezza al bar Luna. Chiaro?- Chiede lei con uno dei suoi sorrisi da volpe.


***SPAZIO AUTORE***

Chiedo aiuto a voi, mi piacerebbe molto avere una bella copertina!  Chi è disposto a darmi una mano? 

Ps spero che la storia vi stia piacendo :)

Non sei più solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora