Rebecca di come sia finita a seguirlo ancora non lo ha ben capito.
Tutto è stato naturale, lui ha bisogno di aiuto e mentre parlava nei suoi occhi c'era una sincerità che gli era capitato di cogliere solo in quelli di Giulia. Quindi eccoli insieme alla fermata della linea 7, quella che dal centro va verso i palazzoni di periferia.
La ragazza si sorprende quasi di notare Dylan che oblitera entrambi i biglietti, che evidentemente aveva comprato prima.
-Non ti facevo così precisino sai? –Gli dice lei per sdrammatizzare e scaricare un po' di tensione, una volta che sono seduti uno accanto all'altro.
-In che senso scusa? -. Stava per mettersi le cuffie ma si ferma e sorride.
-Nel senso mi hai sorpreso con i biglietti, ti facevo uno di quelli che se entra il controllore scappa- Dice allora Rebecca in tono leggero.
-Non mi piace scappare- Il tono del ragazzo si è fatto pesante e cupo.
Passa qualche minuto di silenzio in cui Rebecca si sente una stupida per la battutaccia. Il bus procede nel traffico e sobbalza saltuariamente sull'asfalto sconnesso, Dylan rimane immobile a guardare fuori dal finestrino. Sembra pensieroso.
-Ascoltiamo un po' di musica? Ti va-. La ricciolina gli sorride come per scusarsi.
-Certo, dice lui porgendogli gentilmente l'auricolare. Cosa ti va? Da come ti vesti direi Indie-.
-Non siamo qui per me, metti la musica che ti piace. Che ascolti-.
Appena finisce di parlare parte una base molto ritmica e melodica, poi una voce sui toni alti inizia a rappare. Su quel beat poi si uniscono altre voci, è stupendo il significato delle parole.
-Questi è "Altri lidi" degli "Uomini di Mare", il primo gruppo di Fibra- Dice lui quando finisce la prima canzone.
-Ma è stupenda. Pensavo tu mi mettessi Sfera, Ghali, Capoplaza o cose del genere-.
-Bè chiaro che mi piacciono anche loro, ma bisogna partire dalle basi per capire il genere, almeno del Rap italiano. No? –
Rebecca ne rimane stupita, alle sue orecchie sfilano testi bellissimi di Bassi Maestro, Ghemon, e tanti altri che non ricorda. Alla fine di ogni pezzo lui glielo spiega con pazienza e passione.
-La prossima è la nostra- Dice ad un certo punto lui. In quel momento la musica finisce e la magia si rompe.
-Mi raccomando quando scendiamo nello studio sta vicina a me e non dar confidenza a nessuno- Aggiunge poi Dylan in fare serio.
Scendendo dall'autobus saluta e ringrazia educatamente l'autista, e questo strappa un altro sorriso alla ragazza.
Quando mettono piede alla fermata sembra di avere cambiato mondo. Gatti randagi frugano tra i bidoni ricolmi di spazzatura, il parco che fiancheggia lo stradone deserto è spoglio e pieno di fango. L'intonaco esterno delle case cade a pezzi e sui marciapiedi scintillano solo le insegne dei bar e dei compro oro.
-Dai adiamo- Fa lui piano, quasi come si vergognasse del quartiere in cui vive.
Camminano per un po' e di ogni gruppetto di persone a tavolini scassati dei bar, almeno uno saluta con un cenno Dylan, che ricambia veloce.
Ad un certo punto arrivano in una viuzza laterale, i panni stesi ai finestroni dei due palazzi costieri gocciolano sulla pavimentazione irregolare, regalando un po' di profumo d'ammorbidente. Proprio in mezzo a quella viuzza, dalla parte destra, ci sono tre gradini che scendono un poco, verso un portone in lamiera verde.
Dylan bussa con forza e si avvicina un poco di più a Rebecca.
-Chi è? - Una voce rauca proviene dall'interno.
-Apri Nino, sono io-.
Il pensante portone di apre subito cigolando e i due ragazzi vengono investiti da uno tsunami di musica e fumo acre.
Dentro è illuminato da neon di colori improbabili, rossi, blu, verdi, gialli. Qualche ragazza in abiti molto succinti balla divertita.
Entrambi fanno un passo in avanti e Dylan stringe la mano di Rebecca, che con il cuore in gola, avvampa di imbarazzo.
Poi ancora un altro passo.
CONSIGLIO A TUTTI DI PASSARE DA ladamabianca_ A LEGGERE LE SUE STORIE, MERITANO. VORREI RINGRAZIATERE TUTTI QUELLI CHE MI SEGUONO, GRAZIE A VOI SONO ARRIVATO AD 1K E NE SONO FELICCIMO.CONSIGLIO A TUTTI DI PASSARE DA
GRAZIE ANCORA A TUTTI VOI E TENETEMI AGGIORNATO SU COSA NE PENSATE DI QUESTO MIO FIGLIOCCIO LETTERARIO***
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Non sei più sola
RomanceLa vita di Rebecca procede come sempre divisa tra la scuola, la sua migliore amica GIuly e una famiglia di artisti stravaganti. Chiusa, timida, ha sempre un taccuino su cui disegna tutto ciò che sente. L'ingresso alle superiori è stato un doppio sal...