Capitolo 2

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Temo si era svegliato nervoso, doveva andare a scuola e aveva paura di incontrare Aristoteles e soprattutto aveva paura di cosa lui potesse fargli
Si mise la divisa e scese a fare colazione
-buon giorno a tutti -
-ciao Temo - dissero i gemelli Julio e Lupita
-siete pronti? -
Loro annuirono, presero gli zaini e si avviarono a scuola
I gemelli andarono per il loro edificio
Temo aspettava Diego e nel frattempo si guardava intorno per non vedere il ragazzo riccio
-ehy tutto bene? - chiese l'amico
-si certo andiamo in classe -
Alla fine Ari era venuto a scuola e come prima cosa cercò lo sguardo di Temo
Temo voleva evitarlo ma lui non ci stava
Quando suonò la campanella che segnava l'ora di merenda Temo vide che Ari stava andando fuori con i suoi amici e così ne approfittò per andare al bagno
Proprio quando ebbe finito e quindi stava per aprire la porta, una mano lo spinse verso l'interno
Chi era? Ovviamente il ragazzo riccio
-ti avevo detto che non dovevi evitarmi-disse duro
-ed io ti avevo detto che non ci stavo in questo gioco, devi lasciar perdere - disse Temo
-qui chi detta le regole sono io ed io ti dico che non abbiamo finito -
Temo cercò di divincolarsi ma Ari non gli lasciava scampo
Ari si era avventato sul collo di Temo, lo stava succhiando senza sosta
-cosa mi stai facendo? - disse con un fil di voce
Ari non rispondeva era troppo occupato
Poi ebbe finito
-cosa hai fatto? -
-solo dimostrarti che non ti libererai mai di me tanto facilmente -
Poi se ne andò
Temo si guardò allo specchio e vide un segno viola
Era un succhiotto
-maledetto! - urlò
Temo tornò subito in classe e per fortuna nello zaino aveva una sciarpa così poté coprirsi

Finite le lezioni Diego andò con Temo a casa sua per giocare alla play
-allora cosa c'è è da 3 giorni che sei strano -
-amico mio credimi non ci sto capendo più niente, -
-spiega -
-c'è un ragazzo che da qualche giorno mi sta appresso ma è fidanzato, io mi ritengo solo un oggetto, ho cercato di stargli lontano ma lui non ci sta-
- devi fargli capire che non sei una puttana e che se ti vuole deve lottare-
Temo pensò che Aristoteles l'unica cosa che voleva da lui era il sesso ma non si spiegava perché insisteva ancora con lui
Mentre stavano giocando il telefono di Temo vibrò

Vieni a casa mia ora

Temo rispose

Sono occupato, non sono la tua puttana

Ari a quella risposta si incazzò

VIENI SUBITO A CASA MIA ALTRIMENTI SARANNO CAZZI AMARI

Temo per non rischiare accettò
Quando Diego se ne andò Temo si mise il giubbino e andò a casa di Aristoteles
-ciao -
-non puoi minacciarmi per farmi venire qui, io non voglio niente da te devi lasciarmi in pace, hai una ragazza cavolo! Non hai rispetto per lei!? -
-hai finito? -
-sei incredibile - Aristoteles lo prese per mano e andarono in camera
Arrivati in camera Ari buttò Temo sul letto e iniziarono a baciarsi
Temo, per quanto odiasse ammetterlo
Provava un certo gusto a baciare Aristoteles
Sapeva sempre di un gusto diverso
È fu così che i 2 ragazzi passarono il loro tempo
A baciarsi non sapendo a cosa avrebbe portato quella situazione in futuro

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