Capitolo 14

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Andarono a casa di Temo mano nella mano, il riccio era pensieroso
-cosa c'è? - chiese Temo
-e se Diego avesse ragione? Se ti stessi rovinando la vita? -
Si fermarono  davanti alla porta
-ascoltami bene Aristoteles, a me non importa che tu sia malato oppure no io ti voglio nella mia vita e se a Diego non gli sta bene, il problema è suo non tuo e non mio
Ora entriamo in casa -
-e la tua famiglia? -
-mio padre ha portato i miei fratelli gemelli a fare una gita fuori città, sono solo -
Entrarono e Ari vide che la casa di Temo era bellissima, così semplice come lo è lui
Salirono in camera
Aveva una finestra enorme un letto grande e una scrivania, poi c'era un mini mensola a più piani dove vi erano riposti molti libri
-ami leggere eh? -
-si è così -
Si sedettero sul letto
-Temo -
-dimmi -
-posso restare qui a dormire? -
Temo sorrise e lo abbracciò
-speravo me lo chiedessi - e lo baciò, ma tale bacio venne interrotto dal suonare della porta
-aspetta qui - dice Temo e andò ad aprire
È rimase senza parole poiché c'era Tomaz, Carolina, Paola e Mario con del cibo in mano
-ragazzi cosa ci fate qui? -
-Diego ci ha detto che ti sei messo con Aristoteles, - spiega Carolina
-era incazzato nero e ci ha detto che eri un cretino a stare con quello - disse Mario
-ragazzi veramente.. -
-noi vogliamo conoscerlo - disse Paola
-cosa? -
-Diego ha espresso un suo parere, noi vogliamo solo sapere se stai bene -
-non so se è una buona... -
-invece a me sembra ottima -
Ari era sceso e aveva sentito tutto ed era stupito che gli amici di Temo volessero conoscerlo
-entrate - disse Temo
I ragazzi entrarono
-Io sono Ari -
I ragazzi si presentarono
-perché non vi fermate a dormire tutti qui! -disse Temo e i ragazzi accettarono di buon grado
Andarono in soggiorno con tutto quel cibo e su misero a vedere dei film, fecero battute si divertirono persino Aristoteles era sempre sorridente poiché aveva capito che quella era vera amicizia
Si fece tarda notte e tutti Decisero di dormire in soggiorno, Temo era così felice, soprattutto quando Ari gli circondò la vita con le braccia, si sentiva sereno e contento e si lasciò cullare nel mondo dei sogni

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