Capitolo 11

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Dopo il meraviglioso week end si ritornava alla realtà
Ma Temo questa volta era contento, Ari era diverso, si era dimostrato dolce e gentile con lui
Andò a scuola sorridendo ma quel sorriso che stamattina lo accompagnava si spense in un istante quando Ari e i suoi amici lo presero in giro
A quegli insulti ci era abituato ma quello che lascio senza parole il ragazzo era ciò che disse il riccio
-scommetto che c'è l'ha anche piccolo non potrebbe  soddisfare nessuno - a quelle parole Temo si avvicinò e disse
-be mi dispiace deluderti ma c'è chi apprezza il mio cazzo e risulta essere fantastico-e prima di andare via disse - e per la cronaca con i  tuoi ricci mi ci pulisco il culo - Ari voleva dire qualcosa ma non poté farlo, era troppo arrabbiato e sconvolto
-Temo cosa c'è? - chiese Diego
-nulla Diego solo che da adesso si cambia, non mi farò mai più mettere i piedi in testa da quegli stronzi -
-bravo così si fa, ma poi dimmi com'è andata con Jerry -
-credevo che provasse qualcosa ma mi sbagliavo -
Eccome se si sbagliava, a pausa pranzo Temo  andò nell' aula di musica e si mise a suonare il piano e cantando
Cantare lo aiutava a sfogarsi un po'
È cantò una canzone di morat, uno dei suoi cantanti preferiti

So che è un segreto a voci
Che io voglio stare con te
Le notti sogno sempre
Vederti in ogni olba

Per la paura di andarmene via
Io sono il mio proprio nemico
Tuttavia non so que battaglie

Devo intraprendere

E ancora ricordo
La pazzia e la paura
Il tentativo di mantenere un segreto
E non ce la faccio più

In modo che nessuno sappia
Mentiró con il mio sguardo
E il mio sorriso innamorato
Sarà una cosa di noi due

In modo che nessuno sappia
Ti seguirò dappertutto
Senza avvisarti prima
Per dissimulare il mio amore
Ignoreró il mio cuore

E se piango sbaglio
Non mi manca il coraggio
Però continuo ad essere vulnerabile
Se sento la tua voce

E se qualcun altro mi chiede
Come camuffare la mia ferita
Io ho imparato a convivere con essa
Senza dirti addio

E ancora ricordo
La pazzia e la paura
Il tentativo di mantenere un segreto
E non ce la faccio più

In modo che nessuno sappia
Mentiró con il mio sguardo
E il mio sorriso innamorato
Sarà una cosa di noi due

In modo che nessuno sappia
Ti seguirò dappertutto
Senza avvisarti prima
Per dissimulare il mio amore
Ignoreró il mio cuore

In modo che nessuno sappia
Confesserò le mie intenzioni
Però dirò che sono rumori
Per rubarmi la tua attenzione

In modo che nessuno sappia
Mentiró con il mio sguardo
E il mio sorriso innamorato
Sarà una cosa di noi due

In modo che nessuno sappia
Ti seguirò dappertutto
Senza avvisarti prima
Per dissimulare il mio amore

Temo sentí all'improvviso un battito di mani
-sei molto bravo- chi aveva apprezzato la canzone  era un ragazzo dai capelli blu
-grazie -il ragazzo si avvicinò
-piacere io sono Tomaz-
-piacere mio io como Cauthemoc ma mi faccio chiamare Temo -
-canti davvero molto bene -
Temo notò un blocco da disegno
-tu anche hai una passione -
-si il disegno- Tomaz aprí il blocco è glielo mostrò
-wow anche tu sei bravo-
-grazie - i disegni raffiguravano un ragazzo
-è un tuo amico? -
-lo era, adesso non più e detto sinceramente non so nemmeno il perché-
-mi spiace -
-lascia perdere non ne vale la pena -
Temo era contento, la giornata non era andata del tutto male
-se ti va ci scambiamo i numeri così restiamo in contatto - disse Tomaz
-volentieri - si scambiarono i numeri Tomaz se ne andò, quando si girò Temo vide la faccia rossa fuoco di Ari
- chi cavolo era quello?! -
-a te che importa? -
-perché mi tratti così? -
-è me lo chiedi pure? Mi ha trattato di merda e mi ha pure detto che avevo il cazzo piccolo ma a te non è dispiaciuto metterlo in bocca -
-ehy abbassa la voce -
-stammi lontano, io con te ho chiuso e stavolta per davvero -
Temo voleva andare avanti, se prima vedeva una luce positiva Aris, adesso vedeva solo nero


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