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Si è fatta sera e in questa ultima ora ho preparato il tiramisù da portare ai signori Jones.
L'ho messo in un recipiente di plastica, perché conoscendomi potrei farlo cadere e poi con questa caviglia non si sa mai.

Ho deciso di portarlo nell'ora di cena, almeno possono guastarlo subito dopo aver cenato.
Oggi dopo aver pranzato mi sono fatta una bella doccia e poi mi sono iniziata a provare alcuni vestiti, dato che non avevo voglia di cambiarmi ho deciso di lasciarmi l'ultimo che ho provato.
Un bel vestito nero in velluto, con una gonna corta fino ai ginocchi e senza spalline.

Sono sul divano e intanto Thomas scende dal piano superiore.
È vestito con una semplice tuta da stare in casa, tra l'altro è anche macchiata.

«Ma così mi metterai in imbarazzo» grida «Fanculo Giulia, mi tocca cambiarmi»

Ritorna di corsa in camera sua seguito da una mia risata.
L'ho costretto a venire con me, sono sicura che gli piaceranno i Jones.

Ritorna giù dopo un paio di minuti e almeno ora è vestito decentemente.
Ha una maglia nera e dei jeans strappati, molto meglio.

Vado in cucina e prendo il dolce che ho fatto, sicuramente squisito.
Mi suona il telefono, un messaggio da parte di mio padre, mi ha mandato la foto della buona notte, lo strozzo.

Perché ogni volta che mi mandano dei messaggi spero sempre sia Jack?
Non rispondo a mio padre, prendo la torta e vado da Thomas.

«Pronta! Tu?» dico arrivando davanti a lui.

Il rosso annuisce, prende le mie chiavi sul tavolo per poi avviarci verso l'uscita.
Chiude la porta e andiamo dai Jones.

«Se saranno arroganti io me ne vado!» afferma.

«Ma sono una coppietta simpaticissima» dico «Poi lui ha sui tipo ottant'anni e quando ti racconta tutte le cose che ha passato, rimani incantato»

Lui sbuffa ed alza le spalle.
Siamo davanti alla porta e bussiamo, ma niente.

«Forse non saranno a casa» festeggia già dalla felicità.

Busso nuovamente e finalmente si sento dei passi provenire dall'interno.
Aprono la porta e dalla sorpresa mi cade il tiramisù dalle mani.

«Tu non sembri avere ottant'anni» esclama il mio amico.

Io sono ancora immobile da quando la porta si è aperta.
Vorrei andarmene, ma non ci riesco.

«Jack» è tutto ciò che mi esce dalle labbra.

Thomas prende il tiramisù e intanto si guarda la scena divertito.

«Giulia» dice stupito.

Fa un passo in avanti e dopo pochi secondi mi abbraccia.
Mi è mancato terribilmente tanto.

«Sono arrabbiata con te» affermo.

Lui scioglie l'abbraccio e mi guarda.
Io invece cerco di vedere dietro di lui, ma dei signori Jones nessuna traccia.

«Che ci fai qui? Dove sono i signori Jones?» lui si morde le labbra per poi guardare in basso «Capisco, sono morti, così tu hai comprato la casa»

Annuisce «Entrate»

Si sposta da un lato facendoci entrare, la casa è totalmente diversa.
Non ci sono più tutte le magnifiche foto sulle pareti, oppure i tanti mobili che c'erano prima.
È semplicemente vuota.

«Stavo per farmi un po' di pasta, volete unirvi a me?» domanda il moro.

«Certamente!» mi anticipa Thomas.

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