"Okay Harry, appoggia le mani sul pancione. Puoi farcela." Lo sfotte Jeremias, in ginocchio sul parquet lucido, facendomi scoppiare a ridere.
"Non c'è niente da ridere, questo tessuto è terribile." Arriccia le labbra il mio compagno, strofinando le dita sulla sua pelle.
Siamo entrambi vestiti di bianco, totalmente senza ogni tipo di trucco, con la stessa camicia bianca in lino.
Giro gli occhi, spingendolo più vicino.
"Puoi resistere per solo altri trenta minuti?" Alzo le sopracciglia, vedendolo poi annuire come un bambino.
Le sue grandi mani, si poggiano sul mio pancione, mentre il fotografo sospira soddisfatto.
"Siete perfetti, fermi così."
La guancia di Harry preme contro i miei capelli, lasciandovi poi un bacio in guancia.
"Ora, mettetevi uno di fronte all'altro. Guardatevi negli occhi." Ordina Jeremias, gesticolando con le mani piene di gioielli.
Indietreggio, allungando poi le gambe vicino ai fianchi di Harry.
Sorrido, immergendomi nei suoi meravigliosi e prepotentemente belli, occhi verdi.
Dopo tre anni, non è cambiato proprio niente.
Io mi sento ancora come, una stupida liceale, di fronte a lui. Sono ancora in grado di emozionarmi di fronte al suo sguardo.
Ridacchio imbarazzata, non riuscendo a reggere il suo sguardo, troppo presa dalle emozioni del momento.
L'uomo di fronte a me, allungando il braccio, afferra le mie dita. Immediatamente, la sua bocca si incontra contro il dorso della mia mano, in un dolce e romantico bacio.
"Ti amo." Mormora, con gli occhi carichi di emozione, facendo oscillare le iridi dal mio viso al mio grande cocomero.
"Anche noi ti amiamo, papi." Mi sporgo, fregandomene dei flash sulla pelle, rubandogli un bacio.
Le sue nocche accarezzano la mia guancia; sospira, chiudendo gli occhi con un sorriso sulle labbra.
"Questo momento ce lo ricorderemo per sempre." Sussurra, lasciando carezze sul mio braccio.