Piangi, ridi.
Ridi e piangi di nuovo.
Ridi, mentre dici di star bene da sola, di avere le spalle grosse. Di non aver bisogno di un coglione al tuo fianco, perché l'amore fa solo male.
Piangi quando sei da sola, sul letto, e nessuno ti può vedere. Perché a te la solitudine è di troppo, e in realtà le tue spalle sono troppo piccole per sorreggere il peso delle tue avventure.
Fai la spavalda in pubblico, mostrandoti forte. Una guerriera pronta a prendere a calci in culo, chiunque. Ma in realtà, quando sei tra le mie braccia, ti basta poco per scioglierti.
Ridendo dici di non prestare attenzione agli insulti degli altri, ma in realtà questi ti stanno logorando.
Lo vedo, quando torni a casa con gli occhi grandi e il cuore appesantito. Lo vedo subito, come tendi a cercare ogni mia attenzione.
Ma a te qualcuno te le ha mai date le attenzioni, Lil?
Come possono essere così ciechi?
Allora io mi impegno, mi impegno a sorprenderti ogni giorno. Mi impegno a farti trovare sempre la colazione pronta, un sorriso fresco al mattino e una rosa ogni sera. Mi impegno a farti ridere, a farti dimenticare il peso delle spalle, e a dimenticare il disastro che credi di essere.
Ma qualcuno te lo aveva mai detto che sei bellissima?
No perché lo sei, sei bellissima Lilian.
Sei bellissima quando ridi, facendo arricciare il tuo nasino alla francese, quando incespichi parole per trovare il termine giusto. Sei bella quando sei nervosa, e inizi a gesticolare. Sei bella mentre mi baci, quando mangi, quando respiri. Sei bella quando sei incazzata, quando ti appoggi al davanzale con il pacchetto stracolmo di sigarette, pronte ad infiammarti il pensiero.
Allora proseguo. Proseguo nel mio obiettivo. Ti dico tutti i giorni che sei bellissima, che ti amo anche con i tuoi difetti, e sono dipendente di ogni tuo pregio.
Tu ti sciogli mostrandomi quegli occhi dolci e gentili, che hai. Come ha potuto il mondo non vederli prima? Come hanno potuto non vedere, quanto gentile tu fossi?
Come hanno potuto nasconderti alla fine del tunnel?
E mentre ti dico tutte queste cose, tu mi guardi con le pupille piene d'amore, balbettando che non mi meriti. Blaterando che sono troppo per un disastro come te, e io non so più come dirtelo che se tu sei un disastro, io sono un cataclisma.
Quindi, continuo a dirtelo Lil. Continuo a dirti, che se un giorno ti senti di voler sprofondare, io sarò la tua zattera.
Tu mi dici che mi stancherò di te, ma come posso farlo? Come posso stancarmi di quel sorriso da ragazzina?
Allora sorrido, scuotendo la testa. Ti prendo il viso pieno di lentiggini, tra le mani.
"Non hai capito proprio niente. Io senza te, non sono nessuno, Lilian."
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Non so nemmeno se questo racconto, segua un filo logico. Mi è semplicemente presa una vaga ispirazione. È un semplice pensiero che ho voluto scrivere. Un bacio, spero vi piaccia.