La missione non è tutto

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Dazai p.o.v.

Io e Chuuya stavamo camminando verso il luogo indicato da Kunikida per la missione, ad un certo punto diedi un occhiata al rosso e in quel momento notai che aveva dei pantaloncini corti, decisamente corti, che mettevano in risalto il fondo schiena. Arrossii appena mi resi conto del pensiero che avevo formulato qualche secondo prima, e Chuuya purtroppo lo notò. "Perchè sei arrossito?" Mi risvegliai dai miei pensieri e cercai di formulare una frase di senso compiuto "oh, cioè, non so, forse... no no! Insomma Niente!" "Ok! Ok! Non fa niente! Non fa niente..." "cosa c'è? Sembri triste eppure questo è il tuo primo incarico" "è che non ti comporti più come quando eravamo piccoli: non mi prendi più la mano, non mi dici più quando c'è qualcosa che non va..." "non siamo più bambini... ma se vuoi sapere cosa pensavo, beh eccoti servito: pensavo che quei pantaloncini ti fanno il culo". Non mi sarei aspettato quello che disse "Bugiardo" "non é una bugia!" "Sì che lo é! A nessuno piace il mio culo!" "Beh anche questa é una bugia!" A quel punto lui arrossí, ma non sapevo se per l'imbarazzo o per la rabbia. "Baka!" "Non mi offendere Chuuya! All'agenzia non ci si insulta" A quel punto fui sicuro che l'arrossatura era provocata dalla rabbia, abbassò la testa e disse piano quasi come se avesse paura di farsi sentire "dammi la mano..." "lo vuoi davvero Chuuya?" "Sì." Gli diedi la mano e continuammo a camminare. "Ci siamo già interrotti troppe volte. Dobbiamo continuare o non finiremo mai, vero Daz?" Mi sorprese la sua prontezza e così gli diedi ragione "già, Chu-Chu!~". Continuammo a camminare, senza dire niente finché non arrivammo a destinazione. "Ecco, questa è la via, ma è un tunnel! Posso utilizzare la mia gravitazione per entrare senza farmi notare" "va bene ma vengo anche io" "come fai scusa?" "Semplice, mi prendi la mano e così funzionerà su entrambi!" "Va bene ci provo, ma non so se funziona" attivò la sua abilità e mi strinse la mano, cominciai a galleggiare anche io e in poco tempo mi ritrovai sul soffitto. "Mi sento come un pipistrello" "smettila. Non é un gioco. Basta che tu molli la presa e cadrai, perciò non lasciare la mia mano!" Annuii per concordare e tranquillizzarlo dato che sembrava agitato, era normale, anche io lo ero al mio primo incarico. "Senti Dazai, non voglio che tu faccia delle stupidate solo per provare a suicidarti, perché dopo mi faresti arrabbiare e non credo che tu voglia vedermi davvero arrabbiato" "no, direi di no" "allora sii serio! Ed ora silenzio ci potrebbero sentire" si sentì un rumore metallico e poi una voce rauca "in realtà vi abbiamo già sentiti! Grazie per esservi annunciati! Sai la gente ha smesso ormai di suonare il campanello!" Un gancio metallico arrivò verso di me ma fortunatamente Chuuya mi tirò verso di sé e riuscì a schivarlo. "Attento Dazai!" "Chuuya era un abilità! Potevo disattivarla!" "Ok!" "Attento Chuuya!" Un'altro gancio arrivò ma feci in tempo e lo toccai prima che prendesse il rosso. L'uomo era rimasto per tutto questo tempo avvolto nel buio, senza mostrare il viso, e neanche l'aspetto. Il rosso disattivò la sua abilità per andare a vedere chi fosse, ma appena arrivati nel punto da cui erano arrivati i ganci non trovammo anima viva. Continuammo a camminare con le mani intrecciate, ma con i piedi per terra, finché arrivammo a un grande spiazzo dove si trovava una persona incatenata con dell'esplosivo attaccato al petto. Appena ci avvicinammo vidi il viso della vittima e la riconobbi subito "T-Tanizaki?" Gli occhi del mio collega si spalancarono e cercava di dire qualcosa che non era comprensibile a causa del bavaglio che gli bloccava la possibilità di parlare "Dazai, dobbiamo disattivare quell'aggeggio! Ora!". Cominciammo a correre e quando arrivammo dal ragazzo per prima cosa gli tolsi il bavaglio, riuscì a dirmi prima di svenire "è una trappola, dietro di voi!". Mi girai di scatto ma non vidi niente, quando mi girai verso Tanizaki vidi un altro uomo che stava strangolando Chuuya. Con un gesto rapido diedi un calcio alla testa dell'uomo, ma non successe niente anzi strinse la presa allora parlò " Dazai credevo che non fossi così stupido da cadere nella mia trappola, Tanizaki é sano e salvo all'agenzia insieme a sua sorella, com'è che si chiama? Ah sì, Noemi!" La mia rabbia aumentò a dismisura "Dazai, se vuoi salvare il tuo amico, sai cosa fare, esatto! Dovrai sacrificare un altra vita, ma direi che non ci sia qualcun'altro qui oltre a te, anche se tu lo faresti volentieri, vero?". Staccai le mani dell'uomo dal collo di Chuuya ma come una calamita potentissima si rimisero dove stavano stringendo poco prima. "Oh no, Dazai! Lo sai che non funziona così!", presi il cellulare in mano e chiamai Kunikida che rispose subito, "venite qui presto! Abbiamo bisogno d'aiuto! E..." si sentì che il telefono suonava, e lo spensi rimettendolo nella tasca della giacca "ok d'accordo, farò quello che vorrai" "ma che bravo fidanzato si é trovato questo giovanotto rosso!". L'uomo mi si fondò addosso e mi prese per il collo, non stava usando un' abilità perciò non potevo fermarlo. Mi accasciai a terra con il fiato che diventava sempre più corto *sto morendo* pensai, *ma non posso lasciarlo solo, non più!* diedi un calcio al petto dell'uomo ma non lo scalfii. Un tonfo metallico prima di svenire, per poi sentire un corpo non tanto pesante accesciarsi su di me, quell'uomo non era di sicuro perché la presa sul mio collo si allentò per poi mollare del tutto. "Non mi avrete né oggi né mai!" L'uomo corse via e usai le mie ultime forze per accarezzare i capelli della persona che mi stava sopra: morbidi, aprii leggermente gli occhi e vidi che erano rossi, sembrava velluto. Sussurrai all'orecchio del rosso "grazie" e poi buio.
Riaprii gli occhi e vidi la dottoressa Yosano, mi spaventai per via delle sue cure, ma poi riuscii a focalizzare il resto della stanza, ero in infermeria. "Dovresti rigraziarlo" mi risvegliai dai miei pensieri e chiesi "chi? Cosa?" "Chuuya, ti ha salvato la vita e ha quasi rischiato la sua" "CHE COSA?!" Mi spaventai, non sapevo come stesse e dove fosse, e mi spaventai a tal punto da alzarmi dal lettino di scatto. "Fermo, lui sta bene ora, ma le vie di circolazione dell'aria sono un po' messe male" "capisco... allora dovrai fargli una 'trattatura'?" "Esatto Dazai" "fallo al più presto, non farlo soffrire a causa mia" "la cartella di quanto è successo è lì, sono passate 8 ore da quando siete svenuti" annuii e guardai la dottoressa uscire dalla stanza. Guardai di sbieco la cartella per poi prenderla in mano titubante, avevo paura di quello che avrei letto, di quello che avrei visto, ma non avevo scelta, dovevo trovare il colpevole per consegnarlo alla giustizia, per Chuuya.

ANGOLO AUTRICE
CIAO RAGAZZE/I!!!!!
Sono viva! Sono tornata e tra poco arriverà un nuovo capitolo!!!!!
A tra poco!

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