C'era una volta me

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Che chi va e chi viene.
Un bacio e poi uno schiaffo, una carezza e poi un pugno.
Il ti amo e dopo ti odio, forse non ti ho mai amato. La quiete prima della tempesta.
Le onde che ti cullano e poi l'acqua gelida nelle ossa. La paura di sbagliare e la certezza di riuscire a fare tutto ciò che vuoi.
La stanchezza e poi il senso di appagamento alla sera.
Lo slancio, la caduta e l'atterraggio.
La infinita dolcezza e la tremenda apatia.
Il sorriso e le lacrime che scendono dal viso.
È una bella giornata, infondo, c'è una nuvola proprio vicino al sole, per poco lo eclissa ma il sole rimane sempre fermo al suo posto, non scappa mai. Ha bisogno di riposo, chiama la luna.
Le dice "ho bisogno di dormir" e la luna è pronta a sostenerlo.
La voglia di imparare e lo sfogo dell'artista. Il bambino piange e la mamma gli dice "ora ti compro le caramelle".
Due ragazzi piangono, laggiù c'è un bambino che vede il mondo per la prima volta.
Il tizio mangia la mela, la ragazza si sporca le mani con la cioccolata.
"Ciak, si gira". Un caffè, un po' d'arte, grazie.
La malinconia e il sorriso di chi ricorda la sua prima volta.
Il primo bacio sulla bocca e il primo morso della vipera.
La canzone che ascolti a ripetizione in francese e l'esame di tedesco che ti aspetta.
Il bicchiere mezzo vuoto e il bicchiere mezzo pieno.
Il vestito e le scarpe, sui capelli un po' arruffati posi una pinza indisturbata quasi come per dire "oggi sono spettinata".
La verità e la bugia. Il treno delle 7:40 e tu che arrivi alla stazione alle 8:00.
Non vuoi mangiare, stanca ti siedi sulla sedia, posi le mani sul tavolo. Ti accompagnano leggeri movimenti, quasi l'aria non ti sfiora.
Ti lasci andare sul tuo letto.
Sei stanca ma non hai sonno,
Hai quello che vuoi ma non quello che ti serve.
Menti alla notte. Prendi il treno dei sogni, chiudi gli occhi.
Menti alla notte, i suoi pensieri sono stati i tuoi, adesso te ne lavi le mani.
Menti alla notte, ti confessi al giorno.