POV's Camila
Cammino veloce attraverso il cortile scolastico, sentendo una voce dietro di me chiamarmi, ma l'ignoro continuando a camminare.
-Camila! Non scappare, giuro che voglio solo parlarti!- scuoto la testa uscendo dal cortile della scuola, non posso.
-Perrie, va via! Non ne voglio parlare!- dico a gran voce quasi correndo ormai; stringo i libri al mio petto e chiudo gli occhi, pensando già ad assaporare il tepore della mia casa, quando mi scontro con qualcuno e quasi non cado a terra.
-Ti prego....ti ho chiesto solo di uscire ora e andarci a prendere un frappuccino- Mi chiede lei facendomi gli occhioni, ai quali ho capito per mia disdetta che non so resistere.
-Va bene, ma non altro- Rispondo fermamente, voglio bene a Perrie ma sapere che è la cotta di Jade mi fa tenere le distanze.
Lei sorride felice prendendomi da sotto il braccio e trascinandomi a Starbucks, dove ordiniamo i nostri frappuccini e ci sediamo in un angolino appartato.-Allora- Prende un respiro profondo lei.
-Voglio dirti il perché di questa uscita fuori schema- Continua.
Annuisco attenta alle sue parole aspettando continui.
-Voglio che tu esca con Lauren, come ad un appuntamento-
Mi soffoco con il frappuccino e mentre tossisco le lancio un'occhiata di fuoco.
-COSA?!- Chiedo imbestialita e lei si lecca le labbra con un sorrisetto pronta a spiegare.
-Ascoltami: Lauren ti piace, so che ti piace e a me piace Jade- Si piega col busto verso di me come se mi stesse raccontando un segreto di stato.
-Quindi se lei ti piace ed hai la possibilità di uscirci, perché no?- Chiede tranquilla facendomi dimenticare come si respira per qualche decimo di secondo.
-Ma dico io, ti è andato di volta il cervello?- Scuoto la testa bevendo il frappuccino.
-Ti prego Camila, venerdì ho un appuntamento con Jade e tu sei l'unica che potrebbe venire dato che ci sarà anche Lauren!- Sospira esasperata.
-D'accordo, ci sarò- Sorrido ad una Perrie felice e sprizzante di gioia che mi abbraccia di slancio facendo cadere la sedia di legno sul pavimento sporco di Yogurt.
-Sei la migliore Mila!- Mi stringe forte dandomi dei baci ripetitivi sulla guancia facendomi ridacchiare: si vede Jade le interessa sul serio.
-Ora vado che devo studiare per la ricerca sulla Rivoluzione Francese- Sorrido dolcemente a lei dandole un bacio sulla guancia e dirigendomi verso l'uscita, scontrando per sbaglio un paio di occhi verdi nel bar che mi fanno rabbrividire e scappare da quel luogo.
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Venerdì sera
Controllo l'orologio, notando siano le diciannove e cinquantacinque, constatando che siccome sono ancora in intimo sono in ritardo.
Corro verso l'armadio prendendo un Jeans modello Mom e un lupetto nero con dei bottoncini ai polsi, mettendomi infine degli stivaletti beige a punta.Lascio i miei capelli ribelli, aggiustando la frangetta e sorridendo allo specchio guardando il lavoro finale fiera di me, fino a quando non prendo il telefono e vedo che sono le venti e quindici, cosa che mi fa imprecare e correre giù dalle scale.
Apro la porta, facendo mente locale del luogo dove Perrie aveva stabilito l'incontro ma bloccandomi appena vedo la persona che c'è davanti a me.
-Austin...- La mia voce trema a pronunciare o solo pensare questo nome, mentre il ragazzo sporco di sangue mi sorride appena, ferito.
-Aiutami Mila- Dice prima di crollare tra le mie braccia, lasciandomi a guardare il vuoto con un cuore che batte più veloce del normale.
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Pulisco attentamente il viso del mio ex ragazzo con una pezza bagnata sospirando nel vederlo ridotto così.
Non so dove mi sia uscita la forza di prenderlo e trascinarlo verso il divano, anche perché mi aveva trattato male l'ultima volta, lasciandomi davanti a tutti.
Sospiro finendo di pulirgli le ferite e guardandolo: ha un labbro ed un sopracciglio spaccati, un livido sull'occhio destro e vari tagli sul suo addome.-Austin sveglia....- Sussurro sperando si svegli, voglio sapere chi li ha fatto questo e perché.
-Cosa....cosa è successo?- Chiede lui aprendo lentamente gli occhi e guardandomi impaurito.
Sospiro prendendo il bicchiere d'acqua, precedentemente preparato, con la pasticca per i dolori e porgendoglieli.-Non ricordi nulla?- Sbuffo scuotendo la testa.
-No...- Risponde lui preoccupato.
Prendo la pezza ed il secchio e sospiro profondamente.
-Ricordo solo Lauren che....oh Dio è stata lei!- Grida alzandosi di scatto e spalancando gli occhi spaventato.
Riesco lentamente a calmarlo e farmi spiegare la situazione: Austin è stato aggredito da Lauren per un torto passato.....non pensavo lei fosse così, pensavo fosse diversa e più dolce o magari che nascondeva il suo lato tenero sotto quella maschera di freddezza, invece mi sbagliavo.
Fisso per un po' il vuoto, tanto che non mi accorgo dell'avvicinarsi di Austin che dopo qualche millisecondo poggia le sue labbra sulle mie.-Camila ti prego sii di nuovo mia- Soffia sulle mie labbra amaliandomi con il suo dolce sorriso.
Annuisco sorridendo appena.
-Sì Austin-
Lauren preparati, perché te la farò pagare.
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The Girl On The Bench [CAMREN]
Hayran KurguCamila è una semplice ragazza con pochi amici ed una vita felice, amava leggere quasi quanto amasse il suo ragazzo, Austin. Ma la sua vita cambia quando alla solita panchina della fermata dell'autobus, trova una ragazza vestita interamente di nero e...