IV

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Dopo aver parlato per l'ultima volta con l'amico perduto, Nico tornò al campo con un solo pensiero fisso nella testa, quindi non potè fare altro che recarsi alla casa 6 e prepararsi psicologicamente. Voleva parlare con Annabeth e riferirle del dialogo con il suo ragazzo. Era suo diritto sapere. Nico entrò senza bussare e trovò la figlia di Atena seduta sul suo letto circondata da fogli volanti e attrezzi geometrici a misurare e prendere appunti. Era dalla morte di Percy che non faceva altro. Non mangiava, rivolgeva a malapena la parola agli altri ed era diventata molto più irascibile. Non aveva versato neanche una lacrima. Il figlio di Ade la comprendeva perfettamente. Quando era morta sua sorella Bianca lui si era comportato più o meno come la ragazza. Quando perdi una persona importante, anzi la tua unica ragione di vita , la tua metà, non riesci nemmeno a piangere. Sei talmente diperato che reprimi le lacrime nell'anima soffrendo maggiormente dentro impedendo loro di uscire perché pensi che piangere sia inutile, anzi che la tua vita sia inutile e la tua esistenza non abbia alcun senso perciò cominci ad allontanare tutti. Perché la persona a cui tenevi di più ti ha abbandonato e con lei la tua voglia di vivere. Prima della morte di Bianca, Nico era un gioioso bambino di otto anni che giocava felicemente con le sue amate carte di mitomagia , ma la perdita della sorella lo aveva segnato del tutto, anche adesso, che era passato tanto tempo e aveva incontrato persone che, anche se lui non se ne rendeva conto, o meglio lo negava a se stesso, gli volevano veramente un gran bene, riusciva a sorridere di rado. Per questo era dispiaciuto per la figlia di Atena e, anche se non avevano mai legato più di tanto, non voleva e non riusciva ad accettare che la ragazza facesse la sua stessa fine. Aveva bisogno di un amico che la capisse e le stesse accanto e Nico pensava di essere la persona giusta e l'avrebbe aiutata nonostante l'ormai dimenticata rivalità in amore.

Il figlio di Ade stava pensando a questo quando Annabeth alzò lo sguardo dal quaderno, poi ritornò a fissare il suo progetto e senza staccare gli occhi dal lavoro gli rivolse la parola. -Vorresti che fossi stata io al posto di Percy, non è vero? Così avresti potuto vivere con lui tranquillo e felice?- La voce della ragazza era debole dato che non mangiava quasi niente da ben due giorni abbondanti e se era ancora in piedi lo doveva a Piper, appena tornata al campo con Jason dopo aver saputo della terribile disgrazia, che con la sua lingua ammaliatrice l'aveva costretta ad assaggiare qualcosa anche se c'era voluto un po' a causa della testa dura della figlia di Atena. Le parole della bionda ferirono Nico, ma quest'ultimo sapeva che erano dettate dal dolore quindi cercò di non farci caso.

-Non mi hai guardato negli occhi da quando...non mi biasimi per quello che è successo?- La ignorò lui

-Non essere stupido! Sono occupata adesso e non posso parlare. Il suo funerale è pomeriggio. Inoltre incolpare te non lo riporterebbe indietro.- Lo ammonì lei

-Senti, Annabeth, non ti dirò che mi dispiace, non ti farò le condoglianze e non implorerò il tuo perdono. Abbiamo perso tutti un amico importante, anche se per te era molto più di tutto questo. Però ti chiederò, anzi obbligherò a continuare a vivere perché io ci sono già passato e poi perché Percy non sarebbe contento di vederti stare male.- Il figlio di Ade quasi non di commosse. Non aveva mai detto a nessuno queste cose. Il volto della figlia dik Atena si addolcì leggermente

-Nico, io non ce l'ho con te. So che non è colpa tua e non voglio che ti accusi ingiustamente. Eri uno dei migliori amici di Percy e sai quale era il suo difetto fatale. E scusa per le parole orribili di prima so che non lo hai mai pensato veramente, ma le ho dette senza pensare. Sembra ironico detto da una figlia di Atena, vero? Ma ultimamente non sono neanche più io.- Annabeth lo guardò e per un nanosecondo quasi non gli sorrise. - E poi, apprezzo il tuo sforzo, davvero, ma sono io che non voglio più vivere. Non ce la faccio più. La mia vita non ha più senso senza di lui. Con Percy ho trascorso sia i migliori che i peggiori momenti della mia vita. Esser consapevole di non poterlo più vedere, abbracciare, baciare quando fa qualcosa degno di un Testa D'Alghe...solo lui era in grado di tirarmi su il morale veramente. La mia permanenza sulla Terra non sarà mai più la stessa e continuare a sorridere come se niente fosse mi fa male al cuore. So che sembra strano detto da me, la ragazza che tutti considerano forte e imbattibile, ma purtroppo c'è un limite a tutto e dopo esser scappata di casa a stte anni, ucciso milioni di mostri, combattuto ben due guerre, affrontato Aracne, il mio peggior incubo ed esser caduta nel Tartaro, credo che non riuscirò a sopportare la sua perdita. Scusa, ma non sono la ragazza forte che tutti sostenete che io sia.-

-Annabeth, guardami! Quando è morta Bianca, io la pensavo esattamente come te, ma tutto ciò è sbagliato e io me ne sono reso conto troppo tardi e adesso guarda come sono ridotto! Mi dispiace ma non sono disposto a lasciare che un'altra persona faccia la mia stessa fine e poi sappiamo bene entrambi che Percy vorrebbe che ricordassimo tutti con un sorriso e mi ha chiesto proprio lui di aiutarti a superare questo periodo- Nico non sapeva come gli era venuta in mente quell'ultima bugia, probabilmente era questo che Percy gli chiedeva prima di sparire.

-Nico, vedi...è più complicato di così...io non so se posso-Rispose la ragazza mettendosi una mano in fronte e reggendo la testa con il braccio.

-Fallo e basta! Giuramelo! Sai che è la cosa più saggia!- Il ragazzo-emo la guardò negli occhi, incitandola, quasi arrabbiato.

Per quanto la figlia di Atena potesse essere testarda il figlio di Ade lo era ancora di più e Annabeth alla fine cedette. -E va bene, Nico, se è questo che vuoi. Te lo giuro.- disse la Bionda, sempre più incredula dell'improvviso affetto dimostrato dal ragazzo, con cui non aveva mai stretto amicizia. Ma poi, commossa d'istinto, lo abbracciò e lui non si ritrasse, anzi la strinse forte a sé, perché quel contatto gli piaceva, certo preferiva Will, ma qui non si trattava di amore, solo un grande affetto e adesso sentiva di aver trovato una nuova sorella a cui voler bene. Da quel giorno diventarono inseparabili, migliori amici e fratelli

Angolo autrice:

Ave, ragazzuoli anormali (sempre se siete Fangirl o Fanboy) prima che mi ammazziate, ci terrei ad informarvi che NON STO ASSOLUTAMENTE ROVINANDO LA SOLANGELO, non pensate male perchè io shippo solo Percabeth e Solangelo. è solo che Annabeth e Nico non sono molto legati e mi è piaciuta l'idea di approfondire la loro amicizia, ed essendo i miei personaggi preferiti, non potevo non collegarli in qualche modo. Comunque la storia è quasi finita. Pubblicherò solo un altro capitolo, tra l'altro molto corto. Secondo voi questo è troppo lungo? Se si scusate ma per me questo passaggio era importante.

Adesso vado altrimenti quella a deprimersi sono io, non Annabeth, per il voto che prenderò domani in scienze. Quindi sciuauuuu

Percy's deathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora