In seguito alla morte dell'amato ragazzo, Annabeth volle unirsi alle cacciatrici di Artemide, ma gli fu impedito da Nico che non voleva perdere la sua nuova sorella e non voleva soprattutto che finisse come con Bianca. Certo, il figlio di Ade aveva Hazel, la sua sorellastra figlia della controparte romana di Ade, Plutone, ma nonostante si volessero molto bene e la romana si preoccupava molto per il fratello che l'aveva resuscitata, Nico si sentiva in qualche modo più legato ad Annabeth, nonostante non avessero nessun legame fraterno. Forse perché passavano più tempo insieme. Oppure perché avevano perso entrambi qualcuno a cui volevano bene immensamente. O magari perché in qualche modo si sentiva debitore di Percy. Le ipotesi erano molte ma Nico non capì mai quale fosse quella giusta.

A volte trovava Annabeth chiusa nella sua cabina, a piangere guardando una foto di lei abbracciata con il figlio di Poseidone, e Nico si avvicinava da lei in silenzio e la abbracciava. A volte era così. La figlia di Atena scoppiava a piangere nei momenti meno opportuni, forse perché questi erano simili a situazione che lei aveva passato con il suo ragazzo, ma lui non gliene faceva una colpa. Anzi, era felice che sfogasse il suo dolore, in questo modo era più facile sopportarlo che tenerselo segregato nel cuore. Nico avrebbe voluto trovare un modo per resuscitare l'amico, ma gli era stato impedito da Ade e Thanatos che sostenevano che era impossibile sfuggire al destino prescritto dalle parche ed era felice che Annabeth non gliene facesse una colpa.

Angolo pazzoide

So che avevo detto che la storia sarebbe finita con questo capitolo, ma, da brava bambina, ho deciso di fare una sorpresa ai shippatori della Solangelo. Quindi, se vi emozionano i matrimoni, preparate i fazzoletti.

ciauzzzzzz

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