Capitolo 7

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7.


Alla fine, Iris si spogliò dietro un fitto cespuglio e, dopo aver sistemato i suoi abiti nello zaino e averlo appeso a un ramo basso, si piegò sulle ginocchia e mutò.

Ormai riusciva a farlo abbastanza bene, e senza fare troppi danni. Quando finalmente uscì allo scoperto, Dev fece un passo indietro prima di bloccarsi, guardarla con aria attenta e infine dire: «Sei un bel bestione, dopotutto. Così, non posso di certo chiamarti sottiletta.»

La Iris lupo snudò per un attimo i denti, prima di sedersi sul posteriore e aspettare paziente l'arrivo di Chelsey e Lucas, che stavano terminando di svestirsi.

Dev ne approfittò per affiancarla e, dandole una pacca leggera sulla testa, disse: «Scherzi a parte, grazie per quello che stai facendo per Chelsey. Io non avrei davvero saputo come raccapezzarmi, se fossi stato solo.»

Non potendo parlare, Iris si limitò a far ciondolare la lingua in quello che voleva essere un gesto distensivo, ma che portò Dev a ridere di nuovo.

«Sei davvero buffa, così» celiò lui, affondando però la mano nella sua gorgiera per continuare la carezza.

Evidentemente, Dev non si rendeva conto di aver a che fare ancora con una donna, e non con un cane troppo cresciuto.

Iris cercò quindi di non fare troppo caso alle scosse di piacere che le riverberarono lungo tutto il corpo e, concentrandosi sul bosco, ne ascoltò i suoni e gli odori.

V'erano delle prede, poco lontano, e gli unici escursionisti in zona erano distanti miglia, perciò non dovevano preoccuparsi di essere scoperti.

Quel controllo a tappeto della zona, però, si interruppe quando fece il suo ingresso in scena Lucas, nelle vesti di un lupo bianco davvero enorme, e della più piccola Chelsey che, al suo confronto, sembrava davvero minuscola.

«Beh, sì, non assomigli a un bue come pensavo» gracchiò Dev, squadrandolo da capo a piedi con espressione sgomenta.

Lucas, allora, imitò la postura di Iris, e così fece Chelsey, che però continuò a guardarsi curiosa nella sua nuova forma di lupo.

Inconsapevolmente, Dev si aggrappò alla spalla di Iris, quasi che le gambe avessero minacciato di abbandonarlo e, passandosi la mano libera sul viso, esalò: «Cristo santo! Beh, che posso dire? Chiamatemi John Dunbar(1)?»

Lucas se ne uscì con quella che sembrò essere una risata, per Iris, ma che alle orecchie di Dev assomigliò maggiormente a un abbaiare stentato e un tantino grottesco.

Devereux, sempre al fianco di Iris, cominciò a guardarli alternativamente con espressione sempre più curiosa e, alla fine, disse: «E' interessante notare come tu, Lucas, sia interamente bianco, mentre loro due hanno i manti di diversi colori. Sai il perché? Forse perché tu ci sei nato, così? Nato nato, intendo, non come Chelsey.»

Lucas scrollò la testa e Dev, sbuffando, borbottò: «Oh, giusto. Niente voce. Quindi, che si fa ora?»

Lucas indicò il bosco con il muso e l'uomo, dubbioso, domandò: «Volete fare una passeggiata? Ma lascerete delle impronte!»

Il lupo bianco, allora, indicò il terreno col muso e Dev, seguendone lo sguardo, notò una cosa davvero curiosa e che, fino a quel momento, non aveva notato.

Non c'erano tracce. Come se i loro corpi enormi non pesassero nulla.

Dubbioso, Dev disse: «Non affondate nel terreno solido, anche se siete parecchio pesantucci.»

Claire de Lune - Spin Off trilogia WerewolvesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora