7°-Non vorrei parlarne per il momento (p.1)

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LUCHIA'S POV

Sto correndo, è tutto buio, davanti a me compare la figura dei miei genitori che mi chiamano. Corro da loro cercando di raggiungerli e li chiamo urlando con le lacrime agli occhi.

Apro lentamente gli occhi, questi inizialmente vedono tutto sfocato, ma poi ogni cosa diventa più nitida.
Mi trovo in una piccola stanza dalle pareti rosse e decorazioni in oro. Sono sdraiata su un letto, anche se è molto morbido sento il bisogno di alzarmi, mi poggio sul mio braccio sinistro ma cede per il dolore insopportabile facendomi ricadere sul materasso.
Scopro la ferita e questa ha preso un colorito violaceo con sfumature nere.
La testa continua a girarmi così cerco di riprendere sonno.

Dopo aver cercato varie volte di riaddormentarmi senza successo, sento qualcuno entrare nella stanza. Dalla voce sembrano due ragazzi

-Sosuke cosa facciamo? Il braccio sembra peggiorare-

-Lo so Rin, ma devi dare tempo all'antidoto di fare effetto. Credo che fra qualche giorno guarirà completamente. Se fossimo intervenuti più tardi, il veleno l'avrebbe sicuramente uccisa-

*Veleno? Quando mi ha ferito la lama?*

-Ancora non si sveglia-

-Calmo amico mio, ogni cosa ha il suo tempo. Vedrai che si sveglierá presto-

-Lo spero-

-Io ora vado, tu rimani qui Rin?-

-Sí, voglio rimanere con lei-

-Ok, a dopo-

Socchiudo un occhio per vedere cosa succede; accanto a me, girato di schiena, c'è un ragazzo dai capelli vermigli con una maglietta bianca. Appena si gira noto che questa gli lascia scoperto una parte del petto ed indossa dei pantaloni neri. Ha un non so che di familiare ma non ci do peso, non appena alza lo sguardo su di me richiuso gli occhi senza che lui se ne accorga sentendo, comunque, i suoi passi farsi sempre più vicini.
Dal nuovo peso aggiuntisi sulla superficie, deduco che si è seduto affianco a me.

-Diamine! Quanto è sudata-

Dopo aver sentito uno scrosciare d'acqua, avverto sulla mia fronte qualcosa di fresco, sicuramente sta cercando di rinfrescarmi. Una nuova fitta di dolore mi colpisce il braccio ed io, non riuscendo più a sopportarlo, faccio uscire inconsciamente dalla mia bocca un gemito di dolore.
Il rosso si alza sicuramente preoccupato frugando in una cassetto, a giudicare dal rumore, affianco al letto.
Il mio braccio viene scoperto da quel lembo di tessuto che lo teneva coperto lasciando all'aria la ferita che inizia a bruciarmi a contatto con un liquido a me sconosciuto.
Finita la medicazione, apro lentamente gli occhi rivelando le mie iridi azzurre e giro la testa verso il ragazzo. I suoi occhi mi sembra di averli già visti...non è forse il ragazzo che mi ha soccorso ?! Non ricordo bene; cerco di ricordare qualcosa ma, immersa nei miei pensieri, non mi accorgo che sto continuando a fissarlo anche dopo che lui si accorge del mio risveglio.

-Ah, per fortuna ti sei svegliata! Come stai ?-

Non avendo confidenza mi allontano intimorita da lui fino ad arrivare al bordo del letto, sto quasi per cadere quando mi afferra il polso e mi ritira a se.

La Città degli Schiavi-MagiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora