Love Chat| PROLOGO

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Questa è la storia di Mario Bianchi,
un ragazzo come tanti altri che passa le sue intere giornate su libri di scuola, alternando i noiosi esercizi di matematica a vecchie puntate di cartoni giapponesi anni ottanta.

Il nostro caro Mario non ha mai avuto un ragazzo, spesso veniva deriso dai suoi amici più stretti per via della sua verginità ancora intatta all'avvicinarsi dei suoi diciassette anni, ma questo non gli importava. Era dell'idea che la sua prima volta l'avrebbe trascorsa insieme all'amore della sua vita (e bla bla bla).

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Nuova Chat con "Sonia Iannone":

Sonia: "Hey Mario, come va oggi? Passato quel brutto mal di testa?"
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Se Mario avrebbe mai dovuto contare su una persona, quella era Sonia. Una ragazza tutto pepe con un unico obbiettivo nella vita: quello di diventare una modella di fama mondiale. La tipica bionda stupida delle serie TV, ma lei per Mario c'era sempre stata.
Fin da piccoli passavano tutti i venerdì sera a guardare film horror mentre sgranocchiavano noccioline ricoperte di caramello fuso.
La loro amicizia era invidiabile ed entrambi ne erano pienamente consapevoli. Sonia sapeva ogni cosa di Mario, e Mario conosceva ogni virgola della vita di Sonia.

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Mario: "Perché invece di interessarti a me non inizi a studiare un po'? Sai che la prof ti ha dato un ultima possibilità prima di bocciarti senza aspettare neanche la fine dell'anno."

Sonia: "Perché io a differenza tua ho una vita interessante, e proprio per questo avevo da proporti una cosa."

Mario: " Non graffierò più l'auto della prof di matematica rischiando un'altra sospensione!"

Sonia: "Stai zitto, quello lo farò da sola se si permette di chiamare di nuovo i miei genitori per una stupida verifica copiata."

Sonia: "Che ne dici se dopo che tu hai finito di fare i tuoi 'magnifici e super interessanti' compiti di matematica andassimo al centro commerciale insieme? Papà mi presta la macchina per qualche ora e tu sei l'unica persona che so per certo mi direbbe di si."

Mario: "Sotto quale base io dovrei accettare?"

Sonia: "Ok, se proprio non ci tieni ad incontrare 'per caso' Luca da H&M..."

Mario: "Va bene, accetto."

Sonia:  "Tra un ora sono da te, fatti bello!"
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Ovviamente Sonia, sapendo ogni cosa di Mario, conosceva bene anche tutti i suoi punti deboli, e Luca Merlo era uno di questi.
Era il tipico ragazzo da sogno: alto, palestrato, capelli castani lunghi, occhi di un nero intenso e misterioso, con uno stile unico nel suo genere. Insomma, il ragazzo perfetto.
Lui ne era perdutamente invaghito, come ogni singola ragazza (o ragazzo gay) della sua scuola.
Ma il nostro Mario non era così scontato, e non si accontentava, di certo, di un pezzo grosso come Luca. Non gli interessava quanto fosse alto o quanto tempo trascorresse in palestra o a piastrarsi il ciuffo, e non avrebbe mai perso il suo prezioso tempo inseguendo un ragazzo che se la tirava e d'altronde anche etero.
Sonia però era certa della 'poca eterosessualità' di Luca, e questo faceva molto arrabbiare il nostro Mario.
<Perché costringersi ad un idea sbagliata di qualcuno, semplicemente perché farebbe comodo a me?> Gli chiedeva ogni volta lui quando Sonia affrontava l'argomento, e lei di tutta risposta gli infilava una sigaretta in bocca senza proferire parola sull'argomento.

Passarono venti minuti e i compiti di matematica erano finalmente completati. Mario si alzò con uno scatto dalla sua poltrona rossa e corse subito nella piccola cabina armadio che occupava metà dello spazio sufficiente nella sua stretta cameretta di due metri quadrati scarsi, e si mise subito alla ricerca di qualche straccio decente, 'Se devo somigliare ad un senza-tetto, almeno sarò un barbone con classe' questa era ciò che pensava quando si trovava obbligato a dover vestirsi in modo 'carino' per qualcuno.
Dopo cinque minuti ciò che riuscì a partorire il suo animo da Donatella Versace non era altro che una minigonna blu abbinata ad una felpa completamente nera. E le scarpe? Ovviamente Vans, ma ciò era la normalità per lui.

Mentre si adagiava sul suo comodo letto aprì per curiosità Instagram, e guarda caso, la prima foto che gli uscì nei consigliati era di Luca, a petto nudo, in spiaggia e ovviamente abbracciato all'ennesima troietta da quattro soldi che era caduta ai suoi piedi.
Il pensiero di doverlo incontrare al centro commerciale lo imbarazzava, soprattutto in momenti simili.
Immaginate incontrare il ragazzo dei vostri sogni e scoprire essere un ex porno attore che vendeva suoi video hard nul web a pochi centesimi, forse come esempio è un po' estremo, ma Mario si sentiva proprio così.
L'erezione data dagli ormoni adolescenziali non tardò ad arrivare e ovviamente il proseguo lo conosciamo bene.

Dopo aver sfogato quel momento di intensa passione con se stesso, scese al piano terra dove l'aspettava sua mamma intenta a cucinare dei biscotti al burro deliziosi, tipici di sua madre. Quei biscotti erano il sogno dell'intero quartiere in cui abitavano. Ogni domenica sua mamma si recava in casa di ogni suo conoscente per regalargli una manciata di quei deliziosi fagotti di burro e cioccolato.
<Che outfit! Dove vai? A ballare con qualcuno?> Gli chiese sua madre posando la teglia di biscotti appena sfornati sul piano cottura.
<Vedo al centro commerciale con Sonia, in più sono le cinque, quale discoteca apre a quest'ora?> Chiese Mario alla madre, intento ad accalappiare la sua borsa appoggiata sul divano.
<Non lo so, le discoteche per bravi ragazzi, forse. Comunque hai bisogno di soldi? Sai che sto ancora cercando lavoro e devo fare la spesa.>
<Tranquilla> rispose Mario dandogli un bacio sulla guancia. <Al ristorante mi hanno dato una bella mancia, userò quella.>
Il nostro Mario, ormai già da un mese  -per dare una mano a sua madre economicamente- iniziò un lavoro part-time nel weekend come cameriere nel ristorante sotto casa sua, ciò gli toglieva tanto tempo libero, ma lui amava sua madre come nessuno al mondo e per darle una mano economicamente avrebbe fatto qualsiasi cosa.
<Sii prudente.> Gli disse sua madre un secondo prima che lui uscisse di casa.

Entrò nella piccola macchina nera parcheggiata perfettamente fuori al portone del grosso condominio che ospitava il suo appartamento. Sonia, come sempre, era intenta a fumare una sigaretta guardandosi allo specchio per controllare il suo make up impeccabile.
<Che troietta!> Disse Sonia picchiando una mano sulla gamba di Mario.
<Stai zitta e andiamo.> Gli rispose freddamente.
Sonia accese la macchina e sfrecciarono dritti verso il centro commerciale, ridendo e cantando a squarcia gola sotto una canzone di Lady Gaga.

Mario però non sapeva che quella sera un nuovo capitolo della sua vita stava per avere inizio.

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