ᴘᴀʀᴛᴇ 22

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mi piace la sensazione di quando sono con te
mi piacciono i balli che faccio con te

Hoseok si offrì di dare un passaggio a Seokjin fino a casa e lui accettò, rattristendosi; non aveva nessuna intenzione di separarsi dal ragazzo, ma era tardi e sarebbe dovuto tornare a casa

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Hoseok si offrì di dare un passaggio a Seokjin fino a casa e lui accettò, rattristendosi; non aveva nessuna intenzione di separarsi dal ragazzo, ma era tardi e sarebbe dovuto tornare a casa.

Stavano camminando verso la scuola di ballo, dove la macchina del più grande era ancora parcheggiata, quando sentirono provenire dal lato opposto della strada il suono di un violino, che veniva suonato da un ragazzo che doveva avere più o meno la loro età.

Hoseok si fermò in mezzo al marciapiede e – sorridendo – si voltò verso Seokjin; gli tese una mano facendo un piccolo inchino e, nel frattempo, disse: «Kim Seokjin, ne sarei veramente onorato, se ora mi concedesse questo ballo».

Senza dire una parola, Seokjin si avvicinò lentamente a Hoseok e portò le mani del ragazzo a poggiarsi sui suoi fianchi, mentre portava le proprie braccia al collo del maggiore.

Nonostante si sentisse davvero bene tra le braccia di Hoseok, Seokjin era comunque un po’ in
imbarazzo, e cercava di nascondere il sorriso torturandosi il labbro inferiore con i denti.

Rimasero incollati per tutto il tempo della melodia, ondeggiando di tanto in tanto, come in quei film americani adolescenziali, quando i protagonisti della commedia ballano un lento durante la scena finale del ballo di fine anno.

Terminata la musica, Hoseok non diede nemmeno il tempo a Seokjin di allontanarsi dal proprio corpo, perché gli prese il viso tra le mani e fece scontrare le loro bocche in uno dei baci più passionali e intensi che Seokjin avesse mai ricevuto.

Le loro labbra non accennavano a staccarsi – se non per riprendere quel poco di fiato -; nonostante non fosse dolce e lento come quelli che si scambiavano di solito, Seokjin sentiva attraverso quel bacio tutto l’amore che Hoseok era intenzionato a donargli e che lui avrebbe custodito con cura.

Quando presero le distanze, il più piccolo chiese: «e questo a cosa lo devo?»

«Devo avere un motivo per baciare il mio ragazzo?»

Seokjin sorrise. «Sono il tuo ragazzo?» domandò in un sussurro.

«Be’, mi sembra ovvio» rispose Hoseok.

«Mi piace…» Seokjin indugiò per qualche secondo e, con le orecchie completamente rosse per l’imbarazzo, disse «voglio restare con te questa notte… posso venire nel tuo appartamento?»

«Avvisa i tuoi genitori Jinnie».

just dance › 2seokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora