L'incontro

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~Federica~
Varco le porte pesanti con i maniglioni rossi antipanico, è impossibile entrare in questo edificio e stare tranquilli. Se si è qui c'è un motivo, sicuramente non per divertimento.
Attendo sulle sedie fredde di plastica, per passare il tempo osservo ogni minimo dettaglio della sala, anche se ormai vengo qui regolarmente da circa cinque anni.
Il tempo non passa mai, l'orologio scandisce ogni secondo con un'insolita precisione.
L'infermiera esce dalla saletta, con un sorriso annuncia "Ti accompagno nella tua stanza". La fisso per un secondo, poi mi abbasso a raccogliere il piccolo borsone che mia madre ha insistito nel farmi portare. Sono sempre più convinta che lei sapeva tutto ma non aveva il coraggio di dirmelo. Sto per telefonare mia madre ma la vedo comparire con un bicchierino del distributore, solitamente beve molto caffè, tuttavia quando è sotto pressione o in ansia aumenta la dose giornaliera.
Senza proferire parola ci dirigiamo agli ascensori, casualmente entriamo in quello più piccolo, già mi manca il respiro, sudo freddo e di certo per una che soffre di claustrofobia un ambiente ristretto non aiuta.
Arriviamo al secondo piano, ed entro nella stanza sette, ci sono due letti, uno vicino alle finestre vuoto, un altro di fronte alla porta, sul quale è stesa una ragazza.
Non le do molto peso, sono esausta, da stamattina sto girovagando senza sapere perché.
Dopo qualche minuto di silenzio, la ragazza con la quale dovrò dividere la stanza per chissà quanto tempo mi sorride e dice "Ciao...."

~Hallyson~
Qualche giorno prima...
Driinnnn, Driinn,
“Cazzo, sono le 5 chi è che mi ha svegliata?”
Devi andare all’ospedale genio...
Giusto! Mi aspettano 1h e 30 minuti di macchina senza traffico... evviva!
Mi alzai dal letto e scesi le scale. Mi lavai e preparai due cose da mettere nello zainetto che mi sarebbero servite per ammazzare l’attesa.
Già, sapevo che qualcosa non andava. Non so se avete presente quella sensazione di vuoto mista ad oppressione che hai appena ti svegli e capisci che la giornata non andrà come pianificata!
“Hallyson muoviti!” disse mia madre “Dobbiamo andare se no c'è troppo traffico e non arriviamo più” continuó lei.
“Mamma...” accesi il cellulare per vedere l’orario “sono le 5:24 del mattino e sono già incazzata perciò non mettermi fretta che è peggio” la avvertì io con un filo di sarcasmo nella voce.
“Senti signorina non parlarmi in questa maniera eh!” dichiarò lei,
“Non ho voglia di litigare alle 5 e mezza del mattino” sbottai, andai in camera mia e mi chiusi dentro finendo di prepararmi.
20 minuti dopo eravamo già per strada,  nel veicolo c'era un silenzio assordante, perciò mi misi le cuffie e mi riaddormentai.
Mi svegliai nel parcheggio del grande ospedale che non aspettava altro che distruggermi.
Andai nel mio reparto (la Reumatologia) e mi dissero di andare al day hospital per fare un ciclo di emmunoglobuline
Yeeee... 6 ore ad annoiarmi mentre mi mi inniettano dei liquidi in vena.
Si esatto durano sei ore.
Però avevo fame perciò andai prima al bar per mangiarmi la solita pastina e cappuccino. “Ehy Holly, come va?” chiese la barista, oramai mi conosceva da 4 lunghi anni.
“Ehy Ba', tutto ok tu?” usai il nomignolo che lei odia,  difatti la sua risposta non tardó ad arrivare, “Holly se mi richiami così ti uccido ok?”
“Uhhhh, ciclo oggi” provai ad indovinare con la faccia e la voce divertita,
“in effetti si, ma va beh, prendi la solita vero?” disse lei riferendosi alla pastina.
“Si ovvio, che domande” affermai e scoppiammo a ridere per un motivo anche a noi sconosciuto.
Arrivata in DH (Day Hospital) mi misero l’ago. Voi direte hai che male e invece no, a me sinceramente piace farmi bucare. Lo trovo come un senso di libertà assoluta.
Alle 4 del pomeriggio arrivò una dottoressa del mio reparto a comunicarmi la splendida notizia.
“Holly, non odiarmi ma ti spostiamo in B”
Ecco! E a fanculo le verifiche e tutto il resto.
Non girare il dito nella piaga tu!
La B è comunemente chiamata Pediatria B ed è un piano per i ricoveri.
“Vai, lo so che mi volete bene, però non credevo così tanto per tenermi qui ancora, neanche un mese fa ero qui.”dissi con un sorriso amaro in volto.
Arrivammo in B e vidi lui...
Non dire cazzate, non ne hai mai visto uno in 'sto fottuto ospedale!
Ti ho detto di non girare il dito nella piaga, cristo!
Va beh torniamo a noi.
“Ehy Holly, come va? Come mai qui da noi?” Mi chiese Nadia un’infermiera simpaticissima che mi ha seguito parecchie volte quando ero ricoverata.
“Ehy Nadia, io sto bene tranquilla. Sono qui perché oltre che ad essere molto modesta sono troppo simpatica e mi volete un mondo di bene.” affermai convinta e scoppiammo a ridere.
“7a” mi disse
“Cavolo, in doppia!” sbuffai con noia.
“Eh si Holly, mi dispiace” disse
“Beh dai fa nulla speriamo che rimanga sola.” sospirai con speranza nella mia voce.
Arrivata in stanza vidi un "coso" piccolo che aveva si e no 3 giorni era qui per la febbre che aveva avuto.
Io adoro i bambini, ma ero troppo nervosa, mi avevano appena ricoverato e non sapevo per quanto tempo sarei dovuta stare qui, avevo paura per la scuola, frequentando l'ultimo anno di medie avrei dovuto affrontare l'esame, ma soprattutto tra due settimane ci sarebbero state le prove invalsi.
Oggi...
Il piccolino è stato dimesso. Pace ho pensato, ma questa speranza è stata infranta quasi subito dall'arrivo di Vanessa, un'infermiera, che mi ha  comunicato che tra pochi minuti sarebbe arrivata una ragazza di 15 anni che vive a Sorrento. Io mi faccio mille paranoie del tipo: ma se è stronza? Se mi prende per il culo? Non voglio spaccargli la faccia.
Sono le 5 del pomeriggio e sto leggendo su Wattpad una storia sono distesa sul letto quando arriva lei...
È tappetta, con occhi marroni con qualche sfumatura verde, ha un non so che di cupo negli occhi, si vede che ha sofferto. Si distende nel letto e guarda il soffitto. Io feccio lo stesso. Di solito non mi interessa fare amicizia però i suoi occhi mi hanno incuriosito e quindi aumentato la voglia di scoprire qualcosa di più su di lei. Infatti ad un certo punto le chiedo “Ciao, sono Holly. Tu come ti chiami?”
E posso ufficialmente dire che da questo momento la nostra avventura ha inizio.

Nota autrice:
Innanzi tutto buongiorno a tutti.
Sarebbe corretto dire nota autrici perché questa storia è frutto sia mio che di Holly05.
Spero vi piaccia, scusate eventuali errori di battitura.
Ah, quasi dimenticavo, questa è una storia vera.
Saluti❤️

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