capitolo 10

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Cammino a testa bassa tra i corridoi della scuola, quest'oggi anche il cielo è del mio stesso umore: le nuvole sembrano voler piangere al mio posto e i tuoni sono la mia voce, urlano per me sprigionando questo vuoto che mi porto dentro.

Non so esattamente perché io mi senta proprio così, ma ieri non è stata una delle mie giornate migliori.

Adrien non mi ha rivolto un solo sguardo, le parole che aveva detto ieri erano vere e lui, nonostante la sbronza, le ricordava benissimo, esattamente come ricordava quel bacio definito come errore. Una cosa è certa, io non lo capirò mai.

Mi dirigo verso il mio armadietto, sorrido leggermente vedendo Alya avvicinarsi nella mia direzione. Finalmente qualcuno con cui poter parlare.

Sbatto l'armadietto e sorreggo il libro di inglese per l'ultima ora di questa stancante giornata.

<<marinette, tutto bene?>> Chiede Alya con uno strano sorrisetto sul volto

<<certo>> rispondo ricambiando con un dolce sorriso <<come mai così felici questa mattina?>> le chiedo con una leggera occhiatina maliziosa dandole dei lievi colpetti sul fianco

<<niente di speciale>> avanza continuando a sorridere, seguo il suo passo raggiungendola al suo fianco, decido di lasciar perdere, non mi va di essere molto insistente mi basta che sia felice non ho bisogno di sapere nient'altro.

<<tu invece?>> riprende dopo alcuni attimi di silenzio <<non ti vedo molto sorridente, è successo qualcosa?>> chiede con fare preoccupato

Scuoto il capo e fingo un sorriso <<tutto bene, davvero>> mento senza rendermene conto. Ormai ci sono abituata, a nessuno importa di come stai, è una domanda di cortesia della quale, però, a nessuno importa della risposta. So che Alya è una ragazza per bene, siamo amiche e so che ci tiene ma non penso le importi più di tanto dei miei problemi, soprattutto se neanche io so cosa mi succede.

È tutta colpa di Adrien, mi confonde. Mi ha scombussolato la mente sin dal primo istante in cui i miei occhi sono entrati a contatto con i suoi.

Ma in fondo lo so, il mio non è amore. Ho solo venti anni, non ho mai avuto un ragazzo, non so cosa significhi amare, non ho mia provato un sentimento così forte da far esplodere il mio cuore nel petto ed è per questo che so per certo che, qualunque cosa sia, quel piccolo sentimento che sento nei confronti di Adrien non sia amore.

Forse è attrazione o forse è solamente idiozia.

In fondo, dopotutto, io lo odio, e sarà sempre così.

__

Il cellulare vibra risvegliandomi dal mio stato di trance. Alzo lo sguardo vedendo la professoressa ancora rivolta verso la lavagna a scrivere parole che ai miei occhi sembrano incomprensibili. Rischiavo seriamente di addormentarmi.

Afferro il cellulare nascondendolo sotto il banco, indietreggio leggermente con la sedia per riuscire a leggerlo.

È un numero sconosciuto. Apro il messaggio.

"Il mondo si illumina quando tu sorridi"

Leggo quelle dolci parole incise sullo schermo che riescono a far nascere un sorriso sincero sul mio volto. Mi volto verso Alya e le porgo il cellulare lasciando che anche lei legga il messaggio. Sul suo volto compare un sorriso a trentadue denti iniziando ad applaudire euforica senza alcuna ragione.

<<Alya calmati>> bisbiglio cercando di non farmi beccare dall'insegnante

<<Alya! Marinette!>> ci riprende l'insegnante scrutandoci con aria severa

Miraculous- la Babysitter di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora