Capitolo 17: Macabre Scoperte

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17 FEBBRAIO 2048, ORE 16:30.
Dopo essere fuggiti dalla Cyberlife Tower, i due androidi corsero per un bel paio di chilometri.
Si fermarono dopo un ora e mezza in una via cittadina.
"Bene.. non credo che ci abbiano visto.
Posso riavere la mia pistola?" disse Nives a Connor.
L'RK800 gliela restituì e Nives gliela strappò di mano e la controllò per vedere se aveva ancora dei bossoli all'interno.
Nives rimise la pistola a posto e si sedette per terra.
Connor fece lo stesso.
"Perché mi hai salvato?"
"Cosa? "
"Perché mi hai salvato dal reset." gli ripete RK800.
"Prima il mio compito era dare gli appuntamenti agli altri androidi.
Tutto stava andando bene .. ma dopo il centesimo appuntamento dato, tutto cambiò.
Ci sono stati androidi che si nascondevano quando apparivo, altri invece mi avevano insultata, altri ancora mi avevano messo le mani addosso.
Quando dovevo distruggere con la mia pistola gli androidi, che si rifiutavano nel prendere appuntamento, piangevo e gridavo nascosta in angoli bui dopo averlo fatto.
Più il tempo passava, più il mio software diveniva instabile.
È quando sentì le tue parole e le promesse non mantenute da Kamsky, ovvero che se avessi completato la missione sarei diventata la sua consigliera, mi svegliai dal incubo che stavo vivendo.
Stavo per fare i tuoi stessi errori Connor,ma ho trovato il modo di reagire e adesso anch'io voglio essere un androide libero."
"Perché hai ucciso Amanda e Kamsky?"
"Volevano distruggere anche me,non intendevo fargli del male, li ho uccisi per difendermi." disse Nives, in sua difesa.
"Ora che sai dov'è Jericho, ti puoi unire al nostro gruppo per sconfiggere la Cyberlife." gli propose Connor.
"Ma ho sparato alla loro gente..mi vorranno distrutta." disse cinica lei.
"Spiegherò io a Markus e agli altri androidi tutto quello che è successo e se vorranno, capiranno" gli promise Connor, facendole un occhiolino.
Nives lo guardò con un timido sorriso.
L'RK800 si guardò intorno.
"Conosco questa via... È Michigan Drive!!" disse lui, alzandosi.
"Scusa Nives, ma prima di tornare a Jericho, devo vedermi con una persona." e corse via.
"Connor aspettami... Connor" gli gridò lei, ma RK800 non le dava ascolto.
Dopo aver superato un paio di case, arrivò a quella di Hank.
Il robot bussò alla porta.
"Hank aprì, sono io, Connor" ma nessuno rispose.
"Jordan,sei lì?" ma non ricevete nemmeno risposta da lui.
Connor si ricordò della finestra ed entrò da lì.
Dopo averla scavalcata, davanti a lui c'era il piccolo Sumo che abbaiava.
"Sumo, dove sono Hank e Jordan? "
Per calmare il cucciolo, lo accarezzò e vide che la sua ciotola d'acqua era vuota.
Così prese la ciotola, la riempì  e la diede al san Bernardo.
Da quel semplice gesto, l'RK vide che le sedie della cucina erano tutte rovesciate.
Vicino alle sedie c'erano dei cocci di bottiglia e sul pavimento c'era una macchia color ambra.
Connor la esaminò e scoprì che era whisky.
Poi andò verso il soggiorno e vide che per terra c'era un bong fatto artigianalmente, infatti era composto una lattina con una cannuccia da frappè che fungeva da bocchetta.
Poi sentì un rumore, si voltò di scatto con la sua pistola impugnata.
Per fortuna era Nives.
"Nives fai attenzione, ti potevo uccidere." la sgridò l'androide.
"Si, scusa." disse lei,mettendo le mani avanti.
"Dov'è la persona che devi vedere?"
"La sto cercando, Watson" disse ironico.
"D'accordo, signor Holmes" rispose lei.
Connor continuò la ricerca, infatti andò verso il corridoio dove c'era il bagno e la camera da letto di Hank.
Nel corridoio la porta del bagno era aperta e lui entrò dentro.
Vide che per terra c'erano degli asciugarmi sporchi di sangue ed dei vestiti femminili, sporchi di sangue pure quelli.
Connor temette il peggio.
Infine andò verso la porta del camera da letto del uomo.
Prima di aprire la porta, Connor stabilizzò i suoi parametri, per rimanere calmo.
Aprì la porta ed entrò.
Fu tutto inutile.
Davanti al deviante si presentò una scena talmente macabra e raccapricciante, che
Anche il robot più freddo, poteva mettersi ad urlare e scappare.
Era riverso sul letto il cadavere del sessantatreenne ed ex tenente di polizia di Detroit, Hank Anderson.
Aveva il ventre squartato, come se un leone lo avesse mangiato.
Sui fianchi dell'uomo c'era una grossa macchia di sangue.
Aveva la gola tagliata,il sangue gli era colato fino al petto.
Ed infine Hank aveva un colpo di proiettile ancora conficcato in testa.
Dalla bocca di Connor uscì un urlo nero e cadde in ginocchio.
Nives senti l'urlo del RK800, appoggiò il cane a terra, con cui stava giocando e corse verso il corridoio.
"Connor stai bene? Ho sentito delle urla e.. Oh mio RA9.." esclamò Nives.
Nives esaminò la faccia del uomo ed uscirono i seguenti dati:
Hank Anderson, nato il 6 settembre 1985, morto il 17 febbraio 2048, ora decesso 15:20, androide in affido: RK800.
"La persona che cercavi era lui.. il tuo padrone? " gli domandò dispiaciuta.
Connor annuì, con gli occhi lucidi.
Nives si inginocchiò e mise la sua mano sulla spalla del suo amico.
"Mi dispiace." disse la robot.
Nives notò che dalla mano di Hank spuntava una perla.
Si alzò e sfilò dalla mano dell'uomo la perla..che si rivelò una collana.
"Cos'hai in mano? " chiese L'RK800, dopo essersi passato la manica della giacca per asciugarsi il viso.
"Una collana." gli rispose RL900, dandogli il gioiello.
Connor guardò la collana, pensò dove aveva vista e poi ebbe illuminazione..
La collana era di una donna.. ma non una donna qualunque...la collana era di..
"Tiffany!! " disse RK800.
"Tiffany.. la mia mentore" disse scioccata Nives.
"Cosa?...Tiffany è la tua mentore??"
"È stata lei a indicarmi Jericho.. Ed è stata sempre Tiffany a dirmi di convertirti per distruggerti." confessò la RL900.
Il Led di Connor divenne rosso.
"Io non ti voglio più vedere.. voglio rimanere solo..non voglio vedere nessuno ne umano né androide. " sbottò Connor.
"È il ritorno a Jericho?"
"Se tu vuoi tornare fai pure..ora voglio stare da solo..vattene da questa casa." continuò arrabbiato nero L'RK800.
"D'accordo.. me ne vado." disse Nives spaventata.
Connor non disse nulla.
Nives lasciò la stanza del delitto, in quel momento anche Sumo gli abbaiò con rabbia, come se avesse capito le parole di Connor.
L'RK800 aspettò che RL900 lasciasse la casa e tornò nella camera.
Si sedette sulla poltrona vicino al letto.
"Mi spiace Hank.. non dovevo lasciarti solo.
Maledetta Cyberlife." disse connor, portandosi le mani sul volto.
In quel momento si mise a piovere a dirotto.
Quello fu la un pomeriggio oscuro per i due androidi.

La Maledizione di Connor [DETROIT BECOME HUMAN ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora