Scambio di sguardi, incroci perfetti
tu bella sempre, qualunque cosa metti.
L'alcol che mi inebria
giriamo come vagabondi in San Salvario
una puzza di shot e il fumo delle sigarette che mi annebbia
e cazzo, la tua presenza un calvario.
Finiamo abbracciati, in un mix di coperte e cuscini
cosi distanti, nonostante cosi vicini
con la testa scappo da quel finto abbraccio,
mi divincolo dalle tue braccia a forma di laccio.
Mi perdo e mi ritrovo tra i vicoli torinesi
a giocare a calcio con qualche drink finito
e a rassicurare i miei occhi indifesi.
Mi risveglio ma è come non avessi dormito
e con in testa il nostro pezzo preferito.
Maledetto orgasmo intellettuale
mi prosciughi e mi fai smetter di pensare.
Ti sei distratta, l'hai lasciata aperta
la finestra dorata della nostra Magia.
Perché condividi con me questa fredda coperta?
Ormai è andata, volata via.
Un bacio sulla fronte,
per il ricordo di me che vive nella tua mente.
Una carezza, con le punta delle dita, dolcemente.
Tu dormi, beata, mia musa
io mi rivesto e scappo, scusa.