Mani sugli occhi anche stanotte
ricompongo uno scheletro di ossa rotte
composto dalle mie Lei,
di cui ricordo tutti i nomi
i pensieri si divertono e vagano soli.
Affogo nei vecchi ricordi
concerto di tuoni
nell'album di Marra mi trovi
piango solo, tra musica e suoni
nel frattempo danzo con le mie paranoie.
Mi scoccia doverti disegnare
in un quadro di versi depressi
ma a pensarci, ancora fanno male
le fredde lame dei tuoi gesti.
Mi gusto il freddo abbraccio
di una Milano grigia,
i pensieri non scaccio
è un'altra giornata mogia.
Fumo l'ennesima sigaretta
del pacchetto per smettere,
la nebbia riempie la testa
il gelo del dolore di chi non lo vuole ammettere.
Mi tuffavo nel buio ma te non c'eri
la nostra storia che bruciava
ed ora son rimasti bracieri
fredda, come Eolo ci soffiava
e non sono rimaste che ceneri
ora mi urli contro, degeneri.
Stanco mi siedo sul molo,
ammiro la fine del giorno
guardo i segni sul mio corpo
si illuminano col tramonto.
Poi sorrido, fanculo mica sono morto!