Questa notte in cui non riesco a scrivere,
vorrei tuffarmi in questo inchiostro
vorrei parlarti di come ho imparato a vivere
di come sono sopravvissuto a quasi mostro.
È tardi la Luna è alta e sono le tre,
fumo questa e l'accendo pensando a te.
Metto sullo stereo l'ultima di Mondo Marcio
Angeli e Demoni che per me non sono di passaggio
la tua schiena nuda ed io che la massaggio
con le dita accarezzo piano il tuo tatuaggio.
Solamente assieme ci sentiamo a nostro agio.
Voglio accarezzarti i capelli adagio adagio
voglio essere della tua giornata il primo bacio
giocare a collegare tutti i tuoi nei
scoprire che sai esattamente dove sono i miei.
Vorrei aprirmi e raccontarti quel che sono
quanta strada ho già fatto e quanta me ne manca per diventare uomo.
Sperar che della mia tempesta
non ti spaventi il primo tuono
tu che mi entri nella testa
tu che mi calmi,
con della tua voce il suono.
Vieni qui e nascondiamoci in queste coperte
diciamoci tutte quelle cose mai state dette
scriviamo nuove poesie mai state lette
restiamo svegli a parlare fino alle sette.
Tu, che allo specchio non ti piaci mai
Io, che ogni volta che ti guardo cosa ti farei non sai
ti ripeto sei stupenda sperando mi crederai
guardati allo specchio e giura che sorriderai.
Quando sarai nel buio voglio esser la tua luce
cosicchè tu possa tornar felice
tu fantastica donna, ammaliatrice
nel film della mia vita la principale attrice.
Sfioro con le mie dita ogni tua cicatrice
noi rinati dalle ceneri come una fenice
io, già perso di te, maledetta Beatrice