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I'm a wanted man- Royal DeluxeE' quasi l'alba ed io sono pronta ad andarmene da qui.
Ho intercettato il peso specifico di ogni singolo cavo che tiene accese le telecamere del mio settore.Non sento il loro basso ronzio da ormai cinque minuti.
Mi alzo dal letto e mi avvicino alle sbarre.<<Devo fare quella chiamata.>>
Il poliziotto che è di guardia si alza e mi guarda.<<Non è ancora l'alba.>>Si guarda il polso nudo e dice qualche parola tra se e se.<<Ho dimenticato l'orologio>>
<<Io no>>Alzo la manica del mio vestito per scoprire il braccio ed indico il quadrante.<<Vieni a controllare tu stesso.>>gli rivolgo un sorrisetto.
Si alza lentamente,avvicinandosi alle sbarre per controllare.Quando è abbastanza vicino agisco.Gli avvolgo il collo con il braccio,incollandolo alle sbarre di schiena.Afferro fulminea la pistola dalla fondina e gliela punto alla tempia.
<<Stai facendo un grosso sbaglio,ragazza>>La sua voce trema per un attimo.<<Non sai usare quell'arma.>>
Faccio scattare la sicura e gliela ripunto alla tempia.<<Io non ne sarei così sicura>> sussurro.
Sento il groppo che gli si è formato in gola scendere e risalire.Il suo battito cardiaco è a mille.
<<Ora apri la cella o giuro che ti sparo così tanti proiettili che sarà difficile fare persino l'autopsia sul tuo cadavere.>>gli dico nell'orecchio.Si tasta le tasche e ne toglie fuori un mazzo.Cerca il numero corrispondente alla mia ed apre.
Sciolgo il collo e la schiena appena uscita da quelle mura opprimenti. <<Trovami una via secondaria da dove uscire.>> Lo spingo dandogli un calcio.<<Veloce.>>
Mi conduce per una serie di corridoi,dove io man mano che proseguiamo interrompo la corrente elettrica.Proprio in quel momento un allarme risuona in tutta la centrale.E' così forte che probabilmente lo sente tutto il vicinato.
<<Dannazione>> sibilo fra i denti.
<<E' il segnale che indica una cella aperta senza autorizzazione>> mi dice lui.Lo spingo avanti facendolo proseguire.Dov'è questa maledetta uscita?Proprio mentre sento i passi accelerati degli agenti per i corridoi compare davanti a noi una porta bianca dal maniglione antipanico.Mi giro verso l'agente e gli prendo la testa fra le mani.
<<Trova il mio fascicolo,sbarazzatene in modo che nessuno possa ritrovarlo.Dì che mia madre ha pagato la cauzione e sono uscita.L'allarme è scattato perché hai dimenticato di avvisare.>>sussurro e vedo dai sui occhi velati che la mia voce lo ha ipnotizzato.
<<Butta l'arma a terra>> sento dire alla mie spalle.Il poliziotto di colore che ho davanti mi punta addosso una pistola e mi fa cenno di gettare la mia lontano.
<<Non credo dovresti preoccuparti di me>> gli sorrido serafica.
<<Hanry avvicinati >> dice al collega affianco a me,ma quando vede che lui non reagisce il suo sguardo si fa preoccupato<<Cosa gli hai fatto?>> balbetta sconvolto.
<<Abbiamo stretto amicizia>> il mio sorrisetto sembra terrorizzarlo perchè mi spara dritto al ginocchio.La mia gamba d'istinto cede a terra ma io non riesco a sentire nulla al di fuori del suono dello sparo che rimbomba ancora. Infilo le dita nella ferita sanguinante,lacerandola ancor di più ed estraggo un piccolissimo proiettile dorato.
<<Oh questo non avresti dovuto proprio farlo>> Giro attorno all'agente Henry e mi piazzo alla sue spalle <<Sparagli.>> sussurro all'orecchio
Solo un secondo dopo gli passo la pistola con cui spara al collega dritto in mezzo alla fronte,una,due volte.
Tentenna un attimo e poi cade a terra esanime.
<<Sei proprio un ragazzo cattivo.>> dico quando la pozza scarlatta comincia a sporcare la mattonata bianca.
Comincio proprio a credere al detto la mattina ha l'oro in bocca.
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A S H E S #Wattys2019
FantasyNon tutto è come sembra. Nulla è bianco e nulla è nero.L'esistenza di Layla è una scura sfumatura di grigio una volta uscita dall'Inferno. Da quel momento vaga sulla Terra da più di duemila anni,sempre in fuga dagli angeli e dai demoni che le danno...