Capitolo Sedici

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Oggi è giovedì. Quando entro in classe si comportano tutti in modo normale. Chi era veramente preoccupato mi ha fatto visita ieri (giusto per chiarirci: Ochako, Iida, Eijiro, Mina, Shouto, Tsuyu e Tokoyami). Però quando arrivo al mio posto, Kacchan, che è già seduto, mi dice: "Vedi di non svenire di nuovo".
CRUSH MI HA PARLATO!
Forse era preoccupato anche lui ma si vergognava a venire. O forse, più probabilmente, è solo un egocentrico che non vuole che io attiri l'attenzione su di me e che gli rubi la scena. Ma mi piace credere nella prima. Nel biglietto di oggi ho avuto il coraggio di rispondere alle sue domande. All'inizio volevo scrivere una cosa del genere "Preferisco non dirti quale sia il mio sesso" ma poi mi sono reso conto che rimanere neutrali equivaleva ad ammettere di essere un maschio. Se fossi una ragazza non avrei sulla da nascondere.

Scrivo poesie da neanche una settimana, ma lo faccio per divertimento e non sono ancora molto bravo. Sono un ragazzo, spero questo non ti disturbi. È da quando ti conosco che ti comporti sempre come se fossi sicuro di te, eppure io so che anche tu sei fragile, quindi sì sei un po' tsundere. Ma mi piaci così.

Ho freddo. Eppure è primavera.

Kacchan prende il foglietto.

Fuori c'è il sole, ma la luce non scalda.

Lo apre.

Io sento i brividi lungo la schiena.

Lo inizia a leggere.

Mi tremano le gambe.

Vedo il suo riflesso nella finestra. Sorride.
Prende la penna e inizia a scrivere anche lui. Quindi... quindi... Non gli faccio schifo...? Ha sorriso, forse lo sospettava già. E se invece fosse stato un ghigno e adesso stesse scrivendo qualche cattiveria contro di me? No, era un'espressione completamente diversa.
Era come sollevato.
AAAAAAAAAAAA INVECE IO STO MORENDO PER L'ATTESA!!!

Cazzooo! Non ci posso credere finalmente è finita! Non potevo più aspettare. Faccio per alzarmi, ma Uraraka mi si avvicina. No. Vuole parlare? Io non posso! No no no! Devo prendere il biglietto. Faccio finta che mi sia caduto qualcosa e riesco a prenderlo, ma non farò a tempo a leggerlo, quindi lo nascondo. Infatti riesco a malappena a mettermelo in tasca che mi si avvicina.

"Ehi Deku! Ti va di andare a fare una passeggiata insieme in centro? Magari prendiamo un gelato..."
Come posso dirle di no? È così carina, kawaii. Forse ho bisogno di distrarmi un po', sono molto stressato. So che rimandare non sarà utile, ma forse posso anche aspettare a leggere il biglietto. Non voglio sapere se Kacchan mi disprezza, preferisco liberare la mente e pensarci da lucido. Ho rivelato che sono un ragazzo, possono succedere un sacco di cose.
"Ok, sono contento di uscire con te" rispondo a Ochako sorridendo. Ok, mi fa arrossire, ma lei merita qualcuno di meglio, io mi sento sporco. Non riuscirebbe ad aiutarmi, avrebbe pena di me. Invece forse Kacchan... Ahh! Basta. Ci penserò dopo. È così difficile toglierselo dalla mente.

・Nave fantasma ・『BAKUDEKU』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora