・Nave fantasma ・『BAKUDEKU』

Capitolo Quattordici

-Sono prigioni mentali
Io sto scontando l'ergastolo
Vita mia se è stata una condanna
Nel mio cuore c'è un teatro ma gli attori fanno pena
Ed ogni sera vanno in scena con lo stesso dramma-

Mi sento il cuore a mille.
Ho paura di aprire questo biglietto, qualcosa mi frena. Ma prima o poi dovrò rispondergli, quindi meglio strapparsi il cerotto il prima possibile.

Quindi scrivi poesie, eh? Sembri una persona interessante, peccato che tu sia troppo timida per venire allo scoperto. Potresti anche piacermi, ma non lo saprai mai se non ci provi. Aspetta, una volta per tutte ho bisogno della conferma: sei maschio o femmina? Non sono sicuro al cento per cento che tu sia una ragazza, vorrei fare chiarezza.

Giro il biglietto e scopro che c'è dell'altro. Sembra che ci abbia preso gusto...

Mi hai descritto come "ossigeno allo stato puro", pensi che io sia troppo? Non so, troppo eccentrico? Troppo meschino? Troppo strafottente? Spesso mi chiedo se io piaccia davvero alle persone per come mi mostro, perché in realtà non so chi sono. E vedendo quanto fingo mi sento un po' tsundere. Sai, chi si finge un duro ma ha un lato tenero.

Sì Kacchan, so cos'è una tsundere, li guardo anch'io gli anime. E ti devo confessare che effettivamente tu somigli un po' a quello stereotipo. Eppure io non so se conosco il tuo lato tenero. Ricordo un tempo in cui ridevi. Non erano ghigni, erano sorrisi. Forse mi manca vederti felice, e penso manchi anche a te esserlo.

Perché dici di fingerti un duro? Io voglio che tu sia sincero con te stesso e che ti senta libero.

Mi chiedo quando potrò tornare ufficialmente nella mia camera. La causa dello svenimento era un banale calo di zuccheri, ma non si vogliono decidere a lasciarmi andare. Insomma, non ho mica partorito!

Mi annoio un sacco a stare qui, l'unica cosa a cui riesco a pensare è Kacchan.