Capitolo 4

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«E.. Jungkook?» Chiedo senza pensare effettivamente a cosa voglio sapere.

«Lui beh, è tutto ciò che mi rimane dopo la morte di sua madre.. vostra madre.. è davvero importante per me, sopratutto dopo aver perso te. Ho cercato in ogni modo di renderlo felice e di non fargli mancare nulla. Non voglio che pensi che a te non ti voglia bene, assolutamente, non puoi neanche immaginare quanto io sia felice di averti ritrovato, figlio mio. E spero davvero che tu e tuo fratello andrete d'accordo. Spero che nonostante tutto riuscirai a considerarci come la tua famiglia.» Noto una lacrima rigargli il volto. Dopotutto, anche se Jungkook non mi sta poi tanto simpatico, invidio il fatto che almeno sia felice e che sia cresciuto con la sua vera famiglia. E infondo sono felice che almeno uno di noi due abbia avuto la vita che meritava.

Sento delle lacrime rigarmi il volto e mi accorgo di star piangendo.

«Volevo anche dirti che domani mattina dovrò partire per tre giorni. Purtroppo, per via del lavoro viaggio spesso. Ho provato a spostare questo viaggio ma il mio capo non ne voleva sapere. Spero che tu e Jungkook vi troverete bene. Ora riposa, sarai stanco dopo questa lunga giornata. Se hai bisogno di wualcuqnhe cosa puoi contare su di noi. Buonanotte Jimin.» Dice lui dandomi un ultimo abbraccio prima di uscire dalla stanza.

•••

Sto comodamente dormendo sul mio nuovo letto, quando sento dei bisbigli che mi svegliano.

Giro la testa verso la porta e vedo un gruppetto di ragazzi, o perlomeno le loro teste, intenti a spiarmi e a sorridere parlando tra loro.

«Ma che cazzo!!» Urlo verso i 4 ragazzi.

«La smettete di stolkerare il mio fratellino?» Dice Jungkook entrando nella stanza.

«Ehi, papà è uscito stiamo soli per tre giorni.» Mi dice Jungkook stendendosi a pancia in su sul mio letto.

Quanto vorrei urlargli contro e mandarlo a fanculo. Sarà sempre così invadente??

«Soli si fa per dire... e poi levati dal mio letto!» Sussurro la prima frase, ma evidentemente mi hanno sentito.

«Ehi! Ti abbiamo sentito! Così ferisci i nostri sentimenti sai?» Dice il più alto di tutti, portandosi una mano al petto, fingendosi offeso.

«Si.. Vabbè.» Dico indifferente alzando gli occhi al cielo.

«Io dovrei vestirmi, devo uscire tra poco... quindi ve ne andate?» Dico sollevando le sopracciglia al quanto irritato dalla loro visita.

Intanto sento ancora lo sguardo, di uno di quei 4 ragazzi, addosso. Precisamente il ragazzo con i capelli azzurri.

Lui è l'unico tra tutti che non sorride e non dice nulla, mi guarda solamente.

Devo dire però che è carino, con quella pelle candida e quegli occhietti da gattino, intenti a fissarmi.

Ah Jimin, che stai dicendo!? Non è possibile che a un ragazzo come lui possa interessare uno come me.. e poi sarà sicuramente etero.. a differenza mia.

«Uscire? E dove vorresti andare? Sta diluviando fuori.» Dice Jungkook ridacchiando. Al che mi volto verso la finestra e vedo che ha ragione.

«Oh ma che palle!» Mi lamento ad alta voce.

E ora come vedrò Tae?

«Dove volevi andare?» Chiede un ragazzo al quanto solare con i capelli rossi.

«Da un amico.» Dico con un grande sospiro ormai arreso all'idea di vederlo.

«Hai già degli amici qui? Beh potresti invitarlo a venire qui e farcelo conoscere.» Propone Jungkook.

In effetti potrei ma non so se sia il caso dopotutto sono qui da solo un giorno, non credo di poter prendere tali decisioni.

«Si certo, così potrete infastidire anche lui oltre che me...» Dico ironicamente.

«E dai, fratellino, vogliamo conoscere il tuo amico e poi così potremmo passare una serata tutti insieme.» Ribatte Jungkook alzando il busto dal letto rimanendo seduto sul bordo.

«Basta che non ci infastidite.» Mi arrendo, perché voglio davvero rivedere Taehyung.

«E smettila di chiamarmi fratellino, sono più grande di te.» Aggiungo poi facendo ridacchiare i suoi amici.

«Si si, tranquillo fratellino.» Lo guardo male e poi prendo il telefono per chiamare Tae.

Speravo che i ragazzi uscissero dalla mia stanza e invece no, sono rimasti; sono davvero irritanti.

«Ehi Tae!» Grido dopo che lui ha risposto alla mia chiamata.

«Jimin!! Come stai? Sei arrivato? Sei a casa? Com'è la famiglia? Racconta racconta!!» Inizia lui, come suo solito, a parlare senza sosta.

Ridacchio leggermente e con la coda dell'occhio noto gli altri ragazzi ancora intenti fissarmi.

Ma non hanno niente di meglio da fare?

«Ehi Tae, calmati!» Scoppio a ridere e noto che anche il “Puffo blu sorride.

Seppur leggero, il suo sorriso è davvero bello.

Mi chiedo come possa essere amico di Jungkook..

«Allora Tae, siccome sta piovendo, non possiamo incontrarci fuori ma se ti va puoi venire da me?» Dico alzando lo sguardo incrociando gli occhi di Jungkook che mi annuisce.

«Certo Chim! Mandami l'indirizzo e tra mezz'ora sono la!» Dice per poi riattaccare la chiamata.

«Ok ha detto di sì, tra circa mezz'ora sarà qui.» Dico mentre mando l'indirizzo a Tae per messaggio.

«Bene. Ehm senti.. ma “Tae” è un abbreviazione di..?» Chiede Jungkook con uno sguardo quasi speranzoso.

«Taehyung.» Rispondo semplicemente. Noto i suoi amici iniziare a ridere ma non ne capisco il motivo.

«Kim Taehyung?? 19 anni, capelli blu, alto, un gran figo..?» Chiede shockato.

«Si.. Perché lo conosci?» Chiedo sempre più confuso.

«Eccome se lo conosce!!» Dice sta volta un ragazzo alto, con i capelli viola.

«Com'è che ci dici sempre Kookie? Che sei completamente innamorato di lui, no?» Ribatte il ragazzo alto accanto a quello con i capelli viola..

Ah ma perché non si presentano!?

«Eh zitti!! Quindi Taehyung.. quel Kim Taehyung.. sta per venire a casa mia! Devo correre a prepararmi!» Urla Jungkook, entrando nel panico più totale e correndo via.

Grandioso il mio irritante fratello è cotto del mio migliore amico. Ma ancora di più mi sorprende che due su due siamo gay. Quante probabilità c'erano?

«Va bene allora noi ti lasciamo preparare in pace. Comunque io sono Seokjin, ma puoi chiamarmi Jin, lui è Namjoon, il mio ragazzo, puoi chiamarlo Nam o Joonie.» Indica il ragazzo dai capelli viola.

«Lui è Hoseok ma puoi chiamarlo Hobi.» Indica il ragazzo dai capelli rossi.

«E lui è Yoongi ma puoi..» Indica il “Puffo blu” al quale sorrido. Ma la sua frase viene interrotta.

«Yoonie, puoi chiamarmi Yoonie.» Completa la frase Yoongi sorridendo dolcemente.

«Yoonie? Davvero? Se ti chiamiamo noi così ci lanci una sedia addosso.» Dice Seokjin facendomi ridacchiare.

In risposta Yoongi alza gli occhi al cielo e poi esce dalla stanza, seguito dagli altri poco dopo.

Rimango un paio di secondi, forse minuti, a guardare il vuoto ripensando a quello splendido sorriso che mi fa impazzire.

Non finirà bene..

°°°

Spero vi piaccia <3
Se è così, vi invito a lasciare una stellina❣️

•This is Love?• YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora