Capitolo 11

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Capitolo 11

In ogni modo possibile evito di andare a Barcellona, la mia vita ha preso una routine di merda. Università, studio, shopping, pub, discoteca.

Tutti i giorni.

Sono passati quasi 2 mesi da quando io e Neymar ci siamo lasciati.

Ho pianto per lui, mi sono disperata, stavo addirittura pensando di farmi suora. Mi diverto ogni sera con uno diverso, ci vado a letto, e il giorno dopo come se nulla fosse mi alzo e me ne vado. Una zoccola, proprio. Sono arrivata al punto che me lo dico da sola.

Zaira e Lionel, si vogliono sposare, sembra così presto eppure...

Questa sera a casa dei nonni, c'è una grande cena, con tutta la Federazione Calcio Barcellona, per fare questo grande annuncio.

Sono innamorati e felici, ed è giusto così.

Ah io e la mia gemella abbiamo compiuto 19 anni e al posto di fare la festa, siamo andate 2 settimane a Los Angeles.

Non mi va per niente di andare a quella cena, anche perché lo devo vedere, anzi li devo vedere, perché viene anche Bruna.

Penso e penso ad un modo per farlo ingelosire. Allora mi viene il colpo di genio. James Rodriguez. Al telefono

- Luce!-

-James quanto tempo! Come va?-

-bene te?-

-bene bene, senti posso chiederti un favore?-

-dimmi-

-verresti con me stasera?-

-dove?-

-a casa dei miei nonni, la cena con tutto il Barcellona, lo so che tu giochi nel Real e bla bla bla, però mi servi! Allora?-

-ci sarò!-

-perfetto, però anche un altra cosa!-

-cosa?-

-dobbiamo far finta di stare insieme, poi ti spiego-

-nessun problema, per te questo ed altro-

-grazie a dopo- chiudo ridendo

Decido cosa mettermi, dopo essermi fatta una doccia.

Apro l'armadio buttando fuori i vestiti.

Alla fine, una gonna a vita alta nera, stretta e corta, una maglietta bianca, da mettere dentro, tipo camicia senza maniche, con i tre bottoni sopra sbottonati. Sotto le parigine di lana grigie alte fino a sopra il ginocchio, e le converse nere alte con le borchie.

Un cardigan largo grigio, la borsa di Michael Kors bianca di pelle.

Perfetto. È ottobre, e questo look ci sta tutto.

Alle 7 sento il citofono suonare, è James, scendo e lo saluto. Per il viaggio chiacchieriamo un po'.

Alloggio in un hotel fuori Barcellona, i nonni e Zaira sapevano che io venivo da Ibiza, e quindi ero in viaggio da tutto il pomeriggio, ma non è così.

-sei bellissima- dice James mentre scendiamo dalla macchina dopo due ore di viaggio

-grazie- rispondo gentilmente. Ci prendiamo per mano, e mi avvinghio letteralmente a lui, per poi dargli un bacio sopra il labbro superiore, lasciandogli una macchia di rossetto rosso, e la sorpresa di lui.

Entriamo e tutti si girano a guardarci. Ci sono tutti con le moglie e fidanzate varie, e poi lo vedo, alla fine del tavolo con vicino Bruna.

-sempre la solita ritardataria- mi rimprovera ridendo Dani Alves, mentre saluta James

-amico- comincia Perdo -hai un po' di rossetto sulle labbra- dice ridendo, e scandendo la nostra risata e quella di tutti, tranne uno. Neymar che vedo stringere la tovaglia, con uno sguardo di pietra.

1-0 per me.

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