Ꮳapitolo I6

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-Ꮹrazie Ꭰi Ꭼsistere-

Ꭼros Ꮢamazotti

Ꮳapitolo I6

È passata una settimana da quando James ha fatto l'incidente, è stato orribile i primi giorni, ora è vigile e si ricorda le cose, chiede in continuazione di me. Così ho deciso di andare, vado a Madrid, e Neymar vuole di nuovo venire con me.

Lo amo, ma ora ho tremila pensieri per la testa.

Siamo in autostrada, musica, Mc Guime a palla, occhiali da sole e ognuno per cazzi suoi.

Ad un certo punto la musica si interrompe.

Sento gli occhi di Neymar bruciarmi dentro, siamo fermi al semaforo, mi fa girare verso di lui.

-dobbiamo continuare ad evitarci in questo modo?- domanda

-fai come vuoi- la mia risposta da orami una settimana.

Ormai esausto delle mie orribili risposte, riparte, e siamo in silenzio. Quel silenzio che uccide, però quel silenzio che serve per riflettere per farti capire.. E a me fa capire solo una cosa, che sono una testarda, orgogliosa, e follemente innamorata.

Ma sono anche una cogliona, non ho il coraggio di riprovarci.

Arriviamo a Madrid, scendo subito dalla macchina e mi precipito verso la sua stanza, davanti alla porta ci sono, tutti. Ma senza neanche salutare, apro ed entro.

Lo trovo sul letto, con tutte fasciature e lividi sul volto, appena mi vede si illumina il suo sorriso

-hey- sussurra sorridendo

-hey- dico incapace di trattenere le lacrime

-che fai piangi?- dice prendendomi la mano, dopo che mi sono avvicinata al letto e seduta sulla sedia.

-perché lo hai fatto? Perché? Ti avevo detto di non andartene- dico tra i singhiozzi -ci tengo a te, cazzo ci conosciamo da una vita-

-Luce, era inutile che rimanevo, io non sono nulla per te- dice serio, mentre il mio cuore, si rompe per la seconda volta, lasciandomi un vuoto dentro, nel petto che mi fa mancare l'aria.

-ma che cosa stai dicendo? Sei come un fratello per me- dico sconvolta

-è questo il problema, vorrei che per te io fossi di più, ma tu non vuoi me. E io non riesco, giuro anche se ci provo, a stare nella stessa stanza con te, sapendo che non posso baciarti, sapere che non sei mia- ammette -è così no?-

-ti ho già detto, io amo Neymar. Tu sei come un fratello, e quello che dici mi sta distruggendo dentro, ma sai che ti dico? Fai come cazzo vuoi, non posso farci nulla i miei sentimenti non cambiano- dico senza emozione.

Mi alzo da quella sedia ed esco dalla stanza, dicendo un ciao generale.

Corro verso l'uscita, e mi precipito ad un parco a Madrid, incurante della pioggia che cade.

Arrivo al West 8, un parco nuovissimo, tra le lacrime mi siedo su un altalena, mi dondolo, e mi sento di nuovo bambina sono felice. E ad un tratto, è come se i miei problemi svaniscono e comincio a ridere, da sola come una pazza. Non c'è più il cielo grigio, è uscito il sole, c'è una pioggia leggera e c'è l'arcobaleno.

Continuo a dondolarmi e davanti a me, a debita distanza spunta Neymar sorridente.

-sei così bella quando ridi, devi ridere sempre- confessa.

Non so cosa scatta in me, ma so cosa voglio fare. Mentre l'altalena è in movimento, faccio un salto, e scendo, corro verso Neymar, gli salto in braccio, mi prende per i glutei, e allaccio le gambe intorno alla sua vita, lo guardo dal alto e prendo la sua testa tra le mani. Avvicino il suo volto al mio, e faccio finalmente combaciare le nostre labbra, che da un semplice bacio a stampo, diventa un dolce bacio romantico.

-ti amo Neymar- sussurro mentre lo bacio, suscitando il suo sorriso.

«TADAAAA! Ecco il capitolo, finalmente la pace!»

Un Bacio

•BENNY❤️•

Football, Psychology and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora