Capitolo 19

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-Tempo delle Responsabilità-

Capitolo 19

Sono a Barcellona, a casa dei miei nonni.

È passata una settimana, nonno sta meglio ora, ma si deve riposare e nonna non lo fa muovere.

Mi laureo oggi, e nessuno può venire, lo faccio prima del tempo, perché ho dato tutti gli esami.

Sono agitata, ho fatto una tesina, "il calcio e l'amore che mi hanno cambiato la vita"

Ho la toga addosso, sono tra i miei compagni di università, quando chiamano il mio nome

-Luce Harris- annuncia la segretaria.

I miei amici mi danno l'imbocca al lupo, faccio un respiro profondo ed entro in quella stanza, a dare l'ultimo esame della mia vita, il più importante.

La commissione mi sorride.

-prego signorina Harris- mi fanno sedere, e cominciano con le domande per mettermi a mio agio, e dopo parlo spedita.

Mi chiedono di leggere un pezzo della mia tesina.

"... Alcuni medici, dicono che l'amore è una parte fondame tela della vita, che senza di esso non si può andare avanti. Il mio amore è inspiegabile, perché è troppo grande per essere spiegato.

Parto con l'amore della mia vita, il calcio, non posso spiegare l'amore che provo, le soddisfazioni che mi ha dato, l'amore che nonno mi ha fatto provare, per questo sport. E nonno un altra persona a cui devo tutto. Le ragazze pensano ad altro alla mia età, ma la mia vita ha sempre girato intorno a quel pallone, e a quei vecchi scarpini consumati, che non ho ancora avuto il coraggio di appenderli al chiodo.

Il secondo amore, è un amore grande, un amore vero, che mi completa, l'altra parte di me.

Che mi ha dato la voglia di tornare ad essere la vecchia me, la ragazza dolce, e apprensiva che ero un tempo. Non lo ringrazierò mai abbastanza......"

C'è l'applauso da parte della commissione, si alzano, e mi porgono la laura.

-complimenti "dottoressa" Luce Harris, lei si è laureata con 110 e il bacio accademico, la lode- sorrido a quelle parole.

So di aver mantenuto la promessa che ho fatto a nonno, e sono felice per questo. Stringo la mano a tutti, mi giro e mi trovo davanti la mia famiglia e i miei amici. Mamma e papà.

Mi cadono delle lacrime di gioia, perché ho visto nonno, sorridere con le lacrime che scorrevano sul suo volto.

Corro ad abbracciarlo, e li cominciano i festeggiamenti.

Saluto tutti, mamma e papà, per primi. Ho deciso di perdonateli, tutti si meritano una seconda occasione.

-e io un saluto?- due braccia mi cingono i fianchi da dietro.

Mi giro e bacio il mio tesoro.

-sei stata magnifica- sussurra -"dottoressa" Luce - ride e io seguo lui.

Torniamo tutti a casa e io sono finalmente felice.

Sono in camera mia, a leggere, Orgoglio e Preguidizo. Il libro è un po' pesante, ed è pieno di intrecci, ma ne vale la pena leggerlo.

Dopo un po mi viene a chiamare la governate, dicendomi che nonno mi vuole parlare.

Scendo nel suo ufficio, e ci sono tutti i dirigenti e collaboratori del Barcellona. Il mio cuore comincia a battere forte.

-Luce, siediti- mi incita a sedermi nonno difronte a lui, sulla poltrona davanti alla sua scrivania.

-dimmi- continuo io agitata

-fin da piccola ti ho insegnato ad amare il calcio, ti ho sempre detto che quando io non c'è l'avrei fatta più, tutto questo sarebbe stato tuo. Quel giorno è arrivato, sono stanco e tua nonna non mi permette di fare nulla. Sono stato male, tu ora sei laureata, e sei l'unica persona a cui voglio affidare la mia vita. Sei mia nipote la mia degna erede. Sei una parte di me Luce. Io so che tu sarai un grande capo, e metterai davanti a tutto l'amore per questa grande squadra. So che lotterai fino alla fine pur di raggiungere i tuoi obbiettivi.

Luce io voglio che tu diventi il presidente del Barcellona- il suo discorso mi fa commuovere, ma le asciugo in fretta le lacrime. Sarò l'unica donna qui dentro. Sarò il capo, e ogni mia volontà andrà rispettata.

-allora?- domanda

-nonno... Che ti posso dire.... Accetto con tutta me stessa- mi alzo e lo stringo forte.

-sei una forza della natura Luce, c'è la farai, e per qualsiasi cosa io ci sarò sempre- mi bacia sulla testa.

-grazie nonno- sorrido e mi siedo di nuovo davanti a lui

-okkei ora le scartoffie e domani l'addio-

Firmo tutto e vado in camera, escono tutti, e io aspetto Neymar.

Mi sembra un sogno, cazzo.

Finalmente tutti le problematiche che avevo sono finite.

Ho di nuovo Neymar, sono il nuovo presidente del Barcellona, ho fatto pace con mamma e papà.

Sono felice, e ho deciso di concentrami solo su me stessa, io sono Luce e sarò la mia priorità

La porta della mia stanza si apre, mostrandomi Neymar tutto sorridente.

Mi alzo e lo stringo forte, lo guardo e lo bacio

-ti amo Neymar-

Football, Psychology and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora