I giorni passavano e le cose stavano andando come al solito.
Connie passava la maggior parte del tempo a pulire casa e il suo rozzo marito passava gran parte del suo tempo a impartirle ordini. Le cose sembrava fossero tornate così come lo erano prima dell'incidente. Toby non aveva mai effettivamente lasciato la sua stanza. Se ne stava seduto a letto, a tremare.Passava il tempo a farsi domande, ma i suoi pensieri cambiavano in fretta e non riusciva più a ricordare nulla. Per il resto del tempo, continuava a camminare in cerchio nella sua stanza, come fosse un animale in gabbia. Si era innescato un circolo vizioso che non aveva mai fine.
Connie continuava a essere maltrattata dal marito, essendo già troppo sottomessa a lui non aveva la forza per contrastarlo, e Toby rimaneva impassibile, continuando a starsene nella sua stanza.
Poi, un giorno, senza pensarci due volte, iniziò a rosicchiarsi le dita, arrivando a divorare la carne, continuando anche quando aveva iniziato a sanguinare.Sua madre stava andando nella sua stanza e quando lo vide con le mani insanguinate e lui che continuava a martoriarsi le dita, rimase orripilata dalla scena. Si precipitò al piano terreno e prese la cassetta del primo soccorso, poi gli bendò le mani. Fu in quel momento che sua madre si accorse che c'era qualcosa di serio che non andava. Toby, in quel periodo, si era isolato così tanto da odiare la presenza delle altre persone, compresa quella di sua madre. La sua memoria aveva iniziato a deteriorarsi.
Aveva iniziato a perdere ricordi di minuti, ore, giorni e forse anche mesi. Parlava di cose senza senso e non riusciva a mantenere una conversazione razionale. Lui diceva di aver iniziato a vedere cose, come gli squali nel lavello quando lavava i piatti, di sentire il canto dei grilli sotto al suo cucino e di vedere i fantasmi.Sua madre iniziò a preoccuparsi per la sua salute mentale e decise che serviva l'intervento di un professionista.
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Ticci Toby: Il sicario dello Slenderman
TerrorTicci Toby: un assassino schiavo dello Slenderman che, fin dalla nascita, non prova dolore nè sofferenza.