THE 12

Stacy [1]

Mi tocco la fronte per vedere se esce sangue, ho la testa che scoppia, sono seduta su un tronco caduto ho il fiatone, guardo in giro togliendomi con la mano le gocce di sudore che mi scendono sulle tempie.
Stringo il mio polsino in pelle che si è allargato nel combattimento.
-"dovresti comprarne uno nuovo"- mi dice Klaus sedendosi vicino a me, anche lui mezzo distrutto anche se non lo da a vedere, la pelle che di solito è bianca latte adesso è macchiata qua è la dalla polvere e dalla terra, i capelli biondi sono  zuppi di sudore, sporchi di terra e sangue.
Mi passa la borraccia -"vuoi?"-
Io accetto volentieri, appena mando giù il primo sorso gelido il mio corpo si rilassa ringraziandomi.
-"merito di Zack se è ancora bevibile, ste borracce sono fantastiche"- dice Klaus mentre gli ridò la borraccia.
-"come stanno gli altri?"- chiedo.
-"non lo so, il falco deve ancora arrivare"-.
Proprio in quel momento si sente il bellissimo e maestissimo verso di Chiko, il falco messaggero, Klaus si alza per accoglierlo ma lui decide di appoggiarsi sulla mia spalla.
-"ciao Chiko"-lo saluto grattandogli la testa, lui mi passa il messaggio facendolo cadere sulle mie gambe -"grazie"- detto questo prendo il messaggio e lo apro mentre Klaus si risiede accanto a me borbottando.

"La battaglia qui a avuto buon fine, spero lo sia stato anche per voi ci incontriamo all'accampamento" Firmato: Trevor. Zero morti Zero feriti "

La leggo ad alta voce in modo che Klaus la possa sentire.
-"Andiamo"-
Una volta arrivati al campo mi dirigo verso il lago per lavarmi, per mia fortuna non incontro nessuno.
Finito di lavarmi sgattaiolo nella mia tenda e mi butto nella brandina. Per la stanchezza mi addormento subito.
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Apro gli occhi mentre la sveglia suona, mi alzo stiracchiandomi e scendo dal letto passando davanti all'enorme specchio sopra il comò, mi sistemo i capelli per poi aprire il cassetto e mettermi la crema per il viso. Scendo le scale a chiocciola di casa mia che mi portano alla cucina: come ogni mattina mio padre sta leggendo il giornale -"Stacy amore buongiorno"- mi saluta non guardandomi, la tavola è già apparecchiata con la colazione, mi siedo al mio solito posto.
-"Papi ieri ho visto una bellissima borsetta di Dior fatta in Agnello, me la compri?"- chiedo con la mia solita voce sdolcinata per addolcirlo un po', anche se so che me la comprerebbe lo stesso.
-"quanto costa amore?"-
-"ma una cosa da niente: tremila e trecentocinquanta euro"-
-"va bene tesoro, questo pomeriggio quando torni da scuola la ritroverai nel letto"-
-"grazie papino!"- urlo alzandomi per abbracciarlo -"dov'è mami?"-
-"a lavoro oggi ha dovuto svegliarsi presto"-
Chiko emette un verso, secondo me, stridulo e fastidioso -" stai zitto stupido pollo!"-
-"non è un pollo è un nobile falco Stacy"- mi rimprovera mia sorella sedendosi accanto a me con il suo falco appoggiato sulla spalla.
-"Papi Alexa porta il suo stupido falco in casa!"- mi lamento.
-"Alexa amore allontana Chiko da tua sorella"-
-"certo papi"-
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Arrivo come tutti i giorni a scuola e trovo Zack davanti agli armadietti.
-"hey perdente"- lo saluto passandogli davanti mentre le mie amiche si mettono a ridere
-"certo che è sempre più brutto ogni giorno che passa"- continuo rivolta a loro facendole ridere ancora di più.
-"zitta megera!"- mi urla Klaus
-"cos'hai detto?!"-
-"stai zitto sfigato!"- gli urla Brandon passandogli vicino e tirandogli uno scappellotto -"ciao bellissima"- aggiunge dandomi un bacio sulla guancia, Brandon è il caposquadra di Basket nella nostra scuola, un figo assurdo e ovviamente è mio.
-"andiamo da un altra parte, non stiamo con gli sfigati"- dico per poi allontanarmi con i miei amici al seguito.