THE 12

Adelaide [2]

Mi butto sul divano di casa mia, apro la lattina di birra e bevo mentre scorro i canali della tv. Cucina, telegiornale, telegiornale, cucina, the voice, cucina, telegiornale, ancora cucina, io e le mie ossessioni: c'è un ragazzo che parla del suo amore verso una macchina...ok, spengo.
Mentre mi dirigo a letto il mio gatto mi si struscia contro -"Ciao Priscilla"-. Arrivata in camera mi butto nel letto vestita, troppo stanca per cambiarmi. L'affitto! Questo mese devo ancora pagarlo! Vabbò ci penserò domani...

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Apro gli occhi e mi rigiro nel letto, qualcuno inizia a bussare violentemente alla porta -"Adelaide alzati!"-
-"Giuro che un giorno di questi gli stacco la carotide"- mi alzo per poi pettinarmi i capelli e intrecciarmeli -"Due minuti e sono fuori!"-
-"Sai che il capo non aspetta!"-
mi vesto in fretta e furia, mi avvicino alla porta e la apro -"Eccomi!"-
Gabriel come al solito è appoggiato al muro con una bottiglia in mano -"Già a bere di prima mattina?"-
-"Sì, ne vuoi un po' "- mi porge la bottiglia, al solo vedere l'alcool mi sale il vomito.
-"No"- rispondo camminando più veloce.

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-"Perché dobbiamo andare di già in missione?"- si lamenta Betty
-"Perché è un ordine"- risponde il nostro capo -"E poi noi ci divertiamo a saccheggiare le città"-
-"A voi lascio il saccheggio io preferisco uccidere"- lancio il mio coltellino e lo riprendo al volo
-"Io sto con Adelaide"- Gabriel salta il tronco che si trova davanti a lui
-"Potevamo scegliere una strada un po' meno complicata"- si lamenta Ben inciampando

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-"Ti prego, non uccidermi"- mi implora in ginocchio un'altra vittima.
-"Sicuro"- dico prima di piantargli il pugnale in fronte -"E con questo fanno trecentotre"- esco trionfante dalla casa -"Ben puoi dargli fuoco"-
-"Finalmente!"-
Mentre la casa inizia a prendere fuoco mi dirigo da Gabriel -"Allora quanti ne hai uccisi?"-
-"Trecentodue"- risponde in tono di sfida
-"Sgancia! Ne ho uccisi trecentotre!"-
-"Merda!"- Gabriel mi lancia il sacchetto di monete d'oro.
-"Forza torniamo"- urla il capo

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Butto il terzo coltellino nel secchiello con l'acqua calda per poi riprenderlo e pulire la lama.
-"Adelaide chiedono di te"- mi riferisce Betty
Mi alzo mettendo il coltellino ancora bagnato nella sua federa, vediamo chi mi vuole e soprattutto cosa vuole. Scalo la collinetta andando verso la base, sull'entrata c'è una figura alta e muscolosa, metto la mano vicino al mio pugnale, non si sa mai...
Avvicinandomi riesco a vederla meglio, la figura è un ragazzo e ha il sigillo del magnifico sulla spalla -"Ti manda il magnifico?"- chiedo impugnando il pugnale
-"Sei te Adelaide? Non so perché ma ti immaginavo più vecchia. Il magnifico ti rivuole con lui in battaglia"-
-"E perché non è venuto lui a dirmelo?"-
-"Sono venuto"- mi giro ed eccolo lì il male trasformato in persona, la persona più crudele e senza cuore che abbia mai conosciuto, l'uomo che mi ha cresciuta come se fossi sua figlia e che mi ha insegnato tutto quello che so, mi inchino immediatamente, lui si avvicina per poi porgermi la spilla -"Ritorna da me Adelaide"-
-"Certo, mio signore"-
-"Come ti ho addestrata bene"-
-"Così mi lusinga"-
Il Magnifico si gira verso il ragazzo -"Siete sotto il suo comando Leon. Ah e non sottovalutarla non vorrei morte invane"- lo avverte per poi scoppiare a ridere.
Accarezzo la spilla con i pollici, non sai quanto ti ho aspettata...Gabriel! -"Magnifico, scusi se la disturbo ma conosco una persona molto forte che sarebbe più che felice di servirla"-
-"Ah sì? E quanto forte?"-
-"Perché non lascia che ve lo dimostri lui stesso"-
-"Ci sto! vammi a chiamare questa persona"-
Mi giro e inizio a correre, arrivo Gabriel!