7 Aprile 2019 Prima Parte

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È appena terminata la seconda puntata del serale.
Sono a pezzi. E non perché io sia stanca, anzi, credo proprio che stanotte non chiuderò occhio.
Ho rischiato di uscire.
Ho rischiato di non raggiungere il mio sogno.
Ho rischiato che tutto svanisse in un attimo.
Ero in sfida con Ludovica, che io stimo da morire.
E ne sono uscita vincitrice.
Eppure io mi sento una perdente.
Stasera non ero in me.
Ho cantato male, ho stonato.
Con la testa ero da un'altra parte.
Ripensavo alla settimana appena passata.
Al litigio via daytime con Giordana.
Un botta e risposta continuo. Pure in studio.
Un insieme di ansia, rabbia, delusione, tristezza.
Mi sono fatta mangiare da tutte queste emozioni negative.
Non le so controllare, non le so dominare.
Ho così tanta paura di essere la prossima ad uscire.
Mi sento debole, fragile, sul punto di crollare.
Siamo in casetta. Gli altri parlano tra loro, commentano la puntata ma io non li ascolto.
Non faccio altro che pensare.
Pensare ad oggi, pensare al peggio.
Pensare al fatto che se continuo così presto uscirò.

Tutti dormono. Tutti tranne me.
Non riesco a chiudere gli occhi.
Se li chiudo vedo il fallimento. Il mio.
Mi alzo. Vado in cucina.
Alberto è seduto sul divano. Mi stava aspettando.
<<Come mai sveglio?>> gli domando.
<<Volevo parlare con te. Ti ho vista giù>> mi guarda dritto negli occhi, come a voler conoscere tutti i miei pensieri più profondi.
Non riesco a rispondere. Scoppio a piangere.
Da quanto tempo mi stavo trattenendo?
Alberto apre le braccia e mi accoglie sulle sue gambe. Mi accarezza la schiena, mi bacia i capelli.
Ancora una volta, forse per la paura di non vederlo più, forse per la tensione accumulata, forse entrambe le cose, lo bacio.
È un bacio appassionato, un bacio pieno di emozioni, un bacio che non ricordavo più come fosse ma che in fondo al cuore desideravo da tanto, dall'ultimo bacio.
Ma questa volta, una volta allontanati, ci baciamo ancora e ancora.
E ogni bacio è desiderato, ogni bacio è voluto da entrambi. Ne abbiamo bisogno.
Abbiamo bisogno l'uno dell'altro.
Decidiamo che per stanotte dormiremo insieme, abbracciati.
Non si sente di lasciarmi sola in queste condizioni.
Quindi per stanotte dormiremo sul divano.
Non pensiamo a niente, non pensiamo alle conseguenze, a quello che potrebbero pensare gli altri.
Per stanotte pensiamo solo a noi.
Siamo solo Tish e Alberto.
Il resto non conta.

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