Tisherto, Seconda Parte

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Sempre Flashback

Perris <<Tu sei la donzella che sta buona lì, quell'angioletto>> rido di gusto.
Chi io?
Angioletto?
Travestito da diavolo, forse.
<<La donzelletta che viene dalla campagna>>
Mi schernisce Alberto.
Perris prosegue spiegandomi il significato  della canzone che andremo a cantare: "Guarda che luna" <<e lui è quello che è romantico "guarda che luna" e qua>> dice indicandomi una parte del testo con il dito <<è come se dicessi aspetta che mo ti faccio vedere io, e lo sconvolgi>> Taratatata.
Inizio a fare dei movimenti buffi provocando una risata generale.
L'ho già detto che Alberto è bellissimo quando ride?
In realtà è bello sempre, ma quando ride un po' di più.
La mattinata passa così, tra risate e complicità.

Rientriamo in casetta ridendo.
<<Che bello vedervi così, come ai vecchi tempi>> ci accoglie Jefeo dal divano.
<<Stavamo aspettando giusto voi>> ci informa Valentina.
<<Ci aspettavate per far che?>> chiedo curiosa.
<<Beh, per giocare a nascondino amo>> mi risponde Vale.
Beh, ovvio no?
<<Io avrei evitato, ma hanno insistito>> mi comunica Vincenzo con un sospiro.
Povero Vincenzo.
<<E cosa si vince?>> chiede Alberto.
<<Sempre a pensare al cibo stai!>> dico ridendo.
<<Un bacio da Tish>> risponde Jefeo guardandoci maliziosamente.
<<Allora ci sto>> afferma il tenore sorridendomi.
<<Non ho mai dato il mio consenso>> dico acidamente.
<<Eddai Tish>> mi supplica Valentina.
<<Ti prego, non lasciarmi da solo..>> mi implora Vincenzo.
Alberto mi guarda negli occhi e fa la faccia da cucciolo.
E va bene.
Mi arrendo.
Annuisco.
<<Allora chi conta?>> chiede Jefeo battendo le mani.
Abbiamo la stessa età ma, certe volte, sembra avere 2 anni.
<<Inizio io!>> si offre Alberto.
Si siede sul divano, si mette le mani davanti agli occhi ed inizia a contare.
Vedo Jefeo fiondarsi fuori dalla casetta, Vincenzo andare in palestra e Valentina andare in camera sua.
Io decido di nascondermi nella mia.
Ora dove mi nascondo? Vediamo...
Opto per il bagno.
Chiudo la porta e resto ferma ad aspettare.
Sento Alberto urlare dall'altra stanza "Via".
Che il gioco abbia inizio.
Lo sento entrare in camera mia.
Trattengo il fiato. Spio dalla serratura.
Sta cercando sotto i letti.
Trattengo una risata e, per non far rumore, mi tappo la bocca con una mano.
Continuo a osservarlo dallo spioncino.
Si avvicina alla porta del bagno.
Oh merda, mi ha già trovata.
La spalanca.
Ci guardiamo per un tempo interminabile.
Cosa dovrei fare io? Ah si, scappare.
Cosa faccio? Rimango immobile.
Alberto entra nel bagno e si chiude la porta alle spalle.
Ma che fa?
Si avvicina pericolosamente al mio corpo.
Si avvicina pericolosamente alle mie labbra.
Mi bacia.
E io ricambio.
Sento le gambe molli.
Il cuore a mille.
Un nodo in gola.
Le farfalle nello stomaco.
Alberto Urso che effetto mi fai?
Ci stacchiamo solo per riprendere fiato e poi riprendiamo a baciarci.
Quanto saremo rimasti in bagno?
Pochi secondi?
Minuti?
Ore?
Non lo so.
So solo che in questo momento sto bene.
Come non stavo da anni.
O forse, come non sono mai stata prima d'ora.
E, non so come, da un semplice gioco siamo finiti a nasconderci dal mondo intero.

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Fine Flashback

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