Jennie si sciolse i capelli legati in uno chignon, appoggiò l'elastico sul comodino e spense la luce della bajour color pesca accanto al suo letto.
Chiuse gli occhi, staccando la spina del suo cervello riuscì ad addormentarsi appena toccato il morbido cuscino.
Circa un'ora dopo sentì dei rumori provenire dalla finestra, sembrava che qualcuno stesse cercando di romperla.
Senza nessuna voglia, ma accompagnata da molta pigrizia, si alzò dal letto, percorrendo il tratto da lì fino alla finestra a piedi scalzi.
Scostò le tende dalla finestra, ora la luce della luna illuminava la stanza.
Dei sassi colpirono la finestra, Jennie balzò indietro.
Ricongiunse le tende per poi sbirciare di sotto, attraverso esse.
Lalisa era di sotto, con una manciata di sassi tra le mani, aveva l'aria leggermente scocciata, come se fosse lì da diverso tempo.
Il cuore di Jennie iniziò a battere ogni secondo più forte, Lisa doveva essere pazza.
Jennie scostò nuovamente le tende, aprì la finestra, l'espressione scocciata sul volto di Lisa sparì velocemente, venendo sostituita con un sorriso.
Jennie non riuscì a sentirla, ma capì che stava pronunciando il suo nome da come si muovevano le sue labbra.
"Che ci fai qui?" Disse Jennie con un volume abbastanza alto da farsi sentire da Lisa, ma non troppo alto per non farsi sentire da sua madre.
Il suo volto si contrasse in un sorriso prima che se ne rendesse conto.
Jennie da lì poteva vedere gli occhi color caramello di Lisa che si illuminavano.
"Facciamo una passeggiata?" Chiese Lisa in modo innocente mentre si aggiustava la giacchetta rosa.
Jennie diede un'occhiata all'orologio all'interno della sua stanza"Ma Lisa... è l'una di notte!"
Lisa inarcò un sopracciglio "Appunto"
Jennie indossava un paio di pantaloncini neri aderenti e una maglietta enorme bianca che le arrivava poco sopra la fine dei pantaloncini.
In più i suoi capelli non dovevano avere un bell'aspetto e tanto meno il suo viso.
"Sono conciata malissimo" Lisa incrociò le braccia e scosse la testa "Jennie Kim non è mai conciata male è sempre stupenda" Jennie roteò gli occhi imbarazzata.
Rientrò mettendosi un paio di vans e si passò le mani tra i capelli cercando di darsi una sistemata, poi si sporse dalla finestra, cercando di scendere attraverso la pianta attaccata alla parete della casa.
"Ti prendo io"Lisa fece un passo avanti.
Jennie sperava che Lisa fosse sincera e che non lo dicesse solo per tranquillizzarla.
Si sedette sul davanzale della finestra facendo uscire le gambe.
Si aggrappò al bordo della finestra e appoggiò i piedi sulla pensilina.
Si aggrappò alla pianta e scese impacciatamente mettendo i piedi nel posto sbagliato e cadendo addosso a Lisa, che a sua volta cadde all'indietro con addosso Jennie.
Lisa rise stringendo la vita di Jennie, che aveva la testa appoggiata sul suo seno, mentre le loro gambe si incrociavano senza pensarci troppo sú.
"Sei proprio un disastro" Le passò una mano trai capelli, intanto la luna vegliava sopra di loro.
Camminavano mano nella mano per le vie di Jeonju.
Jennie guardò Lisa, i suoi capelli venivano mossi dal venticello estivo, i suoi occhi ,solitamente stupendi nella loro grandezza, erano socchiusi in due piccole fessure.
Jennie tornò a guardarsi in torno.
Tutto era talmente tranquillo a quell'ora, bastava restare lontano dai locali e dalle discoteche, così regnava la calma.
Lisa lasciò la sua mano, ridacchiò e cominciò a correre.
Jennie la fissò per vari secondi allontanarsi poi la seguì, rincorrendola.
Passarono gli edifici, le case e gli alberi ormai sbocciati da tempo, e arrivarono in un parco, anzi il parco che era stato testimone di numerose loro avventure ed esperienze.
Lisa si fermò e si girò in direzione di Jennie sorridendo, appena superato il cancello.
Il silenzio della loro città di notte, era confortante.
Jennie rimase ferma a guardarla nuovamente, poi con il fiatone si avvicinò alla sua ragazza cingendole la vita.
Lisa appoggiò le sue labbra rosee su quelle di Jennie muovendole con calma, il ritmo lento della danza tra le loro labbra andava in perfetto ritmo con il vento che ondeggiava i loro capelli e massaggiava i loro corpi nudi che si riscaldavano e riparavano a vicenda.
Il corpo di Jennie a contatto con l'erba mentre Lisa era impegnata a darle piacere e ad appagarla vagando con la sua bocca e con le sue mani in varie parti del corpo.
Alla fine del loro rapporto, che Jennie non avrebbe mai definito tale, per lei era una forma d'arte, come un quadro o una canzone.
Fare l'amore con Lalisa era come dipingere un quadro su una tela totalmente bianca o già in parte dipinta, e la loro soddisfazione era il quadro finito oppure le parti del quadro più evidenti o che più attirano l'attenzione di chi lo guarda.
In ogni caso, alla fine della loro rappresentazione artistica di amore, Jennie prese il viso di Lisa tra le mani.
Era bellissima come al solito del resto, ma aveva quel qualcosa in più.
Gli occhi color caramello aperti che la guardavano incuriositi, non più socchiusi in due fessure.
Le labbra carnose, illuminate dalla luce della luna, contratte in un sorriso soddisfatto.
I suoi lineamenti delicati la facevano assomigliare ad una bambola di porcellana, se Jennie avesse lasciato il suo viso senza appoggiarlo con cautela, probabilmente si sarebbe rotto in mille pezzi.
Jennie le lasciò un bacio a stampo per poi lasciare la sua testa e accarezzarle la schiena.
"Le stelle, certo, attorno alla bella luna, indietro nascondono il luminoso volto, quando ,piena, più che mai risplende sulla terra"
Erano sdragliate a pancia in sú a contemplare la luna piena.
Jennie indossava solo la giacca di Lisa mentre quest'ultima era completamente nuda con le braccia dietro la testa ad osservare il cielo.
Jennie guardò Lisa affascinata "Di chi è?"
Lisa sorrise alla domanda "Saffo, appartiene ad un'opera che ha scritto che mi piace un casino...quasi quanto te, si chiama plenilunio"
Jennie si avvicinò a Lisa stringendosi nella sua giacca"Mi è sempre piaciuto il personaggio di Saffo" Confessò Jennie appoggiandosi sul petto di Lisa "Nella poesia parla di una donna prende talmente tanto Saffo da oscurare le altre donne, vero?"
Lisa annuì passando le dita tra i capelli di Jennie "Saffo era talmente tanto innamorata di lei, la luna, che le altre, le stelle, non contavano niente in pratica non esistevano... Del resto tu hai mai visto le stelle quando c'è la luna o viceversa?" Jennie scosse la testa, ammirava profondamente Lisa, la guardava come Saffo guardava la donna amata e come chiunque guarda la luna in una notte di mezz'estate.
~Ho scritto questa parte secoli fa, mi piace un sacco, certe volte rileggo le cose che ho scritto quando mi viene l'ispirazione e penso "non posso averlo scritto davvero io, è impossibile" e invece 🌸
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Bus Stop ~Jenlisa
FanficLe guance di Jennie si colorarono di rosso "Facciamo così, quest'inverno leggerò un libro con te sotto una coperta e bevendo cioccolata calda, ma in estate andremo a ballare sulla spiaggia, sotto il cielo stellato insieme"
