"strane Voci Sul Conto Di CC"

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È una giornata come le altre, io di corsa perché mi sono svegliata troppo tardi e Claudio che mi dice di sbrigarmi, mentre lui è già pronto per uscire di casa.
Mi sistemo rapidamente la camicetta e mi da un bacio a stampo dicendomi "muoviti, Sacrofano", io lo guardo dritto negli occhi e faccio un sorrisino senza dire nulla,poi va via.
Una volta pronta, prendo le chiavi si casa e mi dirigo, prendendo circa 3 diversi mezzi di trasporto, verso la scena del crimine. Si, questo lavoro è estenuante... Anche d'estate ci sono dei morti, e puzzano ancora di più. Andiamo dall'ennesimo cadavere in un'immensa campagna dove picchia un sole terribile e l'erba rigogliosa aveva fatto arrossare il mio naso per colpa dell'allegria. Sto starnutendo da mezz'ora e non ho con me nemmeno un antistaminico. "...Razza caucasica, corporatura media, un uomo sulla 70ina... Non ci sono segni di lesioni, né ecchimosi. Si effettueranno maggiori indagini dall'interno. Quel che si potrebbe dedurre è una morte naturale, avvenuta tra le 3-4 di questa notte". Mi soffermo con lo sguardo sulla distesa di erba continuando a soffiarmi il naso e ad udire in lontananza il povero (si ho usato l'aggettivo povero per CC) Claudio, che registrava il tutto da solo. Stranamente non mi ha rimproverata... Solo dio sa come ragiona quell'uomo, appena girata lui mi sorride e si toglie i guanti blu per poi buttarli nel cestino messo dalla scientifica.
Al ritorno torno sulla sua silk, io non dico nemmeno una parola. Ho la testa altrove e lui se ne accorge. "Alice?" alza un sopracciglio guardandomi con la coda dell'occhio, "Alice mi senti?" finalmente decido di rispondergli "si...stavo pensando a quell'uomo". Il mio capo continua a guidare e alza gli occhi al cielo "ne hai visti tanti, perché ogni volta devi farti questi strani complessi? Probabilmente è morto naturalmente, dobbiamo, anzi devi fare solo qualche analisi.", io non lo degno di uno sguardo e continuo a guardare le campagne che ci stavamo lasciando dietro "sembrava solo, tutto qui. Non mi sembra il caso di stare tranquilla." "ehi, ehi! In questi giorni siamo stati così bene, così tranquilli. Perché tormentarci così? È un bellissima giornata. Ti porto a cena fuori questa sera, andiamoci a prendere qualcosa. Offro io, solo vino di ottimo qualità". Mi fa un sorriso talmente persuasivo ai quali non si può far a meno di non rispondere, o essergli contrario. Mette una mano sulla mia coscia e io ricambio dolcemente il sorriso spostando il mio sguardo sul suo viso, finalmente. "come mai così?" alludo storcendo la bocca, "così come?" "mh... Gentile" ridacchia e mi guarda ancora con la coda dell'occhio stando attenzione alla strada. "Non sono così stronzo, l'hai potuto costatare, mi piaci davvero tanto." Mi piaci?! Davvero hai detto "mi piaci" cosa siamo? Alle medie...?
"ti piaccio dici?" "si... Perché no?" smetto di guardarlo e quasi, quasi mi andrebbe voglia di scendere dall'auto.
Una volta arrivati in città, si ferma di fronte ad un bar e io scendo biascicando un ciao.
"Alice... Alle 8:00? Ti vengo a prendere a casa, o... Vieni prima da me?", sembra così dolce e sensibile in questo momento, sorrido appena "voglio un vero appuntamento. Mi farò aspettare, come una principessa" ridacchio e lui mi fa l'occhiolino partendo a gran velocità. Alla fine si fa sempre perdonare, senza che lui faccia niente. È questo il punto...
Tornando a casa incontro la mia amica avvocato, decidiamo di prenderci il caffè. Lei è una ragazza insolita, un po' come il colore dei suoi capelli. Rosso fuoco e gli occhi azzurri con le lentiggini sparse su tutto il viso, mi meraviglio del fatto che sia ancora single!
"e quindi? L'avete fatto più volte contro il muro! Alice... Cosa mi combini?!? " ridiamo e scherziamo come due adolescenti in preda agli ormoni.
Ci raccontiamo tutte le novità e le nostre strane giornate, come dire... piuttosto eccitanti.
"Sai Alice, girano molte voci sul suo conto. Penso che tu ne sia a conoscenza." io la guardo confusa, non capisco "cosa intendi dire? Non so nulla."
Lei mi guarda quasi stupita "ma come!? Dicono che veramente è preso da qualcuno, parlano persino di proposta."
Proposta?! Quale proposta, oddio... Non può assolutamente essere così. "Claudio non è il tipo." sdrammatizzo ridacchiando e tra una risata e l'altra alla fine ognuno torna a casa propria. Passo tutto il pomeriggio a riflettere sulle parole della rossa, e più che altro a cosa mettermi. Ma davvero Claudio sarebbe stato capace di una cosa del genere? Davvero è preso così tanto da me? Allora perché aveva detto che gli piaccio? Non è possibile, no.
La Sono stesa sul mio letto insieme ai milioni di abiti che ho uscito dall'armadio e che non credo di mettere proprio oggi. Perché è tutto così strano? E se per lui in realtà fosse solo sesso? Smettila Alice, cerca qualcosa e inizia a prepararti... Ah no, devo farmi aspettare... Ah no p.2, io faccio sempre tardi.

Scusate il capitolo un po' così a se, ho in serbo cose molto più grandi di queste. Visto che dovrete aspettare il prossimo capitolo per sapere cosa succede alla nostra coppia preferita potete leggere la storia di Raffaellabooks
"la Fuga"!

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