Carthage, Missouri
La luce filtra attraverso i finestrini dell'auto, illuminando l'intero abitacolo. Louis strizza gli occhi per cercare di evitarla, ma non funziona, e ciò lo porta a svegliarsi definitivamente e a sentire quanto il suo corpo sia dolorante per essere stato piegato tutta la notte nel baule di una macchina, inoltre il suo collo scricchiola in modo strano a causa del cuscino troppo morbido su cui a dormito.
Apre gli occhi svogliatamente e si ritrova i piedi di Harry vicino al viso, quindi si sposta leggermente. Sa che i suoi piedi sono a loro volta sotto il naso del riccio ma ciò non lo fa sentire meglio. La sera prima, una volta terminato Die Hard, avevano sistemato le coperte sul retro della macchina e allineato una pila di cuscini al centro, per evitare di toccarsi accidentalmente durante la notte. Non è stato semplice trovare una sistemazione adeguata, anche perché Harry si è addormentato ancora prima di stabilire dei limiti tra loro. Porre dei confini non è per niente salutare, Louis lo capisce soltanto adesso. Il suo corpo è tremendamente rigido e non gli capitava di svegliarsi in questo modo nemmeno quando da bambino dormiva sul pavimento dopo un pigiama party a casa dei suoi amici.
Cerca di fare meno rumore possibile mentre si arrampica sul sedile posteriore ed esce dalla porta del bagagliaio, quindi si infila le scarpe prima di toccare l'erba bagnata di rugiada e un'ondata d'aria fresca gli provoca una serie di brividi. Chiude dolcemente la portiera della Jeep in modo da non svegliare Harry che sta ancora dormendo.
Nota immediatamente le portiere di altre macchine che si aprono intorno a lui, segno che la gente sta cominciando a svegliarsi. Louis allunga le mani sopra la testa e si stiracchia, per poi dirigersi verso il bagno pubblico. Quando esce, scorge in lontananza uno stand aperto che vende caffè e ciambelle. Controlla in tasca di avere il portafoglio e decide di comprare due tazze di caffè caldo e due ciambelle per colazione.
"Che ore sono?" chiede alla ragazza mentre le consegna i soldi, ha un piercing al naso che scintilla nella luce del mattino.
"Poco dopo le sei." risponde lei prima che Louis si allontani per tornare verso l'auto.
"Cazzo." spalanca gli occhi, sconvolto. È ancora notte, per lui.
Harry è sveglio quando ritorna alla Jeep, il ragazzo è seduto nel loro ammasso di coperte con lo sportello aperto ed uno sguardo perso sul volto.
"É terribile." gli sussurra il riccio quando è abbastanza vicino affinché possa sentirlo.
La voce di Harry è bassa e graffiata e ha gli occhi rossi, sembra sentirsi esattamente come lui. "Sono dolorante da ogni parte."
"Oltre al dolore lasciami aggiungere che sono soltanto le sei del mattino." lo informa Louis con un sorriso, al quale Harry risponde con una smorfia. "Ma ho comprato caffè e ciambelle, quindi le cose potrebbero migliorare notevolmente."
Si siedono entrambi nella parte posteriore della macchina mentre bevono tranquillamente il loro caffè e mangiano il dolce; Harry lo fissa intensamente quando si lecca l'eccesso di glassa dalle dita. É tutto abbastanza silenzioso intorno a loro, le persone sono ancora troppo assonnate per fare qualsiasi cosa. Alcuni, tuttavia, stanno già facendo le valigie, altri invece fanno colazione e sorseggiano caffè per svegliarsi. Louis immagina di poter chiacchierare con tutte queste persone, poter domandare loro se sono in viaggio, dove sono dirette e cosa stanno facendo in quel posto sperduto. In realtà non ha voglia di lasciare il calore che emana Harry al suo fianco, per cui rimane seduto al suo posto.
Partono un'ora dopo, Harry fa un salto in bagno prima di aiutarlo a rimettere a posto l'auto spostando di nuovo tutte le borse nel bagagliaio. Giocano a carta, sasso, forbice per decidere a chi tocca guidare fino alla prossima tappa e Harry, ovviamente, perde. Louis sorride dolcemente quando il riccio geme sconfitto e gli promette che resterà sveglio per aiutarlo a trovare la strada giusta. È quasi certo che si addormenterà ancor prima di aver lasciato il parcheggio del cinema.
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Walk That Mile // Italian translation
FanfictionDALLA STORIA: Harry lo fissa, la linea della sua mascella risalta in modo spaventoso. "Volevo il meglio per questo viaggio, così l'ho pianificato attentamente." la sua voce è bassa e per qualche motivo è peggiore di quando stava urlando. "Finora, ha...