Lake Havasu City, Arizona
L'aria fresca del primo mattino dà sollievo ai loro corpi sudati mentre sono ancora nel dormiveglia. Harry non sembra avere fretta di lasciare la stanza dopo essersi svegliato, infatti borbotta qualcosa riguardo l'essere talmente stanco da non riuscire a muoversi, per poi ricadere sul materasso e riaddormentarsi.
Louis si sente più sveglio del solito perciò si alza dal letto, non prima di essersi assicurato che Harry abbia un cuscino sotto la testa. A quel punto si dirige in cucina e ci mette un po' a capire come funziona la macchinetta del caffè situata in un angolo della stanza. Decide di utilizzare più caffè del solito sperando che ne venga fuori abbastanza per entrambi e poi tiene d'occhio la macchinetta per paura che succeda qualcosa di spiacevole, come esplodere. Non vuole assolutamente passare il resto della sua vita dovendo pagare i danni di un hotel andato a fuoco per colpa di un caffè.
"É caffè quello?" mormora Harry dal letto, mentre il profumo della bevanda riempie la stanza.
"Sì," risponde Louis, afferrando due tazzine dalla credenza. Controlla che non siano sporche prima di sistemarle sul bancone. "Ne vuoi un po'?"
"Sì, ti prego." sussurra Harry, sistemando i cuscini dietro di sé in modo da mettersi seduto.
Louis versa un po' di caffè nelle tazzine e le porta con sé a letto facendo attenzione a non farne cadere neanche una goccia. Ne passa una al riccio prima di sistemarsi al suo fianco come pochi minuti prima. Harry si rifiuta di ridargli la tazza sporca finché non riceve in cambio un bacio, così Louis decide di soddisfarlo e il riccio gliela restituisce con un sorriso dolce sul viso.
Guardano qualche vecchia puntata di Friends in tranquillità, la luce tenue del sole mattutino che proietta ombre delicate sui loro corpi. Harry sfoglia la brochure dell'hotel, sostenendo che è curioso di scoprire se si può davvero ammirare la vista sul lago da qualche stanza. "Altrimenti, li denunciamo per falsa pubblicità." continua a dire il più piccolo, baciandogli la spalla prima di tornare a esaminare le proposte.
"Okay, dolcezza." mormora Louis mentre scorre il suo feed di Instagram, senza ascoltarlo sul serio.
"Non c'è nessun lago," dichiara Harry un attimo dopo. "Bugiardi," sibila facendo ridere il più grande. "Però si possono noleggiare diverse cose, come ad esempio skateboards, bici, pattini."
"Fantastico," dice Louis appoggiando la tazzina ormai vuota sul comodino. "Sai andare sullo skateboard?"
Harry sorride divertito. "Ti sembro un tipo da skateboard?"
"Beh, con tutta la storia dell'arte..." ammette Louis gesticolando vagamente. "Potresti anche saperlo fare."
Harry scoppia a ridere. "Ok, ma no, non ci so andare. Tu invece? Ricordo che mi hai detto che da piccolo ne volevi uno per Natale mentre tutti gli altri bambini volevano un cavallo."
"Non ci vado da anni," dice Louis, tirandosi il labbro inferiore con un dito mentre prova a ricordare. "Forse l'ultima volta è stata quando ero al primo anno di college... Sai, girovagavo con lo skateboard per i corridoi del dormitorio."
"Ovvio che tu fossi quel tipo," esclama Harry. "Li odiavo quelli come te."
"Quelli come te," lo imita Louis facendogli il verso e alzando gli occhi al cielo. "Scommetto che tu rispettavi tutte le regole, vero?"
"Mi piacciono le regole," dice il riccio alzando le spalle. "E mi piace la tranquillità."
Louis sospira. "Sei un nerd."
Harry sospira di rimando. "Grazie, punk."
"Ti insegnerò ad andare sullo skateboard, allora." ribatte lui, incontrando gli occhi di Harry. Sembra esserci qualcosa nello sguardo dell'altro ragazzo, mentre annuisce e gli sorride dolcemente.
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Walk That Mile // Italian translation
FanfictionDALLA STORIA: Harry lo fissa, la linea della sua mascella risalta in modo spaventoso. "Volevo il meglio per questo viaggio, così l'ho pianificato attentamente." la sua voce è bassa e per qualche motivo è peggiore di quando stava urlando. "Finora, ha...