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Ero uscito dall' ospedale finalmente.

Non era stata proprio una settimana stupenda, ma poteva decisamente andare peggio.
L'avevo passata con il mio ragazzo, ed avevo avuto la possibilità di baciarlo ed abbracciarlo in qualunque momento.
Avevo anche colto quell'occasione per cercare di conoscerlo meglio e stampare ogni suo dettaglio nella mia testa; vedevo cose mai notate prima, particolari microscopici come tutto quel trucco sugli occhi e sulle guance, oppure le occhiaie che ogni giorno avevano una profondità diversa a seconda della qualità della dormita, o addirittura potevo vedere i millimetri di cambiamento della ricrescita nera sui capelli tinti di castano.

Guardandolo però, mi tornavano a mente le sue parole;
soffriva di depressione e non aveva avuto una vita facile, eppure, vedendolo così per come si mostrava, si sarebbe solo potuto dire che era una persona fredda o distaccata.

Per un periodo Taehyung ne soffriva da anni ormai, ma i mental breakdown duravano solitamente poco e non erano più frequenti come in passato, ed il merito andava a Jungkook.

Avevo visto il mio migliore amico cadere sempre più in basso fino al livello di scrivermi una lettera d'addio che per fortuna avevo visto in tempo, e non volevo vedere lo stesso succedere con Yoongi.

Il metodo di sfogo di Taehyung era attraverso la scrittura ed il fumo, due cose che mi avevano fatto capire cosa veramente fosse la depressione:
La depressione non è quando dici "oggi sono depresso" quando ti senti giù.
La depressione è quando hai voglia costante di mangiare, o quando non senti più la fame;
Quando ti addormenti già senza speranza, sapendo che tanto anche il giorno dopo farà schifo, o quando non dormi proprio perché sai che il buio ti farebbe del male, che i tuoi demoni verrebbero a parlarti;
Quando piangi così, anche per cose piccole ed inapparenti agli altri, ma che ti fanno soffrire tantissimo;
Quando hai una costante voglia di prendere una qualsiasi cosa e farti del male, o direttamente di sparire;

Quando ci provi a farti del male.

Quando non smetti di scrivere, disegnare, pensare o fare tante cose contemporaneamente miscugliando tutto e facendoti avere giramenti di testa o voglia di piangere.

La depressione era questo e molto altro, ed anzi, forse questa era la parte meno catastrofica della di essa.

Non si poteva dire o pensare di voler essere depressi, perché se si conosce bene qualcuno con questo problema, si capisce cosa sia veramente stare male.

Sembrava semplicemente impossibile che Yoongi avesse la depressione.
Ma del resto, a me sembrava impossibile di essere anoressico, quindi non ero proprio la persona giusta per poter assumere la salute mentale di altre persone.

Il problema era che guardandomi allo specchio non mi vedevo come un ragazzino di quaranta chili, per niente. Mi vedevo come il vecchio Jimin che non si faceva troppe paranoie per il suo fisico, a differenza che ora, qelle piccole paranoie erano diventate un vero e proprio problema.
Tutti continuavano a ripetermi cose che non capivo, come che fossi troppo magro, oppure che avevo sbagliato a farmi questo...ma tutto mi sembrava così fottutamente giusto.

Niente cibo, niente problemi, giusto?

Ma a causa dello stress e da tutto il cibo che ero obbligato a mangiare, sapevo di essere "migliorato" come diceva il dottore, che avrebbe potuto semplicemente dire che ero ingrassato visto che era evidente; non mi aveva detto di quanto perché non avevo il permesso di usare la bilancia.
Ad occhio avrei detto anche quattro di più, ma in realtà erano più vicini alla metà.

Stavo fissando il muro da circa quindici minuti quando la porta di casa mia si aprì di scatto, facendomi quasi cadere dal divano dallo spavento.

《Buongiorno amore, ti ho portato una cosa stamattina.》disse subito Yoongi lanciando le scarpe in entrata ed appoggiando il cappotto accanto a me.

《Oh, dai, non dovevi hyung...》dissi imbarazzato.

Mi porse una bustina di carta, che io aprii lentamente: sul fondo si vedeva una montagnetta di palline di media dimensione dall'aspetto soffice e carino.
《Di certo non saranno buoni come quelli di tua madre, ma ci tenevo a-》
《Grazie.》

Ne mangiai due con una lentezza straziante, ma bastarono a rendere Yoongi felice, e vedendo il suo sorriso non potei fare a meno di ricambiare e sentirmi felice a mia volta.
Sentii per un attimo dei sensi di colpa, subito interrotti dalle sue labbra sulle mie.

Sei bellissimo》sussurrai inaspettatamente spostandogli il colletto della maglia fino ad esporre i segni che si estendevano dal suo collo alla sua spalla e poi continuavano lungo tutto il suo braccio e la sua spina dorsale. Mi guardò dritto negli occhi e si tolse del tutto l'indumento, cosa che mi sorprese parecchio.

Gli toccai delicatamente tutti i segni; erano ustioni e moltissmi tagli autoinflitti di tutte le forme e profondità, cicatrici inadeguate per stare su una persona così perfetta.
Era anche molto magro, cosa che mi fece rabbrividire e venire brutti pensieri per la testa che cercai di ricacciare mentre facevo la sua stessa cosa; gli occhi di Yoongi si fecero il doppio più grandi quando mi tolsi la felpa, seguendo il suo esempio.

Posò esitante le mani sul mio costato, cosa che se avessi agito d'istinto non gli avrei lasciato fare per paura che sentisse il grasso che in realtà era inesistente, ma mi fidavo così tanto di lui che gli avrei lasciato fare qualsiasi  cosa di me.
Continuò ad esplorare il mio torso nudo con le sue mani delicate e grandi, facendomi salire vari brividi sù per la spina dorsale; nessuno di noi due lo stava interpretando come un gesto sensuale, in realtà era un momento molto delicato per entrambi.

Mi appoggiò una mano sul fianco e mi spinse verso di lui di scatto, stringendomi forte, come se vesse paura che potessi scappare via da un momento all'altro.

《Per favore Jimin, resta con me...》
《Te l'ho già detto Hyung, finché ci sei tu al mio fianco non vado da nessuna parte.》

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