5. BEL E THOMAS
“You're the only story that I never told
You're my dirty little secret, wanna' keep you so
Come on out, come on over, help me forget
Keep the walls from falling on me.”
(This is love, PJ Harvey)Un mese dopo.
Amabel mangiava distrattamente i biscotti che Bertha si era premurata di preparare per il ventunesimo compleanno di Evelyn. Il salotto ospitata lei, Diana, Evelyn e Jacob. Il ragazzo sorrideva e chiacchierava come se nulla fosse successo. Bertha sbucò dalla cucina con un secondo vassoio di dolciumi.
“Desiderate altro?”
“No, grazie. Sei molto gentile.” Disse Jacob, e Amabel tossì sputacchiando pezzettini di biscotto sul divano. Diana rise sotto i baffi. La gentilezza fasulla di Jacob era esilarante. Thomas Shelby era sparito da un mese, non si era più fatto sentire dalla sera dell’esplosione, e Amabel doveva trovare un modo per separare Jacob e Evelyn. Si era sparsa la voce di una faida tra i Peaky Blinders e un gruppo di svizzeri, quindi fu subito chiaro che Thomas non l’avrebbe mai aiutata. Era talmente coinvolto nella faccenda che Amabel non lo aveva nemmeno più visto tra le strade di Small Heath. Finn ogni tanto aveva seguito le lezioni con Diana ma, quando Amabel gli aveva posto alcune domande, si era chiuso in un silenzio tombale.
“E’ tardi! Diana, prendi la borsa per la scuola.”
“Posso accompagnarla io a scuola.” Si offrì Jacob sorridendo esageratamente. Amabel gettò il biscotto mangiucchiato nel piatto e roteò gli occhi.
“Non lascerò Diana nelle tue luride mani. Hai già Evelyn tra le tue grinfie, non ti basta?”
“Amabel!” la rimproverò Evelyn, ma la sorella fece spallucce.
“Oggi evita di farti picchiare, Evelyn.” Disse Amabel, dopodiché uscì di casa con Diana.
“Davvero non hai un piano per aiutare Evelyn?” domandò Diana, i capelli in due trecce perfettamente simmetriche.
“Troverò un modo, te lo prometto. Aiuteremo Evelyn.”Thomas irruppe in casa di Polly facendo spaventare Lizzie e Ada. Al suo seguito, come sempre, c’erano Arthur, Finn e Michael.
“Riunione di famiglia. Ora!”
In pochi minuti si riunirono nel piccolo salotto, e l’ambiente si riempì ben presto di fumo e odore di whiskey. Polly si accomodò sul divano con gli occhi puntati sul figlio, voleva assicurarsi in ogni momento che stesse bene.
“Ci sono novità?”
“Sì. – incominciò Tommy – Abbiamo saputo da un nostro contatto che quegli stronzi dei Meyer questo weekend si troveranno a Londra. Alloggeranno all’Athenaeum, il club per ricconi che ogni anno ospita eventi di questo genere.”
“E qui sta il problema. Si può entrare solo con l’invito, è un posto esclusivo e riservato.” Continuò Michael bevendo un sorso di whiskey. Ada si accese una sigaretta e buttò il fumo in faccia a Finn, il quale sbuffò.
“Non potete corrompere nessuno?”
“Non questa volta. Se corrompiamo qualcuno, è probabile che i Meyer lo scoprano. Non possiamo fallire. Dobbiamo entrare in quel fottuto club del cazzo!” disse Arthur, che frattanto fumava un sigaro. Tommy si accorse del sorriso felino di Polly e seppe per certo che nella testa della zia frullava qualcosa.
“Avanti, Polly, esponici la tua idea del cazzo.”
“La mia idea del cazzo include la tua bella dottoressa. Amabel fa parte di una delle famiglia più ricche e in vista di Birmingham, sono sicura che riceva l’invito del club.”
“E’ fottutamente geniale! – esclamò Arthur – Abbiamo risolto il problema: entriamo in quel club di merda grazie alla dottoressa.”
Tommy spense nervosamente la sigaretta sul mobile della credenza. Non voleva mettere in mezzo Amabel, non dopo quello che si era ripromesso: niente sentimenti. Coinvolgerla significava avvicinarsi sempre di più a lei e lui non poteva permetterselo.
“No. La dottoressa resta fuori da questa storia.”
“Hai paura che si scheggi un’unghia?” domandò Lizzie, spinta da un pizzico di gelosia. Tutti si misero a ridere alimentando la rabbia di Tommy. La sua famiglia si prendeva gioco di lui perché si stava mostrando debole.
“Va bene, cazzo. Andrò a parlare con la dottoressa e la convincerò a darci una mano.”
“Sì, cazzo! Quei bastardi hanno i giorni contati!” disse Arthur abbracciando Michael e Finn. Polly scorse un’ombra negli occhi di Tommy ma non fece nulla per fermarlo, era giusto che affrontasse il suo passato. Ada, invece, era abbastanza scettica.
“Come pensi di convincerla? Portandola a letto?”
“No. Ho una proposta che la dottoressa non potrà rifiutare.”
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Red right hand || Tommy Shelby
FanfictionErnest Hemingway ha scritto che «il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti nei punti spezzati. Ma quelli che non spezza li uccide.» Thomas Shelby era uno degli spezzati, ma non uno di quelli forti. La guerra aveva dilaniato la sua anima, l...