Capitolo 4

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Il resto delle lezioni, nei successivi giorni, si svolse nello stesso modo in cui si erano svolte tutte le altre: Chris osservava Hyunjin con mille dubbi e domande che balenavano nella sua mente. Durante le giornate scolastiche che passava lì assieme ai suoi nuovi amici, Christopher poté notare che la popolarità scolastica del minore era molto altae i suoi amici non si limitavano solo alla cerchia che aveva conosciuto Chris. Era amato da tutti, le ragazze e i ragazzi del primo e del secondo anno gli correvano dietro e gli facevano molti regali e i ragazzi del terzo, del quarto e del quinto sembravano davvero molto amichevoli con lui, sembrava quasi lo stimassero -anche se a Chris gli venne da pensare che molti di loro lo facevano per uno scopo personale e non per rendere felice Hyunjin. Egoisti, gli venne da pensare.- Sicuramente, i ragazzi del gruppo più ristretto che aveva conosciuto il primo giorno di scuola, erano quelli che gli erano risultati più simpatici e veri. Seungmin, Changbin, Jisung, Felix, Minho e Jeongin, s'intende. I primi quattro erano nella sua stessa classe assieme a Hyunjin, ovviamente.

Suonata la campanella dell'ultima ora, la sesta, Chris osservò il suo orario e notò con piacere che aveva lezione di pianoforte: studiava pianoforte da due anni e aveva scelto di sceglierlo come primo strumento, mentre come secondo strumento la commissione d'esame aveva deciso di assegnargli il violoncello -che avrebbe suonato durante le ore di educazione orchestrale- e che Chris mal sopportava, dal momento che aveva sempre trovato gli strumenti ad arco odiosi da suonare e studiare, nonostante il violoncello fosse uno strumento bellissimo, quasi magico.

Gli orari settimanali di lezione erano divisi in modo molto equo durante la settimana: sei ore al giorno per sei giorni nelle quali si studiavano le materie curricolari quali Coreano, Matematica, Inglese, Scienze, Educazione Fisica, Latino, Armonia, Tecnologie Sonore, Storia della Musica, Storia dell'arte, Geostoria e Fisica, più tre ore alla settimana di primo strumento e due di secondo strumento, di fatto la scuola metteva a disposizione una mensa e un angolo bar per gli studenti che volevano restare a scuola per studiare o che avevano delle ore buche prima dell'inizio della lezione.

E Chris aveva la lezione di pianoforte a due ore di distacco dall'ultima lezione appena avuta, quindi aveva tutto il tempo per mangiare con calma e non fare le cose di corsa, come ultimamente in realtà faceva.

La mensa gli ricordava moltissimo quella delle scuole americane: i grandi tavoli tondi e rossi, con sgabelli di metallo e grandi luci fredde che illuminavano l'enorme stanza. Ci saranno stati si o no cento tavoli con almeno dieci posti per ognuno.

Guardò il Cartier che aveva sul polso, cinturino scamosciato di un color chestnut e quadrante rotondo, con i numeri romani. Notò che erano le due e un quarto. Aveva esattamente un'ora e quarantacinque minuti per pranzare e poi andare a lezione.

Optò per cose leggere quali una scodella di ramen e un piatto di kimchi, il tutto accompagnato da una una strana bibita energetica di colore blu, Hyunjin gli aveva detto di provarla perché era davvero buona e, come al solito, non aveva torto.

Sapeva vagamente di lampone ed aveva un sapore dolce che si sposava benissimo con quello agro del ramen e del kimchi.

Appena finito di mangiare, sistemò il tavolo e uscì dalla mensa. Mancavano venti minuti, quindi si prese del tempo per camminare lentamente e guardarsi intorno.

Quella scuola gli ricordava moltissimo la stessa che frequentava prima di trasferirsi, ma questa era molto più luminosa e colorata.

Quando trovò l'aula di pianoforte, Chris entrò nella stanza, trovando un pianoforte a coda nel centro e un professore appoggiato al muro che, secondo quanto sosteneva Chris, stava compilando il registro delle presenze di tutti i ragazzi che quel giorno avrebbero dovuto avere lezione con lui.

Soulmate {HyunChan}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora