Capitolo 15

334 22 9
                                    

Erano giorni che la mente di Chan era invasa dai ricordi, ricordi che correvano veloci, come delle immagini, davanti ai suoi occhi. Ricordi che gli raccontavano della sua vita, della stessa che aveva vissuto con Hyunjin fin dalla sua infanzia. Erano ricordi bellissimi, che provocavano in lui delle emozioni estremamente nostalgiche.

La mattina era fresca e aveva appena smesso di piovere, un arcobaleno si era fatto spazio nel cielo e il vento leggero faceva muovere le tende color carta zucchero della sua camera mentre la sua playlist di spotify stava riproducendo "Ego" di Willy WIlliam.

Ricordava quanto Hyunjin odiasse quella canzone.

"Dai toglila, mi mette ansia quella canzone" lo aveva pregato Hyunjin, seduto sul divano mentre cercava di prendere il telefono che stava riproducendo "Ego" di Willy William dalle mani di Chan, che era seduto al suo fianco.

"Ma dai è bellissima Jinie, come fa a metterti ansia?"  gli aveva chiesto Chan, mentre alzava il volume e teneva il telefono in alto, in modo che Hyunjin non lo prendesse.

Amava prendere in giro il suo ragazzo, lo trovava estremamente tenero ed era divertente farlo arrabbiare, far corrucciarequella bocca che poi avrebbe riempito di baci.

Hyunjin incrociò le braccia, mettendo un broncio e sbuffando, quella canzone gli metteva un certo senso di angoscia e non gli piaceva per niente.

"Dai amore~" cantilenò Chan, avvicinandosi a lui e posando un bacio sulla punta del suo naso, spostandosi poi alle sue labbra e lasciando un bacio pure lì.

"Cosa?" chiese Hyunjin, confuso.

"Non mettermi il muso, non mi piace vederti triste" gli mormorò, posando la testa sulla sua spalla e affondando il viso nell'incavo del suo collo e lasciando piccoli baci.

"Non sono triste, solo.. odio quella canzone, mi fa venire i brividi." ammise, portando una mano tra i riccioli biondi del ragazzo e sorridendo alle sue piccole azioni che tanto amava.

Il suo stato di trance su quel ricordo così nitido e dolce fu interrotto dal campanello che aveva rimbombato su tutte le pareti della sua casa, quindi scese al piano di sotto con calma, le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta, e andò ad aprire la porta trovandosi davanti Felix, Seungmin e Jeongin. Fu estremamente sorpreso, non si aspettava una loro visita, tantomeno di domenica mattina.

"Hey, Chr- Chan!" esclamò Felix appena il castano aprì la porta. "Perdonami, mi fa strano chiamarti così. Oramai ti conosco come Chris" si giustificò.

Chan accennò un sorriso, poi fece spallucce lasciando i tre amici entrare.

"Non è un problema se mi chiami Chris, va bene così! Possiamo dire che sia un mio secondo nome" disse, osservando i ragazzi che si accomodavano sul divano e si guardavano attorno, curiosi, dopotutto era la prima volta che entravano a casa di Chan ed era inevitabile che osservassero lo spazio che avevano intorno. La sua casa era davvero molto graziosa, con un tocco vintage che la rendeva quasi unica.

"Che cosa vi porta qui, ragazzi?" chiese dopo qualche attimo, Chan, mentre si sedeva sulla poltrona e alternava lo sguardo tra i tre amici che aveva di fronte.

I tre stettero in silenzio per qualche istante, scambiandosi degli sguardi poi Seungmin prese la parola. Sembrava quello più deciso.

"Vogliamo andare a Incheon a trovare Hyunjin, sua madre ha detto che oggi gli toglieranno le bende e vogliamo assistere all'esito dell'operazione" aveva iniziato a spiegare il moro, con le mani salde sulle proprie ginocchia e guardando il più grande esattamente come i due ragazzi al suo fianco che annuivano al suo discorso.

Soulmate {HyunChan}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora